CHIOMONTE, BUFERA SUL RUOLO DI IMPRENDOC E LE COMPENSAZIONI TAV / L’OPPOSIZIONE: “ATTENTI A NON TIRARE LA CORDA, È UN’INVASIONE DI CAMPO”

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Il gruppo di minoranza a Chiomonte

di Giorgio GUGLIELMO, Giuseppe JOANNAS e Remo SIBILLE (Gruppo consiliare di minoranza “Insieme Chiomonte”)

CHIOMONTE – Interveniamo a proposito dell’articolo apparso su ValsusaOggi di mercoledì 8 Marzo 2017:”A che gioco stiamo giocando?” pubblicato sui social network, a firma del Direttivo associazione Chiomonte ImprenD’Oc .

Altrettanto cari Chiomontini, ci sentiamo obbligati, come consiglieri di minoranza del gruppo “Insieme Chiomonte”, ad intervenire nel dibattito sollevato dal Direttivo della Associazione ImprenD’Oc  a seguito della pubblicazione dell’articolo “A che gioco stiamo giocando?”

Dobbiamo doverosamente partire in prima istanza dai chiarimenti che il Direttivo stesso ha ritenuto doveroso fornire, prima di rispondere alle tre domande che il  dibattito correttamente  ha posto ad   ImprenD’Oc  ovvero:  1)- “Non spetterebbe all’amministrazione comunale discutere di compensazioni?     2)- Con quali risorse finanziarie è stato realizzato il progetto “Chiomonte 2025”?    3)- Chi riceverà e gestirà le risorse delle Compensazioni? (Se mai arriveranno, cominciamo ad aggiungere noi!).

Ma il Direttivo della Associazione ha ritenuto di chiarire prioritariamente alcune questioni, prima di rispondere alle domande; e proprio da queste questioni  partiremo nel nostro intervento.

In sintesi la Associazione tenta preliminarmente e faticosamente di convincere i lettori che la finalità del progetto “Chiomonte 2025” non è rappresentata dalle  Compensazioni, quanto piuttosto dal futuro del paese; un paese che deve tornare ad essere attrattivo , dove tutti “vivono bene, civilmente e dignitosamente ecc.”.  Principi sacrosanti!

Ma soprattutto lo scopo di ImprenD’Oc  non è tanto quello di sostituirsi all’Amministrazione Comunale, quanto piuttosto di “collaborare con essa,  per il raggiungimento degli obiettivi…”

E qui, su questa asserzione di principio, come gruppo avremmo qualche cosa da obiettare.

Collaborare, colloquiare, confrontarsi   sono sani  principi in un regime democratico;  imporre la propria volontà, le proprie scelte, confezionare  le delibere “quadro” cui l’amministrazione si deve attenere, al di là addirittura delle linee programmatiche che l’Amministrazione si è data ad inizio legislatura, è  cosa ben diversa.

In termini calcistici è una invasione di campo, avvenimento che normalmente porta alla squalifica del campo.

E questa sarebbe la soluzione logica: il campo da squalificare nella fattispecie è la maggioranza consiliare che dovrebbe essere mandata a casa da tempo, visto che non ha la dignità di riconoscere la propria inefficienza.

Ma su questo particolare torneremo in seguito più approfonditamente.

Torniamo all’articolo: dunque il Direttivo illustra le motivazioni per cui vale la pena di credere in Chiomonte (motivi storici, architettonici, naturalistici, sociali, antropologici ecc.) e sottolinea il fatto che deve essere la comunità chiomontina stessa a rivendicare con forza i propri diritti.

Cosa bisogna fare per raggiungere questo risultato?  Recuperare il patrimonio storico, artistico ecc.

