dalla REGIONE PIEMONTE
TORINO – È stata appena firmata dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio una
ordinanza che prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali a partire dalle ore 13 di
domenica 12 aprile fino alla mezzanotte di lunedì 13 aprile, ad eccezione di farmacie,
parafarmacie e di tutti gli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Restano consentite, anche, le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, eseguite nel rispetto delle regole di sicurezza.
Spiega il Presidente Cirio: “Ora più che mai i nostri comportamenti sono importanti ed è fondamentale restare a casa, anche in giornate come Pasqua e Pasquetta che abbiamo sempre vissuto come momenti di festa da trascorrere in compagnia. Per questo ho scritto alle Prefetture del territorio chiedendo di intensificare i controlli sugli spostamenti e ho predisposto la chiusura degli esercizi commerciali il 12 e 13 aprile, ad eccezione della domenica mattina per evitare che tra venerdì e sabato si creasse una concentrazione di uscite per gli acquisti”.
Se si va avanti così, tra un po’ si cominceranno a contare i defunti economici, che presto supereranno quelli sanitari.
Anche nel mondo che c’era prima del virus i negozi si sarebbero dovuti chiudere nei festivi. Questo per dar modo a chi ci lavorava di potersi riposare e passare in serenità le festività.
Concordo che la domenica e i festivi i negozi dovrebbero stare chiusi per i motivi suddetti.
Il problema degli itagliani non è che manca il tempo per andare a comprare, è che mancano i soldi.
Purtroppo siccome a distanza di 3 mesi dalla conoscenza dell’epidemia il ns governo non si è attrezzato per alcuna strategia diversa dall’isolamento personale totale, proseguono le norme “segrega itagliani” secondo i quali non si può nemmeno andare a vedere gli anziani genitori o parenti in questa Pasqua (e non è detto che ce ne sarà un’altra).