di ROBERTO SERRA(Consigliere di minoranza a Cesana)
Anche se per impegni di lavoro e di scelte di vita la mia presenza a Cesana si è di molto ridotta seguo sempre con grande attenzione la vita locale, in particolare le iniziative finalizzate al futuro, conseguentemente mi permetto episodicamente di intervenire con qualche mail di segnalazione e/o molto più modestamente a suggerire qualche consiglio riguardo situazioni o problemi specifici.
Senza spirito polemico devo prendere atto, pur condividendolo solo parzialmente, della determinazione con cui portate avanti il governo del territorio e della macchina comunale. L’importante ritengo è l’assumersi la paternità e la responsabilità del proprio operato.
Comunque, per quello che può valere mi permetto di farVi presente alcune problematiche che dal mio modesto punto di vista dovrebbero da Voi forse essere affrontate o per lo meno “aggiustate”.
1) Malgrado il Vostro sollecito impegno dichiarato in Consiglio il “ consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche” a tutt’oggi non ha cambiato nome . Il continuare a proporsi in modo anonimo e non alternativo, certamente ci tutela molto sulla garanzia di essere serenamente tranquilli di non diventare meta di assatanate orde di turisti anelanti a venire a trascorrere le vacanze a Cesana o a Sansicario. Per Vostra memoria ricordo che la proposta del sottoscritto espressa in Consiglio e da Voi accettata era di rinominarlo in “Consorzio Montagne Olimpiche – Sestriere – Pragelato – Cesana” almeno sarebbe più giustificabile l’impegno finanziario di 20 000 € di quota annua sottoscritto dal Comune. Ripensandoci Vi ha mai sfiorato il dubbio del perché Claviere e Sauze non hanno aderito al consorzio ?
2) Notizia di questi giorni che la Dott.sa. Miletto, medico molto apprezzato e fortemente voluta da molti Cesanesi è riuscita ad acquisire i titoli che gli permetteranno di esercitare su Cesana. Purtroppo come sempre succede le difficoltà sono in agguato, lo studio medico è già occupato da un medico di base (2 giorni la settimana e per poche ore),
Dai “rumor” locali emergono critiche e apprezzamenti spiacevoli. Sempre dai “rumor” il problema, incomprensibile per i cittadini, riguarda l’impossibilità o per lo meno le molte perplessità da parte dei vertici dell’Amministrazione sul fatto che non sia possibile fare convivere nel medesimo ambulatorio i 2 medici ovviamente evitando sovrapposizioni di orario.
Se i dubbi persistessero e vista la delicatezza della decisione vedrei bene un ricorso all’assessorato alla Sanità regionale e se non fosse sufficiente c’à sempre la possibilità di un ricorso al Consiglio di stato…! Tanto l’ospedale chiude, i servizi sanitari sono sempre più aleatori ed evanescenti, la montagna in questo contesto sempre più emarginata, e quindi che importanza può avere rischiare di perdere per Cesana la possibilità di ottenere una valida alternativa medica locale….!
Non succede sovente ed ha in questo caso quasi dell’incredibile che a tre giorni da quando questa lettera è stata inviata (in via riservata) al sindaco e ai consiglieri, oggi sembrerebbe che, il sindaco abbia comunicato che è stata trovata una soluzione dai contenuti molto simile quanto da me suggerito.
Personalmente mi rimane la soddisfazione (forse) di aver contribuito nell’interesse soprattutto dei Cesanesi a far risolvere un problema molto sentito.
Siccome “l’appetito viene mangiando”, perché allora con lo stesso spirito e disponibilità non si provi a trovare una soluzione anche per il Ciabot?(argomento del punto successivo).
Non importa sindaco se non mi risponderà, come il solito succede alle mie interrogazioni o alle mie lettere, il mio compito con gli amici tutti della “minoranza” è un altro, dove, non è certamente importante apparire ma essere artefici e parte attiva nel costruire il futuro di Cesana.
3) Apprendo dal Comunicato sulle manifestazioni dell’8 dicembre da parte del “ consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche” che alle 17 dell’8 dicembre è avvenuta l’“ACCENSIONE DELL’ALBERO DI NATALE – e l’appuntamento è in Piazza Amedeo, davanti al Palazzo Municipale, alle ore 17.00 col Gruppo Alpini Ana di Cesana che ha dato vin brûlé sotto l’abete altro 13 metri.
