di ELENA LATRY
CHIANOCCO – Dietro ai centri commerciali che hanno riqualificato l’ex cotonificio di Chianocco, (raggiungibile attraverso la ss. 25), vi sono ancora alcuni locali abbandonati, dove l’abbandono ed il cattivo smaltimento dei rifiuti ha provocato sedimenti di rifiuti sempre in crescendo, ciò che salta all’occhio, è la mancanza di reti di protezione in alcuni punti dove il pattume è più consistente: così che questa cada direttamente nel fiume e crei cumulo nel corretto scorrimento del fiume, diventando un potenziale problema in caso il fiume si gonfi a causa di numerose piogge. “È uno schifo, uno scandalo – spiegano alcuni cittadini – cosa fanno il Comune e l’Acsel? Non possono pulire l’area?”.
La pericolosità della mancanza di reti non riguarda solamente i rifiuti ma anche l’incolumità delle persone, cadendo direttamente nel fiume come ho potuto constatare direttamente, non vi è nessuna sicurezza: il passaggio è aperto a tutti e si raggiunge questo punto attraverso i vari parcheggi dei centri commerciali. Nessuna via d’accesso è chiusa: i vari parcheggi sono collegati per favorire un percorso scorrevole per le auto.
I rifiuti sono di vario genere ed oramai hanno creato un sedimento vero e proprio che in alcuni punti la vegetazione vi è cresciuta sopra, l’aerea è sicuramente da bonificare, tanto più, che costituisce già il terreno di molte piante e gl’argini del fiume: materiale elettrico, industriale e vetro, sono ciò che si trova ovunque. File di alberi sono totalmente invasi da strisce di plastica e sacchetti di nylon, cartoni e materiali di edilizia scaricati in cumoli; l’effetto è davvero desolante, non sembra nemmeno di essere appena dietro ai centri commerciali.
Alcuni locali sono totalmente abbandonati e sono magazzini di ennesimi rifiuti, alcuni dei quali anche industriali o considerati tossici, ad anch’essi pericolanti, ma la strada è sempre accessibile per andarci.
In luoghi dove vi sono centri commerciali, ed il passaggio delle persone è numeroso, bisognerebbe agire tutelando la sicurezza attraverso una bonifica dell’argine del fiume ed una rete di protezione, dove manca, per l’incolumità delle persone.
Un bell’articolo di denuncia che però non mette in risalto la cosa più importante: quanti porci, ignoranti, vigliacchi, disonesti e incivili ci siano in giro. Ognuno ha delle responsabilità, noi cerchiamo di fare il possibile per migliorare la situazione con informativa, controlli, giornate ecologiche e altro, ma questa gentaglia è un vero e proprio esempio di inciviltà, menefreghismo e stupidità perché, oltre a danneggiare l’ambiente e il proprio territorio, danneggia anche se stesso. In quella zona il comune in collaborazione con l’ACSEL, a volte con opera di volontariato, è intervenuta più volte con spese per la rimozione dei rifiuti, che ricadono, inevitabilmente, su tutta la comunità. Tra l’altro questi abbandoni avvengono ripetutamente anche nei nostri boschi ed è davvero impossibile monitorare tutto il territorio comunale. L’abbandono dei rifiuti è una prassi diffusa su tutto il territorio nazionale ed è una vera e propria piaga sociale vigliacca, perché avviene sovente di notte e a volte coperta dall’omertà, ma si può vincere con la collaborazione di tutti, ognuno con il proprio ruolo: amministrazione comunale, cittadini, ente gestore dei rifiuti, forze dell’ordine, guardie ecologiche, organi di informazione, ecc… Serve una lotta comune perché spero davvero non si debba arrivare a mettere telecamere ovunque con costi di installazione e gestione che, anche in questo caso, ricadrebbero sulla comunità. Comunque stiamo cercando, come Amministrazione comunale, una soluzione per la raccolta e smaltimento dei rifiuti in quell’area…