di NICOLETTA ZAMBELLI
Buongiorno a tutti,
mi piacerebbe conoscere il parere dei lettori o di esperti nel settore, a proposito di quanto mi sta capitando.
La settimana scorsa ho scoperto che oggi, lunedì 3 agosto, nella casa di fronte alla mia, a Chiomonte, sarebbero stati eseguiti lavori di bonifica del tetto, in eternit.
Venerdì ho trovato questa comunicazione, di cui allego foto, sulla cancellata. Tenendo ben presente che l’autorizzazione per i lavori è stata data nel periodo di maggior presenza di villeggianti in paese e di verdura negli orti, e che tutt’intorno vi sono giardini, frutteti ed appunto orti, vi chiedo: che senso ha questo avvertimento??
Io, in tutta sincerità, mi sono sentita un po’ presa in giro. Ho scritto una mail alla Asl competente per il sopralluogo preventivo al cantiere (a tutela delle persone che ci lavorano).
Sono stata tempestivamente contattata telefonicamente e, in sostanza mi è stato spiegato che le ditte che si occupano di tali lavori, prima di procedere alla rimozione delle parti in eternit, sono obbligate a cospargere le tegole con un materiale “colloso” che dovrebbe incapsulare le fibre pericolose e che quindi i rischi sono minimi.
Purtroppo, essendo tanti i cantieri, non possono verificare che tale operazione venga fatta veramente, ma mi hanno comunque rassicurata dicendomi che solo se tagliassero le tegole con una fresa si correrebbero veramente dei pericoli. Infine il limite di pericolosità pare sia stabilito a 15 mt.
Ho poi segnalato la cosa all’ufficio tecnico del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, ma ad oggi non ho ricevuto risposte.
Se il pericolo è così scarso perché affiggere un avvertimento che dice addirittura di tenere chiusi gli infissi (in agosto) e che si occupa e preoccupa dei panni stesi e dei gerani? Voi al posto mio che cosa fareste con il pero, il melo, le ortensie, il rosmarino, l’insalata, i pomodori…? Potrò ancora annusare le rose tranquillamente? E cosa fare con i mobili da giardino? E con i davanzali delle finestre? Se si coprisse tutto poi che cosa si dovrebbe fare con i teli usati per coprire? E se soffia un bel vento forte vale sempre il limite dei 15 metri?
A Torino incominciamo ad avere esperienza diretta di conoscenti che muoiono per l’amianto, non per aver lavorato a diretto contatto, ma anzi senza avere idea di dove possono aver inalato tali fibre, frutto con tutta probabilità di inquinamento ambientale del tipo in oggetto.
Ai telegiornali sentiamo continuamente dire che basta una unica fibra inalata a provocare tumori incurabili.
Per cose così serie come la salute, non sarebbe auspicabile avere controlli più efficaci e indicazioni più affidabili?
Di tetti in eternit ce ne sono ancora parecchi in giro, quasi tutti vetusti e in condizioni non certo ottimali.
La Val Susa, dove tante persone vengono proprio per respirare un po’ di “aria buona”, non dovrebbe essere in prima linea a combattere per un po’ di serietà almeno su queste questioni?
Grazie e buona estate.
Il residente di Chiomonte tanto preoccupato/a della bonifica del tetto in eternit dovrebbe porre la sua attenzione al cantiere per l’Alta Velocità ed in fuzione di questo valutare lo stato di genuinità di frutta e verdura coltivati nell’orto di casa..
Chiomonte è ancora un buon posto dove poter respirare “aria buona” ? ma..