CHIOMONTE, IERI SERA CAOS IN CONSIGLIO COMUNALE. BAGARRE CON IL PUBBLICO E IL SINDACO ANNULLA LA SEDUTA: “URLA E INSULTI CONTRO DI ME”. IL VERBALE DELLA SEDUTA FINISCE IN PROCURA. LA MINORANZA: “È INCAPACE, SI DIMETTA”

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di FABIO TANZILLI

Caos in consiglio comunale ieri sera a Chiomonte. Il sindaco Ollivier ha dovuto incredibilmente annullare  la riunione, dopo il primo punto all’ordne del giorno, chiudendo anticipo il Consiglio e rinviando in altra data l’approvazione degli altri due punti all’ordine del giorno. “Mi sono rotto di questa situazione – si sfoga Ollivier – é un clima inaccettabile. A quasi tutti i consigli la minoranza si porta la claque, il pubblico che rumoreggia, fa il tifo, applaude per ogni loro intervento o urla contro di me”. 

La cosa si è ripetuta ieri: il sindaco ha prima sospeso il consiglio, ordinando al pubblico di allontanarsi dalla sala, ma dopo alcuni minuti, constatando che la situazione rimaneva invariata e che la gente non se ne andava, ha dichiarato nullo il consiglio comunale, per impossibilità di esercitare la propria funzione.  

Un atto forte, mai avvenuto prima, che potrà anche avere dei risvolti penali: “Un conto è il normale battibecco con la minoranza – spiega il segretario comunale di Giaveno, che ieri era presente in sostituzione della segretaria di Chiomonte – un conto è se il sindaco deve mettersi a litigare con il pubblico,  se il pubblico continua a intervenire durante la seduta è così non si può continuare una seduta di consiglio comunale. Si tratta di interruzione di un corpo politico nell’esercizio delle sue funzioni, il cui reato è previsto dalla legge”. Proprio per questo il segretario comunale ha inviato il verbale del consiglio comunale alla procura di Torino: “A mio parere si ravvisa una notizia di reato, il Consiglio Comunale ė un organo istituzionale”.

Ma cosa è avvenuto ieri sera a Chiomonte? “Ieri sera durante il suo intervento, il sindaco prima ha chiesto alla gente di stare in silenzio, ma il pubblico continuava a sbeffeggiarlo e ad avere intemperanze – spiega il segretario comunale – il sindaco ha quindi sospeso la seduta e ha chiesto a loro di lasciare la sala, è un potere che è previsto nelle sue funzioni istituzionali, in quanto il sindaco dirige la seduta ed è un pubblico ufficiale. Vedendo che le cose non cambiavano, che il pubblico si rifiutava di uscire e che la situazione di sfottò verso il sindaco continuava, il primo cittadino Ollivier ha annullato la seduta per impossibilità di proseguire”.

Alla seduta non erano presenti agenti di polizia municipale, nè i carabinieri: “Non credevo che la situazione fosse così difficile  – dice Ollivier – i punti all’ordine del giorno erano molto tecnici’.

Una situazione che fa sbottare il primo cittadino: “Il capogruppo di minoranza Guglielmo quando fa gli interventi che sembra il maestrino dalla penna d’oro, il loro obiettivo non è il bene del paese, ma umiliare il sindaco, che potrà anche non piacere, ma è stato eletto democraticamente. Dice che siamo incompetenti, imbecilli, ignoranti e via dicendo –  aggiunge Ollivier – ma ci vuole un minimo di rispetto per chi fa parte delle istituzioni”.

L’argomento caldo era la sostituzione dell’ex sindaco Pinard con un altro consigliere comunale: “Non si riusciva a fare niente, la claque della minoranza continuava a fare rumore, sono volati anche insulti e parole grosse – aggiunge il sindaco – ad un certo punto sono sbottato, e ho detto a tutti di andar fuori, e che il consiglio era chiuso, per legge va osservato il massimo silenzio durante le riunioni, così non si può”.

L’ordine di lasciare la sala, lanciato dal sindaco, non ha convinto il pubblico, che non ha lasciato la sala. A quel punto Ollivier e i suoi della maggioranza sono usciti  dalla stanza e il sindaco ha spento pure la luce, mentre dentro c’era ancora la gente: “Loro poi hanno riacceso la luce e subito non volevano andarsene, dopo hanno capito e si sono allontanati”.

 Ieri sera non era presente la segretaria comunale titolare, che è via, mentre al suo posto c’era il segretario comunale di Giaveno. 

Intanto, dal canto suo, la minoranza replica al sindaco: “Quanto avvenuto ieri dimostra che Ollivier è un irresponsabile – afferma Guglielmo – vuole cacciare tutti dalla sala, ma sarebbe bastato gestire meglio la situazione”. Però in consiglio comunale non ci vuole maggior rispetto tra le parti? “È vero che ieri sera c’era un pubblico di parte, che stava con noi, ma è normale che possa accadere. Il sindaco non sta simpatico ad alcune persone. Sono cose che succedono, nella mia attività di segretario comunale ne ho viste di tutti i colori, ad Alpignano si tiravano le monetine. Senza dimenticare cosa avviene in parla,e to o in consiglio regionale, è normale che le sedute possano essere un po’ animate. Ieri c’era rumore, ma nessuno ha insultato il sindaco, lo criticavano, al vicesindaco hanno detto che non rappresentava nessuno…il problema è che Ollivier non sa mantenere la calma. A mio parere non c’erano motivi per annullare la seduta, non so neanche quanto sia stato regolare farlo. Quanto avvenuto ieri dimostra ancora una volta l’incapacità del sindaco, per questo gli abbiamo chiesto di dare le dimissioni: se uno non sa guidare, è meglio se restituisce la patente”.

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2 COMMENTI

  1. >>[…] A mio parere non c’erano motivi per annullare la seduta, non so neanche quanto sia stato regolare farlo […].

    Molto probabile che sia così, infatti io avrei gestito la cosa ben diversamente: chiamavo i carabinieri a presenziare la seduta ed il primo che parlava lo facevo identificare, allontanare e lo denunciavo. Così era ben gestita.

  2. Mi sembra che il sindaco si sia sempre innervosito durante le sedute, senza mai lasciare parlare le opposizioni, a volte censurandole in maniera forse irregolare, non so. Forse il nervosismo ha preso il sopravvento su tutto e su tutti, ma se un sindaco non sa gestire queste situazioni, in un paese di 4 abitanti in croce, se chiama i carabinieri per presenziare le sedute io gli addebiterei il costo della forza pubblica… i Carabinieri hanno sicuramente di meglio da fare.

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