Come? Con una Amministrazione forte  (e qui forse il Sindaco Ollivier, la sua Giunta e tutta la maggioranza potrebbero aversela a male) e risorse finanziarie eccezionali:  a)-risorse Cipe (ma chiamiamole con il loro nome ovvero Compensazioni!);   b)- Fondi residui delle Olimpiadi 2006 (l’anno prossimo ci sarà già la terza Olimpiade post Torino!!! );    c)- Fondi europei e regionali (la L.R. n°4/2011 che ci risulta però non essere finanziata!).

L’illustrazione prosegue sottolineando il fatto che sono ormai decorsi 5 anni di presenza del cantiere del cunicolo esplorativo, sotto silenzio e senza avere visto a Chiomonte l’ombra di una Compensazione (n.d.r. non è vero, è stato collocato il Bancomat!! E non è poca cosa!).

E qui l’articolo dimentica di evidenziare, fra le negatività; che incombe il rischio di una riduzione del personale locale attualmente impegnato nei lavori del tunnel geognostico e che già iniziano le proteste da parte delle maestranze. Da parte sua il Commissario di Governo cerca di rabbonire il Sindaco con impegni di circostanza.

E qui non possiamo esimerci da qualche breve considerazione  per ricordare gli antefatti: come mai il cantiere del cunicolo esplorativo fu collocato definitivamente  a Chiomonte, dopo i fatti di Venaus,  quando il tunnel di base era tornato sull’asse Saint Jean de Maurienne/Susa e la logica diceva che il cunicolo esplorativo doveva operare su quell’asse?

La risposta ImprenD’Oc finge di ignorarla, mentre la conosce benissimo.

E’ da questo cunicolo sono nate tutte le disgrazie di Chiomonte, anche di questi 5 anni passati senza vedere l’ombra di una compensazione.

E da questa esperienza dovrebbe nascere naturale il rifiuto dell’allargamento del cantiere e non l’accettazione fatalistica che dimostra ImprenD’Oc nell’articolo.

E qui sì che la popolazione di Chiomonte dovrebbe farsi sentire con forza, in previsione di 10 anni (ma chi ci crede a questi 10 anni!!), con un cantiere ulteriormente allargato, con automezzi in circolazione h 24, con i vigneti, rigenerati dal progetto della Comunità Montana 25 anni or sono, ridotti a ricettacolo di polveri sottili, con tutti i vincoli imposti dalle forze dell’ordine, presentazione documenti per accedere alle vigne, con un paese forzatamente integrato dal punto di vista demografico di 591 maestranze (o forse 750 persone, senza contare le famiglie!).

Ma la Associazione è sicura che la popolazione tutta gradisca questa soluzione?

Ricordiamoci che la popolazione attuale di Chiomonte, compreso il Frais e la frazione Ramats, non raggiunge le 900 unità.

 

Veniamo adesso alla risposta di ImprenD’Oc alla prima delle tre domande ovvero discutere di compensazioni non spetterebbe al Comune anziché ad una Associazione?

E’ una domanda talmente banale da sembrare superflua o una domanda- trabocchetto.

Il Comune è l’organo deputato, per legge e per Statuto Comunale, alla gestione del proprio territorio.

Riportiamo cosa dice lo statuto Comunale: ”Il Comune rappresenta l’intera popolazione del suo territorio, ne cura i relativi interessi…….ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Carta Costituzionale…e garantisce la piena partecipazione dei cittadini singoli od associati alle scelte politiche ed all’attività amministrativa. ecc”.

Ma la risposta della Associazione è categorica e direi al limite della tracotanza : “Assolutamente no!”

Ed il No sarebbe avvalorato da alcuni principi contenuti sempre  nello Statuto Comunale, principi che coniugati poi con analoghi principi statutari della Associazione porterebbero alla affermazione finale che bene ha fatto ImprenD’Oc  a sorpassare  l’Amministrazione ed a agire per conto proprio.

