dall’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI CESANA TORINESE
CESANA TORINESE – Dal 15 luglio nella borgata di Fenils, è aperto il Museo Etnografico. Un vero scrigno di cimeli e testimonianze di tradizione, usi e costumi di quest’incantevole angolo delle Alpi a due passi dal confine francese sulla Statale 24 che collega Oulx a Cesana Torinese.
Un museo ricavato ai piedi del monte Chaberton nell’antico forno di frazione che è stato recuperato grazie all’intervento della Regione Piemonte alla fine degli anni ’70. Terminati i lavori di ristrutturazione edilizia, l’associazione “Le clouchié ed laa sun bourgiaa” (il campanile della cinque borgate) di Fenils si occupò di recuperare attrezzi e cimeli vari che testimoniano spaccati di vita quotidiana del territorio tramandati di generazione in generazione che sono stati catalogati ed esposti in bella mostra all’interno del museo.
Al piano terreno c’è il forno con due bocche ed ampie camere mentre al primo piano sono allestite una cucina con il camino ed una camera da letto ricche di oggetti d’uso quotidiano di un tempo. Spazio anche agli attrezzi per la lavorazione della canapa all’epoca coltivata nei campi attorno a Fenils in quanto era una risorsa per fare le camice, le lenzuola, ed altri indumenti di uso comune. Un angolo è dedicato anche ai reperti militari tra cui l’ultima bandiera tricolore che sventolò sullo Chaberton.
Il museo sarà aperto fino al 28 agosto e le giornate di visita per il pubblico saranno martedì, giovedì e sabato dalle ore 16.00 alle 18.00 con ingresso libero. Chi desidera può lasciare un pensiero o anche semplicemente firmare il libro degli ospiti che serve all’associazione per documentare il proprio operato. Su richiesta è possibile fissare una visita dedicata contattando il signor Riccardo Colturi, ex presidente dell’associazione, oggi custode e memoria storica del museo, al numero telefonico 0122-89582.