CASELETTE, I 5 STELLE CONTRO LA VENDITA DEL CASTELLO DEL CONTE CAYS: “SVENDUTO SENZA CHIEDERE AI CITTADINI”

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Riceviamo dal Movimento 5 Stelle CASELETTE

CASELETTE – Resoconto del Consiglio Comunale del 28 aprile 2016. Il Consiglio Comunale svoltosi a Caselette il 28 aprile scorso ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, accorsi per assistere in prima persona ai lavori dell’aula, impegnata in un ordine del giorno molto impegnativo. Tra i temi “caldi”: la vendita del Castello Cays, il Piano Regolatore Comunale e l’approvazione della mozione sul Baratto Amministrativo presentata dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Caselette.

Castello Cays: una “svendita” che non tiene conto della volontà dei cittadini

La Giunta Banchieri ha annunciato ufficialmente la vendita da parte dei Salesiani a soggetti privati del Castello Cays, da sempre uno dei simboli più amati e apprezzati di Caselette. Il Comune, che avrebbe potuto esercitare l’opzione di prelazione e acquistare l’intera area, ha deciso di non intervenire e di permettere la svendita del Castello ad un prezzo ribassato di 300mila euro. In questa scelta, la cittadinanza non è stata interpellata né coinvolta e la proposta sostenuta dai due gruppi di opposizione di aprire ai cittadini la discussione sulle sorti del Castello Cays è stata bocciata con parere contrario della Giunta e di tutti i consiglieri di maggioranza. “E’ stato un atto che non rispetta la volontà dei Caselettesi,” afferma la capogruppo M5S Caselette, Elisabetta Garnero. “Il Castello Cays non è solo un patrimonio di storia, cultura e spiritualità per tutti, ma ha anche un valore affettivo profondo per la comunità di Caselette. Basti pensare che nel 2007, oltre 2mila cittadini su circa 3mila abitanti hanno firmato la petizione «Un dono non si vende» proprio per tentare di sospendere le allora trattative di vendita del Castello a privati. La notizia della svendita ad un prezzo ribassato di 300mila euro ha amareggiato molto la popolazione. Com’è possibile che la Giunta Banchieri sia arrivata a questo punto senza aver valutato soluzioni alternative al passaggio in mano a privati? Il Comune aveva la possibilità di esercitare l’opzione di prelazione e non l’ha fatto, nonostante un prezzo di vendita raggiungibile anche per le casse di un piccolo comune. Ma la cosa forse più grave è il fatto di non aver minimamente coinvolto la cittadinanza sulle sorti del Castello. E’ questa l’idea di partecipazione che ha l’attuale maggioranza? Dare notizia solo a cose fatte? Quello che chiedevamo, insieme all’altro gruppo di opposizione, era almeno un confronto con la cittadinanza, attraverso un’assemblea o aprendo il Consiglio Comunale. Tutto questo è stato negato. Ora non ci resta che vigilare e fare le opportune verifiche su quanto è stato fatto.”

Approvata la mozione sul Baratto Amministrativo presentata da M5S Caselette

Il Gruppo Consigliare M5S Caselette ha presentato la mozione denominata “Patto con il cittadino” che in pratica introduce il Baratto amministrativo nel Comune di Caselette ovvero la possibilità per i cittadini in condizioni di disagio di pagare le tasse locali mettendosi a disposizione del Comune, effettuando lavori socialmente utili, ottenendo in cambio una riduzione della pressione fiscale locale. In altre parole, le tasse dovute verranno trasformate in ore di volontariato da dedicare alle attività in favore della comunità. La mozione è stata presentata in Consiglio Comunale ed è stata approvata a maggioranza assoluta dei consiglieri.

Grazie a questa iniziativa del M5S Caselette si introdurrà un regolamento comunale con cui verrà applicata la Legge dello Stato n. 164 del 2014, che prevede appunto la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati, tra cui: pulizia, manutenzione e abbellimento di aree verdi, piazze e strade; interventi di recupero su beni deturpati da azioni di vandalismo; piccoli lavori di manutenzione nelle scuole, nei centri civici e negli impianti sportivi; assistenza alle scolaresche (ad esempio con lo ScuolaBus); spalamento della neve e molto altro ancora.