Non vogliamo qui dare lezioni a nessuno ma ben ricordiamo i principi contenuti nello Statuto comunale, in attuazione della legge 142/1990 in primo luogo , anche perché sono stati momenti molto importanti della vita degli Enti Locali, vissuti da alcuni di noi in prima persona, con il passaggio dalla vecchia legge comunale e provinciale datata 1934 alla I° riforma delle autonomie, con la esaltazione effettivamente per la prima volta del concetto di Partecipazione.

Dunque lo Statuto Comunale, nella sua ultima formulazione datata 1999, prevede effettivamente “la valorizzazione delle forme associative e degli organi di partecipazione”.

In particolare favorisce “l’attività delle Associazioni….operanti sul proprio  territorio, regolarmente costituiti, quale strumento di base per la tutela dei valori naturali,  artistici, culturali, assistenziali e di promozione dell’attività turistica sportiva.

A tale fine ne incentiva la partecipazione attraverso consultazioni con le Commissioni Consiliari, con la possibilità di accedere alle strutture e servizi, la possibilità di presentare memorie, documentazioni, osservazioni utili alla formazione dei  programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi ecc.”.

E se facciamo una veloce panoramica sui compiti trasferiti dal Comune di Chiomonte ad ImprenD’Oc dal 2014 ad oggi (dal progetto di valorizzazione degli edifici e delle unità abitative private del Comune di Chiomonte  al progetto di risistemazione  dei vigneti , alla assegnazione dal 2014 di tutte le manifestazioni pubbliche, all’uso gratuito di diversi locali, ai patrocini, ai contributi, all’utilizzo gratuito del suolo pubblico, per arrivare infine alla gestione di 500.000 € di servizi, incarichi professionali, lavori da realizzare tramite la società Iren spa)  non si può certo dire che l’Amministrazione sia stata avara di deleghe e non abbia onorato il concetto della Partecipazione, anzi!!

Senonché  l’Associazione, presa da manie di gigantismo o megalomania, si è sostanzialmente identificata nella Amministrazione Comunale e rivendica come  proprio il  diritto di dettare legge in materia di Compensazioni.

Qui non possiamo che  ripetere quanto abbiamo già detto innanzi.

Siamo alla invasione di campo.

Il fatto è che la colpa maggiore non va ricercata tanto in chi invade il campo, quanto piuttosto in chi si ritira dal campo e facilita l’azione invasiva.

E’ l’amministrazione comunale che, non decidendo mai nulla, ha lasciato libero spazio in merito e ImprenD’Oc non si è fatta pregare.

E’ il Re Travicello di antica memoria, che ha ceduto il campo.

Noi poveri consiglieri comunali di minoranza riteniamo che con questa inerzia si sia passato il segno della decenza  e poniamo noi ai Chiomontini ed alla pubblica opinione alcune domande.

A che titolo ImprenD’Oc  in buona sostanza ha imposto (con la complice collaborazione dei consiglieri di maggioranza, prestatisi a sottoscrivere e votare  una mozione predisposta da ImprenD’Oc, datata 26 gennaio 2015), al Consiglio Comunale la approvazione della delibera del C.C. n° 15/2015, con oggetto  “Documento programmatico relativo alla situazione di Chiomonte ed alle opere di accompagnamento alla realizzazione della N.L.T.L.”; in sostanza la madre del progetto “Chiomonte 2025”?

A che titolo ImprenD’Oc  in buona sostanza ha imposto (predisponendo il fac simile di delibera  ed inviandola al Comune, prot. n°1125 del 9.3.2016) al Consiglio Comunale la approvazione della delibera n° 20 del 14 aprile 2016 sulla realizzazione della nuova seggiovia “Lo Scoiattolo” in località Pian del Frais,  soluzione avversata da tutte  le persone competenti?  Soluzione che rappresenterà un ulteriore errore da aggiungere alla fallimentare costruzione della Seggiovia Chiomonte/Frais ed alla infelice realizzazione della Seggiovia Frais/Sauzea.

