CIANOBATTERI NEL LAGO DI AVIGLIANA: “PROBLEMA RISOLTO ALLA BAIA GRANDE, ANCORA PRE-ALLERTA AL GRIGNETTO”

Legambiente: "Tutti i punti campionati sul lago di Avigliana sono risultati entro i limiti di legge"

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AVIGLIANA – Alcuni giorni fa, come annunciato su ValsusaOggi, i prelievi dell’Arpa Piemonte nel Lago Grande di Avigliana avevano evidenziato uno sforamento dei limiti di allerta intermedia per quel che riguarda i cianobatteri del genere Alphanocapsa, collegati all’eutrofizzazione delle acque. Si tratta di un processo naturale di decomposizione delle alghe, accelerato dalle alte temperature. Per questa ragione il Comune di Avigliana aveva pubblicato un avviso in cui, informando della presenza dei cianobatteri, sconsigliava la balneazione nel Lago Grande di Avigliana.
«Sul Lago di Avigliana, dopo molti anni senza episodi significativi, è in corso una fioritura di cianobatteri rilevata nel corso del campionamento di fine giugno – spiega Alberto Maffiotti responsabile del Dipartimento Arpa di Torino – come da indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità e seguendo le nostre procedure interne, visto il superamento per entrambe le zone delle 20.000 cell/ml e la presenza di Microcystis, è stata effettuata comunicazione al Comune ed avviata la ricerca delle tossine algali. Per entrambe le zone la concentrazione di microcistine si è mantenuta ampiamente al di sotto della soglia che prevede l’interruzione della balneazione, per cui la scorsa settimana si è effettuato nuovamente un campione per la lettura dei cianobatteri e si è verificato che alla Baia Grande la fioritura era conclusa. In questa settimana è stato nuovamente effettuato il campione per il monitoraggio della fioritura dei cianobatteri sul punto di Chalet Grignetto per cui sarà possibile a breve sapere se può considerarsi conclusa su tutto il lago la fase di allerta».
A oggi non c’è in vigore alcuna ordinanza che vieta la balneazione. “Gli indicatori rilevati da Arpa rispetto al possibile sviluppo di cianotossine ci hanno imposto di comunicare alla cittadinanza l’eventualità di incorrere, per alcuni soggetti particolarmente sensibili, in alcuni effetti collaterali di lieve entità e assolutamente reversibili” aggiunge il sindaco Archinà. “In ogni caso alla Baia grande la situazione è totalmente rientrata mentre permane ancora un livello di pre-allerta nella zona del Grignetto. Sarà ovviamente nostra cura informare la cittadinanza rispetto all’evolversi della situazione”.
Nonostante il problema dei cianobatteri, dai monitoraggi effettuati da Legambiente è emerso che tutti i punti campionati sul lago di Avigliana sono risultati entro i limiti di legge. Per quanto riguarda il lago di Avigliana, tutti i punti campionati sono risultati in regola con i parametri, incluso la foce del Rio Grosso che, a partire dal 2020, aveva superato i limiti, e la foce del rio Freddo che, a partire dal 2021, era risultata fuori dai limiti di legge. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.
“Su Avigliana – dichiara Federica Sisti, responsabile campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – per la prima volta tutti e cinque i punti campionati risultano entro i limiti, con un forte miglioramento del Lago Piccolo”.
I prelievi di Legambiente vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie dell’associazione. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).

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