RICEVIAMO DAL TEAM UNIVERSITARIO DEL “PROGETTO BIODIVERSITÀ”
CHIOMONTE – Il Museo Archeologico di Chiomonte apre le porte ai cittadini per scoprire insieme fauna, flora e ambiente locale in occasione del “BioBlitz”, in programma domenica 14 luglio, dalle 9.30 alle 15.00.
Saranno i ricercatori dell’Università di Torino, che stanno conducendo studi sulla biodiversità locale, ad accompagnare appassionati grandi e piccini in un’esperienza di educazione naturalistica e scientifica, alla scoperta di piante, farfalle e pipistrelli.
L’attività di studio sulla biodiversità dell’Università di Torino ha il quartier generale proprio presso il Museo Archeologico di Chiomonte dove, domenica 14 luglio, gli studiosi apriranno le porte dei loro laboratori coinvolgendo i cittadini attivamente nelle loro ricerche. Nel corso della giornata, i partecipanti potranno sperimentare direttamente le attività e le attrezzature utilizzate dai ricercatori che studiano animali e piante del territorio.
L’evento è aperto a tutti.
È prevista una breve passeggiata nelle aree limitrofe al Museo Archeologico di Chiomonte. Il percorso in campo ha una lunghezza di circa 800-900 metri (in totale 1600-1800 A/R), prevalentemente ombreggiato in quanto all’interno del bosco, con una pendenza media di circa il 15% e un picco di circa il 30%, per un dislivello totale di circa 100 m. Occorre portare acqua e pranzo al sacco e indossare scarpe da trekking.
La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria. Per iscriversi occorre compilare il form online su: http://bit.ly/bioblitzchiomonte
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a bioblitzchiomonte@gmail.com
Vergogna i ricercatori dell’Università di Torino che si prestano alle campagne d’immagine di TELT. Da tempo il movimento NO TAV aveva segnalato la presenza di specie protette in zona, ed il disturbo che le FFOO arrecavano alla zona, Così come avevamo protestato per lo scempio che le stesse FFOO avevano perpetrato nel Museo Archeologico.
Nessuno ha mai reagito. Ora TELT tenta di rifarsi una faccia ecologista. Ripeto: vergogna.
Museo archeologico del paleolitico trasformato carrozzone da circo, forse multimediale, (come va di moda di questi tempi) gestito da tre o quattro prezzolati pseudo ricercatori.
Restiamo in attesa che con la scusa di qualche zanzara di fiume si trasformino gli Uffizi in un centro commerciale (con lo sgabuzzino delle ramazze e degli spazzoloni affidato, per salvare la faccia, ai ricercatori di qualche università possibilmente di rango non inferiore a quella di Tirana):