CHIOMONTE E L’USUCAPIONE AL FRAIS: COME AGISCE IL SINDACO?

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Riceviamo da GIORGIO GUGLIELMO, GIUSEPPE JOANNAS, REMO SIBILLE (consiglieri comunali di “Insieme Chiomonte”)

CHIOMONTE – ​Ancora una volta, seppure a malincuore, ci vediamo costretti, come consiglieri comunali di Chiomonte, a richiamare l’attenzione del vostro giornale, e soprattutto quella dei lettori chiomontini, su di un episodio che mette in evidenza l’incapacità, la poca trasparenza e, a questo punto, anche la malafede dell’attuale Sindaco di Chiomonte.
Come noto è in atto una incresciosa vicenda che, qualunque sia l’epilogo, ha portato preoccupazione e minaccia di portare notevoli danni ai proprietari dei terreni su cui insistono le piste sciistiche del Pian del Frais; infatti l’attuale proprietario degli impianti scioviari ha aperto una vertenza legale per impadronirsi di tali terreni, per farla breve, con il sistema dell’usucapione.
Questo fatto ha provocato l’indignazione da parte di molti cittadini nonché roboanti dichiarazioni da parte del Sindaco il quale ha comunicato ai giornali che l’amministrazione comunale avrebbe prontamente nominato un legale di fiducia per tutelare gli interessi del Comune che vedeva coinvolte nella richiesta di usucapione anche alcune sue proprietà; Il Sindaco non ha escluso la possibilità di dare vita ad una “class action” collettiva per tutelare sia gli interessi pubblici che gli interessi dei cittadini di Chiomonte. Ed ha promesso un Consiglio Comunale straordinario ad hoc. Insomma un impegno totale a 360 gradi dell’amministrazione comunale.
Venerdì scorso 20 maggio si è svolta una pubblica assemblea alla quale hanno partecipato il Sindaco con un paio di suoi consiglieri, (pochi per la verità), il gruppo di minoranza ed alcuni cittadini interessati nonché un legale incaricato da un privato.
Non era presente l’avvocato di fiducia del Comune.
Il Sindaco, con la sua solita faccia di bronzo, ha giustificato l ‘assenza del legale del Comune perchè “non riteneva opportuna la presenza di due legali contemporaneamente”.
La cosa ci lasciò interdetti in quanto Comune e cittadini perseguivano finalità simili, quindi poco convincente era la giustificazione del Sindaco.
Per vederci chiaro abbiamo chiesto delucidazioni agli uffici nei giorni successivi ed abbiamo scoperto che nessun incarico è stato conferito da parte dell’Amministrazione Comunale.
Si tenga presente che nel corso di un consiglio comunale nel quale si era già affrontato l’argomento, il Sindaco aveva addirittura fatto il nome di un legale…..
E questo episodio non è che l’ultimo nel quale abbiamo colto in fallo il Sindaco: ricordiamo la sua dichiarazione di assoluta estraneità alla mancata acquisizione delle Seggiovie nei tempi in cui l’Amministrazione disponeva dei fondi necessari per l’acquisto; ricordiamo le sue dichiarazioni di averci coinvolti come gruppo di minoranza nei controlli sui prelievi alle sorgenti, nel corso dei vari episodi di carenza e addirittura mancanza di acqua nella frazione Ramats,( fatto gravissimo che mette in discussione la sopravvivenza di un’intera comunità), coinvolgimento che si è rivelato assolutamente falso; ricordiamo gli incarichi attribuiti in modo per nulla trasparente a professionisti che dovevano reperire abitazioni da destinare ai cantieristi della Maddalena … iniziativa probabilmente naufragata, visto che nulla si è più saputo in merito e potremmo andare avanti ancora per un bel pezzo….Tra le varie sue giustificazioni i “non c‘ero”, non ne ho saputo nulla”, “ero gravemente malato”, “ ero in ferie in moto” ecc.
Bisogna però riconoscere che il tempo per scrivere ai giornali, (perchè si è sentito punto nel vivo da un murales comparso qualche tempo fa), il primo cittadino l’ha trovato e anche con una certa sollecitudine.
Forse il Sindaco di Chiomonte, che peraltro vanta una lunga esperienza di amministratore (!!??!), si sente solo al posto di comando e se i suoi assessori non sono in grado di sostituirlo in caso di malattia o di assenza, la strada più semplice da percorrere è quella di raccontar balle ai suoi cittadini.
Da parte nostra quel poco che la legge ci permette di fare, come gruppo di minoranza consiliare, lo facciamo con impegno e dedizione per amore del nostro Paese e dei suoi abitanti ma purtroppo a volte ci sentiamo delusi e presi in giro.
Proprio come su questa ultima questione, in cui, con noi sono stati presi in giro anche tutti i cittadini e proprietari dei terreni del Frais nella zona delle piste, coinvolti in questa ennesima “brutta avventura”.

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