di MARIO RAIMONDO
Cambio al vertice della Cooperativa ‘La Maruna’, la società che raggruppa i produttori di castagne
valsusini: Aldo Pognant è subentrato, nel ruolo di presidente, a Roberto Rocci che per i raggiunti
limiti di età ha ceduto il testimone. “Voglio innanzitutto ringraziare – ci ha detto Aldo Pognant – a
nome di tutti i soci il Presidente Roberto Rocci per quanto fatto in tutti questi entusiasmanti e
difficili anni. non solo per ‘La Maruna’, ma per tutta la castanicoltura valsusina. La sua passione per
la castanicoltura, il suo amore per questa terra di Valsusa, di cui il marrone è frutto simbolo, sono
stati viatico ed esempio di quanto si può fare con la determinazione della volontà. Oggi – e lo dico
senza retorica – se c’è ancora una castanicoltura valsusina con delle potenzialità reali, bè, il merito è
anche di Rocci e delle persone che attorno a lui, prima con l’Associazione dei Produttori e poi con la
Cooperativa, hanno creduto nelle potenzialità di questa terra, nei suoi frutti storici, nelle sue piante
secolari che un tempo erano chiamate alberi del pane”.
Gli ultimi cinque o sei lustri della
castanicoltura valligiana sono stati infatti a ‘corrente alternata’. Un vero e proprio boom si ebbe
nell’epoca dei prepensionamenti, quando tanti lavoratori espulsi anzitempo dal mondo del lavoro
dipendente riconvertirono parte del proprio tempo libero alla terra avita. A cavallo degli anni
Ottanta e Novanta dello scorso secolo, complici anche alcune annate dal clima particolarmente
favorevole,la castanicoltura davvero rifiorì, sotto la spinta propulsiva dei (più o meno) baby-
pensionati. Col passaggio al nuovo Millennio iniziò invece un periodo di ‘ tranquillità’, sfociato poi,
per svariate ragioni, in un clima di ‘stanchezza’, dovuto tra l’altro anche alla difficoltà del passaggio
generazionale tra castanicoltori.
Il colpo del quasi ko è però giunto negli ultimi anni con l’arrivo del
Drycosmus khuriphilus Yasumatsu, nome scientifico da mal di testa del Cinipide Galligeno del
castagno. I nostri alberi erano completamente invasi dalle galle prodotte da questo insetto la cui
infestazione stata rapidissima e fulminea, colpendo praticamente in toto tutto l’areale castanicolo
valsusino, senza distinzioni tra ceduo e coltivato. La lotta biologica, unica possibile e prontamente
intrapresa dalla Regione Piemonte è, almeno a quanto si vede al momento, riuscita nel miracolo,
con il Cinipide messo quasi completamente fuori combattimento dall’antagonista naturale,
l’imenottero Torymus Sinensis.
“Quest’anno – continua Pognant – per la prima volta dopo
parecchio tempo si può guardare con ottimismo sul fronte del Cinipide. I castagni mostrano evidenti
segni di ripresa e le galle che solo un anno fa erano ancora innumerevoli ora paiono in netta
regressione…D’altronde, con percentuali di parassitizzazione che dovrebbero mediamente aggirarsi
tra l’ottanta ed il novanta per cento,possiamo pensare quasi conclusa l’emergenza del Cinipide
Galligeno. Sappiamo però che altre sfide attendono la castanicoltura ma come Cooperativa siamo
pronti ad affrontarle con una visione d’insieme che guarda all’uomo, al prodotto,al territorio ed
all’ambiente. Un ‘pacchetto’ unico che intende promuovere e valorizzare il prodotto principe della
nostra terra e che guarda anche ad altri ( il nocciolo, la cui coltivazione è appena iniziata
sperimentalmente) con l’obbiettivo di fare prodotti ‘made in Valsusa, unici e davvero tipici,
indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’agricoltura e del territorio locale”.
Una
missione di largo respiro dunque, che non serve solo ai castanicoltori ma che va a beneficio di tutta
la collettività. Perchè castanicoltura e cura del territorio sono la diversa faccia della stessa medaglia.
Il nuovo direttivo della cooperativa ‘ la Maruna’ oltre che dal Presidente Aldo Pognant è composta
da: Paolo Bregoi, Marco Burzio, Paolo Chiaberto, Antonio Davi, Matteo Giai, Guido Martano,
Giorgio Maurino, Roberto Plano, Monica Pognant, Marco Re, Roberto Rocci e Graziella Sereno.