CESANA, NULLA DI FATTO PER IL CLUB MED: “RESTA LA PISTA DI BOB COME MONUMENTO ALLO SPRECO”

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di FRANCESCA FREDIANI (Capogruppo Regionale Movimento Cinque Stelle Piemonte)

A due anni dagli annunci in pompa magna sul Club Med di Cesana Torinese ed il possibile smantellamento della pista da bob restano solo le roboanti dichiarazioni di Chiamparino, Parigi e Reschigna. La procedura è stata “sospesa” dalla Fondazione XX Marzo, come annunciato oggi dalla giunta. Si è passati dall’entusiasmo sfrenato di Chiamparino al silenzio totale interrotto solo dalla fredda comunicazione di oggi arrivata solo su richiesta delle minoranze.

I motivi della sospensione del progetto? Surreali. Secondo Reschigna la prospettiva delle nuove Olimpiadi Invernali avrebbe indotto gli enti pubblici a bloccare tutto. Peccato che il progetto Club Med fosse di ben due anni fa quando nessuno parlava di Torino 2026. Chiamparino e Reschigna hanno previsto il futuro o, più realisticamente, nemmeno un colosso mondiale come Club Med ha intenzione di spendere risorse per smantellare una cattedrale nel deserto come la pista di Cesana Torinese? Intanto sul territorio restano le macerie di una struttura utilizzata appena un mese e progetti divenuti rapidamente carta straccia.

È l’ennesima dimostrazione di cosa siano state le Olimpiadi Invernali del 2006 in Valle di Susa. Una ferita per il territorio, una voragine per i conti pubblici ed una pessima gestione del post evento. I progetti per riqualificare e riconvertire le strutture sono finiti con un nulla di fatto, il caso di Cesana Torinese (struttura costata 110 milioni di euro) è sotto gli occhi di tutti . Anche di Chiamparino e dei suoi amici che fingono di non vedere i disastri di cui sono stati artefici.

 

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5 COMMENTI

  1. “È l’ennesima dimostrazione di cosa siano state le Olimpiadi Invernali del 2006 in Valle di Susa. Una ferita per il territorio, una voragine per i conti pubblici ed una pessima gestione del post evento”.
    Se qualcuno va su Marte può portare questo messaggio a Beppe Grillo?

  2. Su queste pagine venne raccontato a più riprese il progetto che poteva scatenare l’entusiasmo un uomo solo, purtroppo al comando senza essere Fausto Coppi.
    Vado a braccio senza specifiche ricerche di archivio ma da i vari interventi emerse chiaramente che Club Med non intendeva investire nulla, che era disponibile a corrispondere un canone di gestione alberghiera per circa 20 milioni di euro in vent’anni e che la realizzazione della struttura, tassativamente conforme ai i loro desideri, sarebbe stato compito di un ente pubblico da individuare a cura della Regione nel mentre che si sarebbe occupata di sbrogliare con procedure d’urgenza tutti gli impedimenti normativi di un simile progetto.
    Realizzeremo una Fiat tra le montagne.
    Complimenti Chiampa, e noi sventurati piemontesi ti abbiamo pure affidato la Regione.
    P.s.
    Chiederei al Direttore di riproporci quanto a suo tempo pubblicato.

  3. Meglio cosi’: e il Club Med poi le olimpiadi cosa vogliono ancora speculare alla nostra valle gia’ distrutta da opere inutili (TAV)? Sono 40 anni che respiriamo cemento e gasolio ma forse i nostri grandi sindaci che si fanno passare per ambientalisti solo quando gli conviene se ne rendono conto che vivono in montagna dove l’aria dovrebbe essere piu’ o meno pulita?
    Non dimentichiamo che il Med vuole solo affittare non costruire questo spetta al comune che sarebbe meglio non buttasse via soldi per altre opere inutili!
    E il mitico bob non serve per il 2026? sarebbe un peccato distruggerlo ormai e’ il nostro monumento simbolo!

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