Con viva soddisfazione apprendo che avete deciso di modificare diversamente il posizionamento dell’albero da come dichiarato dal sindaco con formale lettera, e ciò è non più al posto della “Ciabot dei Gofri” o meglio alla Baracca dei Gofri ma di fronte sulla piazza.
L’occasione di parlare dell’albero mi permette di ricordare e quindi di esprimere qualche timida perplessità riguardo alla Vostra decisione d’intervenire, dopo che avete scoperto un possibile abuso edilizio sulla realizzazione e posizionamento del Ciabot. In mondo italico dove oltre 45 anni sono stati necessari per abbattere l’ecomostro di ALIMURI sulla costa Sorrentina mi pare eccessiva questo eccesso di zelo voluto dai tecnici comunali (dichiarazione del sindaco), di pretendere con effetto immediato la demolizione del Ciabot.
Pur essendo poco a conoscenza, scusate l’ignoranza di questi iter, mi domando in una Italia dove tutto è opinabile e la certezza quasi un optional un’amministrazione cosa ci sta a fare se in situazioni estremamente locali e minimali si sfila tirando in ballo i tecnici e pilatescamente evita di occuparsene demandando ad altri valutazioni e decisioni che forse gli competono
Comprendo comunque il disordine ambientale paesaggistico che genera questa costruzione e poi, diciamocela tutta, con tutte le caratterizzazioni che offre Cesana non è un gofre in più o in meno che fa la differenza.
Onestamente devo riconoscere e apprezzare comunque il sindaco di essersi prodigato a trovare idonee soluzioni. Devo convenire che la più interessante e facilmente attuabile è stata di suggerire all’imprenditrice e i suoi 2 dipendenti di trasferirsi a Monginevro.
Certamente una soluzione così semplice e realisticamente concreta non ci sarei mai arrivato, non saranno 4 goffri che risolveranno i problemi di Cesana e quindi se questa è la decisione largo alla ruspe e s’intervenga
4) Ultimo e non per importanza ho appreso con interesse che Bardonecchia ha chiuso un accordo pubblico-privato con Disney Italia e The Walt Disney Company un colosso mondiale nel mondo della fantasia, …”!!! Accordo a cui hanno partecipato concretamente Regione Piemonte, operatori del territorio e società impianti di risalita.
Innanzi tutto tanto di cappello all’Amministrazione di Bardonecchia e alla Società degli Impianti alle Associazioni Commercianti e albergatori per la loro capacità e intraprendenza imprenditoriale.
Comunque un dubbio mi è rimasto, una delle destinazioni di riconversione della pista di bob e dell’area relativa su cui insiste l’impianto non riguardava la realizzazione di parco ludico sportivo della neve?
Con rispettoso riguardo mi permetto di ricordare i contatti avuti dal sottoscritto con il management di Mirabilandia, formalizzati da lettere e contatti diretti in loco. Ovviamente con il cambio di amministrazione il tutto non ebbe più seguito, e l’iniziativa si elevò di livello con interviste con il Gabibbo al primo cittadino..! oppure a fantasiosi lanci pubblicitari dell’Assessore regionale al Turismo sulla realizzazione della Coverciano della neve ect . per poi arrivare alla melanconicamente conclusione che è più utile chiudere tutto e buttare 107 milioni di € dalla finestra, intanto Bardonecchia…….!!!!!!!
Ciò non toglie che il dubbio continua angosciarmi; la pista di Bob nel suo insieme non era la location ideale per una iniziativa di questo genere?… mah, certamente ci sono idee e progetti di ben altra importanza…. Con estrema curiosità aspetto!!
5) A proposito delle occasioni perdute, mi permetto di informarVi che il comune di Frassinetto ( 264 abitanti val Soana) ha realizzato anche con la mia modesta collaborazione una discesa su cavo sospeso di circa 2 km (la più lunga al mondo), se mai interessasse posso fornirvi documentazione.
A proposito del progetto Espace Chaberton è passato nel dimenticatoi?, (ponte tibetano, ferrate, via Romana e percorso della Via Francigena, tour dello Chaberton, rifugio nelle conc della punta San Giuseppe ect..) forse è molto più semplice lasciarlo nel patrimonio di core business di Claviere…..
Per Vostra memoria ricordo che anche in questo caso avevo sviluppato un pre progetto di un cavo sospeso da Claviere a Pariol o zone sottostanti, con molto ottimismo avevamo persino individuato il nome: IL VOLO OLIMPICO”. Onore al merito e anche qui tanto di cappello a Frassinetto e intanto Cesana……
Distinti saluti
Roberto serrap
Cesana 11/12/2014