di PAOLO CANE
CESANA TORINESE – “Non ci resta che piangere”. Anche quest’anno come proprietario di una seconda casa nella località di Sagnalonga di Cesana Torinese mi trovo costretto ad ingoiare l’ennesimo boccone amaro, ma questa volta si è superato il limite e credo sia doveroso, per etica morale, denunciare questa situazione indecorosa. Da anni tutti i proprietari e gli esercenti commerciali devono digerire orari prestabiliti (17-22) per raggiungere le proprie dimore oppure attività commerciali con un mezzo privato (motoslitta) in quanto, passando sulle piste, vi è il rischio di intralciare il battipista (non esiste una strada delimitata come in altre località). Nei restanti orari vi era, però, la possibilità di raggiungere la frazione attraverso la seggiovia (che funziona anche per il passaggio trekking) che parte da Cesana Torinese arriva a Sagnalonga. Quest’anno ci ritroviamo a non poter usare nemmeno la seggiovia. Questo significa che, per chi possiede una motoslitta ed è a Sagnalonga, non è possibile raggiungere né Claviere né Cesana Torinese dalle ore 9 alle 17, non potendosi muovere nemmeno per fare la spesa oppure per altre ragioni di prima necessità (nella frazione, infatti, sono presenti solo abitazioni ed un bar). Per chi non possiede un mezzo privato, invece, la casa risulta non raggiungibile. Questo perché, per una scelta commerciale del gestore, ossia la poca neve, la seggiovia è stata lasciata chiusa. Seppur le piste siano di proprietà del Comune, il Gestore degli impianti ha deciso, quindi, di non concedere nemmeno alcune fasce orarie di apertura della suddetta, creando un disguido sia ai proprietari di seconde case e ai loro amici/ospiti sia alle attività commerciali che ci lavorano. Oltre che non aver alcun prezzo agevolato come proprietari (già di per sé scandaloso) per la sola salita/discesa trekking, ci ritroviamo totalmente succubi di scelte commerciali da parte dei gestori. Ma ancora più scandaloso trovo sia il comportamento del Comune, che ha dato in gestione le sue piste stipulando contratti che, suppongo, definiscono anche degli obblighi (non solo economici) da rispettare da parte del gestore. Anche i cittadini di Sagnalonga, una bomboniera incastonata nelle Alpi a 2000 metri, pagano le tasse al comune di Cesana Torinese. Credo che se questa frazione si trovasse in un’altra regione (Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta) oppure in un’altra nazione (Francia) sarebbe probabilmente trattata come merita e valorizzata sia con il turismo montano invernale sia con quello estivo…Confido che questa gentile protesta possa trovare luce e accendere un riflettore su una situazione che probabilmente ha toccato il suo picco più basso con l’ultima scelta effettuata.
Probabilmente in Valle d’Aosta, in Trentino Alto Adige o in Francia (per non parlare di Austria o Svizzera) avrebbero sostituito per le olimpiadi entrambe le seggiovie di accesso con una cabinovia con intermedia in modo da garantire l’uso sia estivo che invernale sia per pedoni che per sciatori e con ogni condizione del tempo e magari avrebbero stipulato una convenzione per poterla gestire come trasporto pubblico
Famiglie intere, sono proprietarie di case e baite in montagna. Se le strade sono impraticabili si va a unghie come i nostri nonni. Buone passeggiate e ciaspolate a tutti.
Purtroppo negli anni la situazione di questa frazione è andata sempre peggiorando. Non si capisce che, a fronte delle imposte versate ogni anno e delle migliaia di euro richieste ai proprietari a fondo perduto a causa di errori che il comune ha fatto molti anni fa nella stesura dei contratti di vendita dei terreni lo stesso comune non si sia attivato per consentire una seppur minima accessibilita in questo periodo, che sarebbe quello di maggior affluenza. È vero che gli abitanti non sono elettori ma il comportamento del comune appare di vergognoso menefreghismo. Possibile che le concessioni date ai gestori degli impianti dai comuni non consentano di gestire la situazione di questa frazione così disagiata? E poi quali sono le ragioni di sicurezza che in un periodo in cui i mezzi di battitura piste non sono attivi impediscono qualsiasi tipo di accesso (anche a piedi) alla frazione? È stata assolutamente inutile anche la costituzione di una associazione di residenti che ha parlato invero con il sindaco, ottenendo sempre buone parole e giustificazioni ma pochissimi fatti?
Beh, comprate casa in mezzo ai monti, lontano da tutto e tutti per starvene in un posto “in” e poi pretendete che vi si tengano aperti gli impianti apposta per voi, che vi si apra una via apposita per salire in motoslitta quando più vi aggrada … se non vi piace potete semplicemente vendere o andare in baita in estate, quando con i vostri SUV salite anche in piena notte per una strada che esiste da sempre.
ma certo, la stupenda Sagnalonga rendiamola simile a Cortina, cementiamo la strada, etc. Non ti rendi conto della fortuna di poter passare del tempo a Sagnalonga che è stupenda così e così mi piacerebbe rimanesse ; non te la meriti la casa li.