A che titolo ImprenD’Oc arbitrariamente si arroga il diritto di illustrare il documento progettuale “Chiomonte 2025” ad enti  istituzionali quali l’Osservatorio, alla Regione, a rappresentanti della Dèmarche Grand Chantier, nonché alla pubblica opinione,  senza che l’Amministrazione Comunale abbia dato il proprio assenso? Verrebbe anche da dire a che titolo questi Enti hanno accettato l’incontro con un ente privato e soprattutto privo di rappresentatività pubblica?

A che titolo tratta di Compensazioni, giustificando le richieste economiche di 80 milioni di euro (!!!!) con l’ampliamento del cantiere, ignorando completamente il fatto  che il Consiglio Comunale ha approvato (con i soli voti della minoranza e con l’astensione dell’intero gruppo di maggioranza)  un atto deliberativo a febbraio dell’anno  2016 di netta contrarietà all’ampliamento del cantiere?

La risposta è banale!

E’ sempre il re Travicello il colpevole politico! E i ranocchi che lo accompagnano (restando alla poesia del Giusti).

Quanto poi alla II° domanda sull’origine del finanziamento che ha consentito la realizzazione del progetto Chiomonte 2025, noi riteniamo che non ci sia nulla di strano nel richiedere contributi e risorse finanziarie da parte di una Associazione.

Quello che lascia un po’ perplessi e la facilità con cui il contributo è stato concesso.

E poi non è piaciuta molto la distribuzione del volume a offerta libera (minimo 15 €, con iscrizione ad ImprenD’Oc, con la clausola “soggetto privato”!).

Che ne penserà la Compagnia di S.Paolo?

A noi qualche dubbio è venuto sulle motivazioni della concessione, ma a Chiomonte non ci stupiamo più di nulla, da quando è stato aperto il cantiere del cunicolo esplorativo.

Cosa avremmo dovuto dire allora (oltre a quello che già abbiamo detto, inascoltati, nel corso del Consiglio Comunale del 25 Novembre u.s.), nel momento in cui venimmo a conoscenza  che la Giunta aveva trasferito ad ImprenD’Oc, con una semplice delibera di Giunta ed una modesta convenzione, la gestione di 500.000 € di fondi Iren ad ImprenD’Oc, da utilizzare negli anni 2016 – 2017 – 2018 – 2019 – 2020?

Ma come è possibile che una Associazione non riconosciuta, priva di personalità giuridica, con Bilanci e rendiconti  mai portati alla conoscenza del Consiglio Comunale, gestisca risorse così consistenti.

Ma quali professionalità ha al suo interno per garantire un utilizzo ottimale?

Ma in quale responsabilità pubblica possono incorrere gli Amministratori della Associazione?

Ma le norme per gli appalti, per le verifiche contributive, per le verifiche tributarie, al limite per le regole  anti mafia valgono solo per i gonzi?

Ma è sufficiente un by pass del genere per superare quei mille laccioli che angustiano gli amministratori pubblici?

O è un comportamento che è riservato solo agli amministratori favorevoli al Tav?

Tornando all’articolo in esame, bontà sua ImprenD’Oc, relativamente alla terza domanda, ritiene che i fondi economici delle risorse compensative debbano essere destinate  e gestite dall’Amministrazione Comunale.

Quello che colpisce, sia nel documento pubblicato sia nel progetto “Chiomonte 2025”, è la assoluta condiscendenza passiva alle scelte, sul territorio, da parte di terzi, cercando anche qualche forzata giustificazione (“..anche il Sindaco di Torino sostiene.. di non potere impedire la realizzazione del Tav..”).

E questo discorso se può avere un significato per il problema Tav, non vale per l’ampliamento del cantiere.

L’Amministrazione di Chiomonte aveva il dovere/diritto di opporsi a questa seconda disgrazia che segnerà definitivamente la sorte del Paese.

Il  territorio di Chiomonte aveva già pagato il suo tributo con il cantiere del Cunicolo esplorativo della Maddalena.

Altri dovevano farsi carico dell’ampliamento.

