Una Festa della Liberazione con polemiche a Chianocco, proprio nel giorno più importante: il 25 aprile. Alcuni che erano presenti alla cerimonia, infatti, non hanno gradito la presenza all’alzabandiera di due alpini, che sono anche soci dell’Ana locale (associazione nazionale alpini), perché indossavano la mimetica.
Tra il pubblico presente sono arrivati fischi, gesti e parole fuori luogo, e poco piacevoli. Ma non solo: al momento delle orazioni ufficiali per la Liberazione, chi doveva parlare a nome dell’Anpi (associazione dei partigiani) di Bussoleno, Chianocco e Foresto ha criticato apertamente l’abbigliamento dei due militari, ritenendo che le mimetiche indossate fossero in contrasto con i valori di pace alla base della cerimonia per la Liberazione. Per chiudere “l’incidente diplomatico” è dovuto intervenire il sindaco di Chianocco, Galliano, che nella sua orazione successiva ha invece ricordato che il 25 aprile è una festa importante, e che bisogna rispettare le persone. I due alpini, nonostante la “contestazione”, non hanno lasciato la cerimonia, ma subito dopo sono andati via, non partecipando al rinfresco. Ma quanto avvenuto a Chianocco ha fatto discutere. Non a caso, nei giorni successivi il gruppo Ana del paese ha espresso solidarietà ai due militari presenti alla cerimonia: “ll nostro Gruppo esprime la propia solidarietà nei confronti degli Alpini presenti alla Cerimonia del 25 Aprile a Chianocco – hanno scritto sulla pagina ufficiale Facebook – il 25 Aprile è una festa di tutti”.
“Questi episodi accadono quando non si rispettano le regole del gioco, perché il 25 Aprile è una festa di carattere nazionale, e i localismi non hanno senso – spiega il sindaco a ValsusaOggi – c’era parecchia agitazione l’altra mattina, ma ricordo che è fondamentale rispettare tutte le persone, così come l’opinione ed il ruolo di tutti. I due alpini che hanno fatto l’alzabandiera non erano in tenuta da guerra, non avevano addosso niente di eccezionale o scandaloso, ma semplicemente i pantaloni con la mimetica. Sono gli stessi abiti che i nostri alpini usano quando vanno a spalare fango dopo le alluvioni o per salvare le persone dalle macerie, e durante le missioni internazionali di pace. Non c’era nulla di riprorevole”. Non a caso, ieri in municipio c’è stato un chiarimento tra il sindaco e i componenti dell’Anpi di Chianocco, Bussoleno e Foresto: “Abbiamo risolto il problema, e ci siamo confrontati serenamente anche con l’Ana – spiegano dall’associazione partigiani – non è stato fatto un attacco personale ai due alpini, c’è stato solo qualcuno che non ha gradito che i due militari indossassero la mimetica, che rappresenta un abbigliamento da guerra, in contrasto con gli ideali di pace che porta con sé il 25 aprile”.
(Foto dalla pagina Facebook del Gruppo Alpini di Chianocco)
Io sono iscrtto ANA.E. ANPI DA NOI QUESTE CAVOLATE NON SUCCEDONO
Sopprimerei l’ANPI Askatasuma ed i NOTAV e terrei gli Alpini. Saranno festaioli anche quelli, ma qualche volta sono utili e gratis