CHIOMONTE – Il Comune ha approvato i due progetti per la rinascita dell’area sciistica di Pian del Frais: la costruzione della nuova seggiovia a fune alta che sostituirà quella di “Pian Mesdì” e l’installazione dello skilift di “Costa Piana” proveniente da Sauze d’Oulx, che sarà posizionato sulla linea esistente dell’ex sciovia “Clot Bigot”. Per quanto riguarda le spese di progettazione, l’importo complessivo supera i 110mila euro (95mila euro per la nuova seggiova e 19mila euro per il riposizionamento di quella di Sauze). Il Comune affiderà l’incarico professionale in base all’offerta economica più vantaggiosa, attraverso una procedura negoziata che sarà attuata dall’Unione Montana Alta Val Susa con la consultazione di almeno cinque operatori economici, che saranno individuati sulla base di una indagine di mercato e l’eventuale raccolta di manifestazioni di interesse. Per quanto riguarda il lato finanziario, il “trasloco” della seggiovia da Sauze d’Oulx a Chiomonte costerà circa 400mila euro, soldi che arriveranno dal Tesoretto Olimpico di Torino 2006. Mentre la nuova sciovia costerà 1,6 milioni di euro, a cui sarà aggiunto 1 milione di euro per realizzare il nuovo impianto di innevamento artificiale.
Due soluzioni per la nuova seggiovia
Un discorso a parte lo merita la nuova sciovia a fune alta che dovrà sostituire il “Pian Mesdì”. In ballo ci sono due soluzioni: “Un opzione prevede la partenza dall’attuale stazione di valle e arrivo all’attuale sosta intermedia – spiegano dal Comune – con uno sgancio all’altezza della pista Baby (stazione intermedia), oppure in alternativa una sciovia a fune alta sullo storico sedime della preesistente sciovia Lo Scoiattolo”. Nel progetto dovrà anche essere inserito il nuovo impianto per l’innevamento artificiale che includa l’impianto Clot Bigot.
Il professionista scelto dall’Unione Montana dovrà quindi presentare due progetti alternativi su questo nuovo impianto e l’amministrazione comunale sceglierà una di queste soluzioni:
1) Progetto di una nuova sciovia in sostituzione dell’attuale seggiovia Pian Mesdì, prevedendo uno sgancio all’altezza della pista Baby (stazione intermedia).
2) Progetto di nuova sciovia denominata “Super scoiattolo”, realizzata in parte sul sedile storico della sciovia “Lo scoiattolo”, con partenza nei pressi dello sbarco della sciovia
“Clot Bigot” e arrivo coincidente con lo sbarco della storica sciovia Scoiattolo.
Auguro a tutti che la stazione sciistica riprenda l’attività e sia fonte di ricchezza per la comunità chiomontina ma per essere più realisti del Re ho l’impressione che questo sarà l’ennesimo spreco di denaro; il cambiamento climatico ha messo in crisi stazioni ben più in quota che il Pian del Frais e qualcuno ha il coraggio di sponsorizzare operazioni come questa? Quali altri veri interessi saranno sotto? La solita spartizione di denaro?
Mi auguro vivamente nella realizzazione dell’opera per dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori della Valle di Susa e non solo.
400.000,00 + 1.600.000,00 + 1.000.000,00 = 3.000.000,00 di euro.
per un impianto di irrigazione (per qualche notte all’anno anche innevamento artificiale a bassa quota), per un skilift di seconda mano e una sorella minore della sventurata seggiovia che sale dal paese.
Evitiamo almeno di prenderci per i fondelli con il mantra dei posti di lavoro “creati” (quasi se ne dovesse occupare il Padre Eterno) in Valle con gli sperperi più strampalati.
Amazon per la sua sede secondaria in U.S.A. realizzerà 50.000 posti di lavoro permanenti con un investimento di 100.000,00 euro cadauno.
Per stare al passo al Frais se dovrebbero realizzare trenta.
Basta questo confronto per fotografare l’ennesima tragica farsa sulla pelle di chi il lavoro continua a non trovarlo.
Tutto quello che serve per migliorare l’offerta della vialattea è benvenuto in un comprensorio così grande vedere le piste vuote piange fa venire la depressione, servirebbero investimenti seri 3 milioni sono un’inezia Dolomitisuperski spende mediamente 70 milioni annuai per migliorare gli impianti. Sestriere una volta era una delle località migliore delle alpi ma attualmente è decaduta notevolmente, servono grossi investimenti negli impianti ma anche in una offerta turistica di qualità il comprensorio è molto grande potrebbe divenire anche più grande ma ripeto servono investimenti che una regione a statuto ordinario non può permettersi quindi il declino ho paura sia inarrestabile, nella vicina Mongenevre vi sono tutti gli impianti ad agganciamento automatico nella via lattea vi sono impianti che risalgono agli anni 80 ad agganciamento fisso. Forse servirebbero di nuovo gli Agnelli