Veniamo ora al pistolotto finale dell’articolo, al lamento di ImprenD’Oc, al segnale più o meno  sottinteso ma facilmente comprensibile…… “ma all’inizio ci avevate promesso tanto ed ora  mettete in discussione il criterio della proporzionalità……ma allora non è vero  che più grande è il cantiere più grande è la compensazione ….insomma ci avete gabbati…..anzi  scopriamo dai giornali che verranno destinate risorse ai Comuni della Bassa Valle, non interessati dalla N.L.T.L. nei prossimi 10 anni e dove fra l’altro il movimento No Tav è presente ed attivo  …..mentre noi a Chiomonte siamo stati buoni e condiscendenti”.

Manca il finale “fate attenzione perché se ci arrabbiamo noi!!”

Come gruppo consiliare noi continuiamo a credere con fede incrollabile che tutti i problemi trattati li doveva gestire in prima persona l’amministrazione comunale, senza nascondersi dietro alle solite giustificazioni e lamentele, (“..non abbiamo le strutture…..non abbiamo le professionalità…..non abbiamo i mezzi…e quant’altro).

In caso contrario si lasci libero il campo a  chi si metterà in gioco.

Ben venga la partecipazione, ben venga la valorizzazione delle libere forme associative, ben venga qualunque novità nei limiti della legge, allo scopo principale di avvicinare istituzioni e sistema sociale, di realizzare la c. d Sussidiarietà Orizzontale!!

Ma sempre nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità, l’Amministrazione Comunale nei confronti della popolazione che ha espresso con il voto la propria volontà,  ImprenD’Oc nei confronti dei propri iscritti.

Allo slogan della Associazione “A che gioco giochiamo” noi rispondiamo con un altro slogan “Fino a quando cara ImprenD’Oc  tirerai la corda? Attenzione perché prima o poi si spezza!”

E concludiamo con un auspicio: noi vorremo sempre che tutti lo ricordino come il Comune di Chiomonte e non il Comune di ImprenD’Oc!

Cordialmente.

Chiomonte  10 Marzo 2017

Il gruppo consiliare di minoranza “Insieme Chiomonte”  Giorgio GUGLIELMO, Giuseppe JOANNAS e Remo SIBILLE.

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7 COMMENTI

  1. Domanda: Chi ha eletto gli incapaci? Chi sono i membri della impredoc? Sono chiomontini ,o ” stranieri” ? Forse si capirebbe qualcosa di più.

  2. ” con i vigneti, rigenerati dal progetto della Comunità Montana 25 anni or sono, ridotti a ricettacolo di polveri sottili ”
    Questa frase da sola è sufficiente per qualificare la faziosità dello scrivente: si preoccupa delle polveri sottili dei camion che vanno e vengono da un cantiere come quello di Chiomonte (un numero trascurabile) e dimentica che gli stessi vigneti sono attraversati da una autostrada su cui transitano una media di 3000 TIR/giorno e 6800 veicoli leggeri/giorno. Ridicolo.

    • Quindi visto che già c’è l’autostrada possiamo aggiungere di tutto e di più a piacimento ? è questo il senso del suo scritto ?

  3. Forse bisognerebbe fare più chiarezza sul ruolo del personaggio che nell ombra dirige e gestisce contemporaneamente : l’orchestra comunale , quella di imprendoc , e casualmente quella degli interessi di Iren (di cui fu direttor generale) . Ovvio che non può comparire allo scoperto … Ma tutto ciò è legale signor Magistrato ?

  4. Le domande di Luigi sono pertinenti.
    Probabilmente un gran numero di Chiomontini (ipotizzerei al maggioranza) si è bevuta tutta la produzione di Doc Valsusa (ottima anche se leggermente impolverata) la viglia delle ultime elezioni comunali.
    Esprimo un sincero apprezzamento agli scriventi per la lucidità dell’esposizione e la padronanza degli argomenti.

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