di GIULIANA GIAI (candidata sindaca a Chianocco)
Gentile Direttore,
nel ringraziarLa per l’ospitalità che ancora una volta vorrà concedermi, premetto che non è mia intenzione monopolizzare l’attenzione su tematiche, sì importanti, ma che riguardano sostanzialmente Chianocco e non l’intera Valle, alla quale il Suo giornale si rivolge.
Ho letto con grande attenzione la lettera del sindaco Giuseppe Galliano, persona che apprezzo e stimo sia dal punto di vista umano che politico, e lo ringrazio per la risposta che ha fornito. Intanto non nascondo il sollievo nell’apprendere che il torrente Prebec non sarà comunque mai coinvolto nel convogliamento delle acque residue eventualmente provenienti da Reforno.
Peraltro credo che il suo “allarmismo ingiustificato lesivo della serenità delle persone” a cui fa riferimento nella sua lettera non sia di certo causato dalla sottoscritta, che si è limitata a chiedere chiarezza e trasparenza, ma dalla mancanza di informazioni puntuali alla popolazione, dal momento che, assicuro, non sono l’unica ad avere dubbi e perplessità su questa complicata questione.
Ho difatti partecipato, come molti altri abitanti di Bussoleno e Chianocco, ad una serie di incontri pubblici, alla presenza di figure istituzionali, di tecnici e di avvocati, che si sono espressi sulla vexhata quaestio, e mi dispiace dover dire che in quelle sedi sono state evidenziate da chi di competenza cose differenti da quanto la garbata lettera del Sindaco Galliano asserisce, come possono testimoniare le molte persone che erano presenti.
Fermi restando la totale disponibilità e lo spirito di collaborazione tra Comuni limitrofi, che mai ho inteso mettere in forse, permangono pertanto dubbi e incertezze. Ad esempio, non sarebbe così chiaro il ruolo del Comune e del territorio di Chianocco in questo progetto, se è vero, come vien detto, che un progetto, appunto, non esiste: eppure il Comune di Chianocco ha partecipato a una serie di incontri tecnico-istituzionali…per vagliare e/o decidere cosa?
E, se sono state ipotizzate opzioni risolutive che coinvolgono Chianocco (a quanto pare l’opzione presente nel progetto è provvisoria) per l’eventuale canale scolmatore proveniente dalla vasca di zona Rubattera a Bussoleno, quali sono tali ipotesi? Oppure, che significato hanno le linee rosse tratteggiate sul progetto (che allego per la parte interessata alla presente, approvato dalla Giunta Comunale di Bussoleno con delibera n. 86 del 29/06/2018) che, ad un occhio profano come il mio (spero di sbagliarmi) paiono interessare il nostro territorio comunale nella zona al confine con Bussoleno e lungo via Ciamei?
E dunque di quale autorizzazione si parla (e chi dovrebbe concederla e cosa comporterebbe) quando nella lettera del sindaco Galliano si fa riferimento al fatto che “al momento non c’è neppure l’autorizzazione ad utilizzare provvisoriamente le condotte fognarie per lo scarico delle acque residue“?
Senza dover ricorrere a spiegazioni improponibili, sarebbe davvero tranquillizzante avere la risposta a questi, e pochi altri, semplici quesiti, anche per non dare l’idea (quella sì che potrebbe essere un po’ inquietante) che ci sia in campo un progetto mancante del segmento finale (dove finiscono le acque?). Sarebbe peraltro opportuno avere risposte dirette, anche per non intasare i giornali con richieste e contro-risposte.
Nel mio ultimo intervento ho proposto al candidato sindaco della lista n. 2 un confronto pubblico e costruttivo tra candidati delle due liste: spero che, reiterando l’invito, infine venga accolto, ovviamente non solo su questo tema, ma sul futuro del paese, sulle idee, sulle progettualità, sulla visione dei prossimi cinque anni di amministrazione.
Ultimo, ma affatto secondario, si apprende, sempre dai giornali, che Chianocco non rientrerebbe tra i Comuni oggetto del Piano straordinario di interventi di ripristino e rimboschimento del territorio danneggiato dai devastanti incendi boschivi dell’autunno 2017, approvato dalla Giunta Regionale uscente pochi giorni fa, il 18 aprile, dopo più di un anno e mezzo di attesa.
Spero anche in questo caso che i giornali si sbaglino, perché, se così non fosse, vorrebbe dire che il nostro territorio sarebbe fortemente penalizzato e, anche qui, sarebbe importante capire il motivo di una scelta ad excludendum.
Nella certezza che si avrà presto una definizione di queste e altre questioni, ringrazio per l’ospitalità e resto disponibile ad ogni confronto di persona.
insomma, alla fine, gran rumore per ‘na bialera…
piuttosto, non era forse il caso di prevedere un canale di maggiori dimensioni al posto di un tubo di 30 cm che si intaserà alla prima pioggia autunnale e delle vasche di laminazione enormi che dovranno essere sempre mantenute in efficienza?