L’introduzione del baratto amministrativo ha un doppio vantaggio: da una parte i contribuenti in difficoltà potranno assolvere ai propri doveri vedendo riconosciuto il proprio senso civico con una riduzione della pressione fiscale locale; dall’altro il Comune potrà contare su una “nuova forza – lavoro” che ad oggi non sarebbe possibile, in altro modo, viste le assunzioni bloccate e la scarsa disponibilità di risorse economiche degli Enti locali.

“Siamo felici che questa nostra proposta sia stata accolta all’unanimità,” afferma il consigliere M5S Caselette, Davide Meinardi, portavoce della proposta. “Vogliamo dimostrare che esiste un modo nuovo di amministrare, in cui parole come comunità, partecipazione e solidarietà non siano solo promesse. Vogliamo un paese davvero vicino ai cittadini, soprattutto vicino a chi è in difficoltà e a chi ha un forte senso civico.”

Piano Regolatore: la Giunta limita il coinvolgimento di cittadini e opposizioni

Nel suo programma elettorale il Sindaco Banchieri aveva promesso che le linee di indirizzo del Piano Regolatore sarebbero state assunte dopo aver coinvolto la cittadinanza. “Siccome a scuola non sono mai stato una cima in Italiano, sono andato a rivedermi sul dizionario la definizione del verbo “coinvolgere”, afferma il consigliere M5S Caselette, Davide Meinardi. “Il termine ha un significato preciso, ovvero di rendere partecipe attivamente. La definizione è chiara, ciò che non è chiaro è l’idea di partecipazione che ha la Giunta Banchieri. Sul Piano Regolatore ha organizzato una sola serata informativa, in cui il Sindaco ha comunicato le proprie decisioni senza lasciare spazio ad interventi da parte dei cittadini. Non ci pare sia stato un grande esempio di partecipazione attiva! L’attuale maggioranza non si è preoccupata di sondare quali siano le aspettative dei cittadini. Come immaginano i Caselettesi il loro paese in futuro? Di quali servizi sentono maggiormente la mancanza? Sono domande che non sono state fatte ai cittadini.”

“A quanto pare la Giunta Banchieri si sta dimenticando cosa significa “coinvolgere”, termine che tanto ha utilizzato in campagna elettorale,” continua Meinardi. “Basti pensare che noi del Gruppo Movimento 5 Stelle Caselette abbiamo avuto accesso ai documenti relativi al Piano Regolatore solo due giorni prima del Consiglio Comunale, impedendoci pertanto di esaminare a fondo le proposte urbanistiche della Giunta, di coinvolgere degli esperti in materia, di esaminare la documentazione con il nostro gruppo ma soprattutto di confrontarci con i cittadini che ci hanno chiesto di essere loro portavoce. Anche se siamo in minoranza, siamo stati eletti per capire a fondo e vigilare sui lavori di questa amministrazione. Avremmo il diritto di accedere alla documentazione in tempo ragionevole, vista anche la complessità di un Piano Regolatore. I lavori per redarre questo Piano Regolatore sono iniziati circa dieci anni fa. Lo stesso Sindaco, allora assessore, ha visto il nascere di questo documento. Sono stati spesi oltre 100mila euro e noi in due giorni avremmo dovuto studiare ed emendare un atto così importante e tra i più complessi che un’amministrazione si trova ad affrontare? Cosa significa questa fretta? Ci hanno messo 10 anni per arrivare a questo punto, crediamo che 10 giorni in più sarebbero stati quanto meno doverosi, in rispetto delle opposizioni che rappresentano insieme oltre il 60% dei cittadini Caselettesi. Avevamo chiesto in commissione che venisse eseguito un censimento del patrimonio edilizio presente sul territorio ma non utilizzato. Stesso discorso vale per la viabilità: avevamo chiesto uno studio sui flussi di traffico per valutare, numeri alla mano, l’esigenza di nuove strade. Anche qui nessuna risposta!”

Lo stesso discorso vale anche per la discussione sul bilancio comunale, avvenuta durante il Consiglio comunale. “Avevamo chiesto qualche stanziamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per un miglioramento generale della viabilità, soprattutto pedonale. Invece gli attraversamenti pedonali sono ancora “ad ostacoli” in corso Susa ed i parchi gioco, così come i marciapiedi, non sono accessibili ai disabili. Al contrario, la Giunta ha deciso di stanziare circa 100mila euro per la realizzazione dei marciapiedi in corso Susa molto poco utilizzati e che non giustificano una spesa simile…quando invece ci sarebbero interventi molto più mirati senza contare che il Comune si è lasciato “sfuggire” un patrimonio come il Castello Cays…”.

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