dall’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI CESANA TORINESE
CESANA TORINESE – La caratteristica borgata alpina di Bousson, propone ai visitatori due sorprese per il giorno di Natale. La prima la si scopre percorrendo la via centrale, dove seguendo i percorso indicato da splendidi Angeli, è possibile ammirare il bellissimo Presepe con 40 figure a grandezza naturale dipinto da Valeria Tomasi.
All’interno del Museo Casa delle Lapidi i visitatori troveranno un’altra sorpresa ossia la mostra denominata “Christmas Big Balls” inaugurata venerdì 8 dicembre alla presenza del sindaco di Cesana Torinese Lorenzo Colomb, della dott. Paola Casagrande direttrice della Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport della Regione Piemonte e dei curatori della mostra Raquel Barriuso Diez – Vittorio Amedeo Sacco. Si tratta di una mostra di scultura ceramica contemporanea, un’installazione unica realizzata con 15 sfere di ceramica, del diametro di 60 centimetri.
“La mostra – afferma Raquel Barriuso Diez – si inserisce con grande forza nel filone di approfondimento critico sulla rappresentazione artistica della ceramica e di educazione alla sua intima bellezza. La mostra è importante; essa va oltre e “dietro” le forme, scava nelle sue radici profonde; ci parla della natura, della Terra, del cosmo e dell’immaginario che lo nutre. All’appello hanno risposto molti artisti, in rappresentanza dei propri territori e ciascuno, con la propria sensibilità e notevole capacità tecnica, ha interpretato il tema proposto, approntando le opere in un unico formato: sfere di 60 centimetri di diametro. Si è trattato, in fondo, non di presentare tante opere individuali, ma di realizzare un’unica grande installazione, di notevole impatto scenografico”.
“C’è poi un secondo messaggio – aggiunge Vittorio Amedeo Sacco – con la mostra si spinge un po’ più in là. Il cosmo è così pieno di rifiuti che comincia ad essere pericoloso volarci. Circa 13.000 di soli oggetti artificiali enormi accumulati sull’orbita della Terra, che diventano una minaccia per i futuri viaggi spaziali. Noi abbiamo immesso questa quantità di oggetti artificiali nell’orbita della Terra e tra dieci, venti anni potremmo rimanere senza una via d’accesso al cosmo. Dato che ogni frammento di spazzatura cosmica, che si muove nello spazio con una velocità di alcune migliaia di chilometri orari, ha una terribile forza distruttiva. A queste velocità un granello di sabbia schizza con la forza di una pallottola. Adesso i ricercatori esaminano un gran numero di metodi per combattere la spazzatura cosmica, incluso l’utilizzo di armi nucleari. A fluttuare sull’orbita ci sono esattamente 12.851 oggetti di origine artificiale, dei quali solo 3.190 sono satelliti funzionanti e non, 9.661 oggetti che non sono altro che spazzatura cosmica. L’ammontare degli elementi di sporcizia spaziale di dimensioni da 1 a 10 cm: oltre 200.000. La conclusione generale è: 41% frammenti misti, 22% vecchie navi spaziali, 13% oggetti relativi a missioni, 7% navi spaziali operazionali e 7% parti di missili. Per farla breve, vuol dire 93% di spazzatura e solo 7% di satelliti funzionanti. Principalmente la spazzatura cosmica è situata ad un’altezza tra gli 850 e i 1500 chilometri sopra la superficie terrestre, ma si può trovare parecchio già ad altezza di volo delle navicelle cosmiche e delle Stazioni Cosmiche Internazionali. Possiamo essere fieri di noi stessi. Siamo in grado di produrre sporcizia non solo sulla Terra stessa, ma anche nel cosmo circostante“.
La mostra “Christmas Big Balls” resterà allestita dall’8 dicembre fino al 5 gennaio e si potrà visitare, con ingresso libero, nelle giornate venerdì 8, sabato 9, domenica 10, martedì 26, mercoledì 27, giovedì 28, venerdì 29, sabato 30 dicembre con orario dalle 15 alle 18. E poi ancora nel mese di gennaio nelle giornate di martedì 2, mercoledì 3, giovedì 4, venerdì 5 con medesimo orario. La mostra è organizzata dall’Associazione Contempora di Raquel Barriuso Diez e Vittorio Amedeo Sacco in collaborazione con il comune di Cesana Torinese e la Regione Piemonte.
Finalmente! C’è ancora qualcuno che non ha paura di festeggiare il Natale col Presepe. Che non si lascia intimidire dai buonisti pro invasori.