CHIOMONTE – Il sindaco Ollivier ad un passo dalle dimissioni. Fino a stamattina era sul punto di lasciare tutto, ma oggi ci ha ripensato e rimane al suo posto. Continuano le forti tensioni in Consiglio Comunale a Chiomonte: ieri sera si è tenuta la discussione sul tema Frais, deliberando lo stanziamento dei 3 milioni di euro per realizzare due nuove “mini” sciovie, al posto della seggiovia dello Scoiattolo. Esausto dei continui litigi, questa volta con la “sua” maggioranza, il sindaco Ollivier ha annunciato le dimissioni ieri nella tarda serata.
Ma per adesso rimane al suo posto: “Ero sul punto di consegnare la lettera di dimissioni. Ma ci ho ripensato, da varie parti mi hanno chiesto di restare sindaco, ci sono state pressioni da più persone per non farmi mollare e alla fine mi hanno convinto. Per adesso rimango in Comune, ma sono molto demoralizzato. A volte mi chiedo se ne valga la pena di fare tutto questo. Non lo faccio per soldi, né alla mia età ho ambizioni politiche”.
Tutto nasce dalla questione Frais: ieri sera il consiglio comunale ha approvato la delibera – proposta dalla minoranza – di stanziare i 3 milioni di euro del Tesoretto Olimpico non più alla nuova seggiovia dello Scoiattolo (progetto sponsorizzato dall’associazione Imprend’Oc e presentato a suo tempo da Garbati), bensì alla realizzazione di due nuove sciovie: la Clot-Bigot per i bambini, e la “Super Scoiattolo” destinata anche agli adulti. “Un investimento appoggiato anche da tecnici esperti e addetti ai lavori, quali l’ingegner Belmondo, la maestra di sci Cristina Uran e il funzionario Fasano dell’Unione Montana – spiega Giorgio Guglielmo dell’opposizione – ieri sera in consiglio comunale c’era anche il presidente della Fondazione XX Marzo Valter Marin, che ha assistito alla seduta ed è a favore di questi interventi. Il sindaco ha valutato positivamente la nostra proposta e l’ha fatta votare in consiglio. L’adunanza è stata convocata con urgenza martedì”.
La delibera ieri sera è stata approvata con 7 voti a favore, ma nella maggioranza è sorto il malcontento perché il sindaco non aveva informato il suo gruppo sui contenuti del progetto proposto dall’opposizione. Alcuni consiglieri non si sono presentati in municipio. E tra quelli presenti non c’era molto entusiasmo nel votare un progetto della minoranza. Inizialmente i consiglieri di maggioranza Giuseppe Garbati e Roberto Perol non volevano approvare la delibera, poi dopo un confronto con Guglielmo e altri dell’opposizione si sono decisi e hanno votato “sì”. Finita la seduta, però, è iniziato il duro confronto tra il sindaco Ollivier e la maggioranza: sono volate parole grosse e il sindaco aveva annunciato l’addio al Comune.
Il giorno dopo ci ha ripensato: “Per adesso rimango al mio posto, ma sono molto demoralizzato” spiega a ValsusaOggi.
Signor Sindaco,
Finalmente la porta le si sta aprendo per uscire dalle sale comunali e farvi (sperando) mai ritorno.
Finisca cosi` il suo mandato, farebbe un grosso atto di coerenza (apparentemente mai dimostrata in passato) e servizio alla comunita` chiomontina nel deposare la fascia da Sindaco.
Come lei ha constatato, in molti la criticano e vogliono le sue dimissioni.
Ma se il sindaco si dimettesse… cosa succederebbe a Chiomonte? La minoranza riuscirebbe a prendere la potrona? Signor sindaco non demorda nella sua battaglia: l ha gia persa in partenza con il suo immobilismo e incompetenza nell`amministrare un paesino di poche miglialia di anime.
Arrivederci Sig Sindaco e grazie per aver fatto tanto niente a Chiomonte
“non c’era molto entusiasmo nel votare un progetto della minoranza” riassume bene il modo in cui si fa spesso gestione della cosa pubblica in questa italietta. Non è che importa se una cosa è problematica o al contrario efficace, conta se l’ha detta il tuo amico oppure il tuo nemico. A meno di smentite e se è davvero così anche in questo caso, le persone interessate da questo modo di pensare possono anche guardarsi allo specchio, sputarsi in faccia, guardare i propri figli e risputarsi in faccia.