di PINO SCARFÒ
CASELETTE – Il sindaco, Pacifico Banchieri, aderisce alla festa nazionale dei musei inaugurando, sabato pomeriggio, un sito con i resti di una villa romana del I secolo d.c.. Un edificio che un tempo sovrastava le pendici sud-orientali del monte Musinè, a circa quattrocento metri di altitudine. Una villa che doveva essere contornata dalle strutture produttive legate allo sfruttamento del fundus, vicino a modelli gallo-romani più che alle lussuose ville centro-italiche. “Un importante sito che stiamo cercando di valorizzare e che metteremo in rete con la villa romana di Almese, per offrirle entrambe al pubblico in un percorso che si potrà svolgere in un’ora e mezza circa”, afferma Banchieri, auspicando di portare alla luce la parte bassa della villa, ancora interrata vicino all’ingresso del sito “e finalmente restituire al pubblico un lavoro iniziato negli anni ‘70”. Conclude ringraziando la Fondazione Magnetto per l’intervento economico, la Soprintendenza archeologica del Piemonte, l’associazione ‘Tesori d’Arte’ della Valsusa e l’associazione Arca di Almese. “Considerando che i contributi ministeriali sono pressoché nulli, diventa fondamentale l’impegno dei Comuni e soprattutto degli sponsor privati”; dichiara Federico Barello della Soprintendenza.
Gli fa eco l’onorevole Umberto D’Ottavio, ricordando che da un anno e mezzo circa c’è la legge ‘Art Bonus’, una norma che consente di recuperare fondi pure dai privati che potranno versare anche pochi euro, dei quali si potrà detrarre il 65 percento: “Sono contributi importanti che possono aiutare a recuperare e valorizzare siti come questo”. E aggiunge che il sito di Caselette rientra in un progetto nazionale con il quale s’intende recuperare anche piccoli siti che sono rilevanti per le realtà locali “e possono offrire occasioni di lavoro”. Le due ville sono collegate da una bellissima passeggiata, sulle appendici del Musinè, con dei percorsi non solo archeologi ma anche naturalistici. L’inaugurazione termina con due danze offerte dall’associazione culturale Okelum di Torino, che hanno rievocato il periodo storico della villa.
Il sito romano si potrà visitare dal prossimo settembre e saranno realizzate delle visite guidate che verranno condotte dai volontari dell’associazione Arca.