di ANGELO PATRIZIO
Con riferimento all’intervento di Gianluca Bianchino, portavoce del Movimento 5 Stelle di Avigliana, vorrei fare alcune precisazioni.
L’appoggio al candidato Mauro Carena discende da un’indicazione condivisa da 15 sindaci dell’Unione Comuni della bassa valle, tra cui il sottoscritto. Una scelta istituzionale finalizzata al raggiungimento di un obiettivo semplice e comprensibile, cioè quello di avere almeno un rappresentante di valle (tra l’altro critico verso la realizzazione della Torino-Lione) tra i 18 membri del nascente Consiglio Metropolitano.
Tale obiettivo è stato raggiunto, anche grazie all’adesione della maggioranza dei consiglieri di “Avigliana Città Aperta” alla posizione condivisa dal sottoscritto in sede di Unione dei Comuni. Si tratta di un risultato indubbiamente positivo.
Il fatto poi che l’obiettivo sia stato raggiunto esclusivamente con i voti della valle, rende assolutamente superflua ogni considerazione sulle larghe intese, a meno che non si preferisca parlare dei massimi sistemi al posto dei risultati concreti che dovrebbero interessare prevalentemente noi tutti.
Trovo inoltre del tutto fantasioso e totalmente fuori luogo insinuare presunti ammorbidimenti della mia amministrazione sul tema delle compensazioni. Come da programma elettorale siamo contro il Tav e contrari ad ogni forma di compensazione. Per questo motivo non siamo entrati nell’Osservatorio.
Personalmente ho partecipato all’ultimo incontro sulla Cabina di Pilotaggio ribadendo, assieme agli altri sindaci presenti, che agli incontri devono partecipare tutti i sindaci della valle. Al termine della riunione abbiamo richiesto di emettere un comunicato stampa congiunto per evitare strumentalizzazioni da parte della stampa.
Infine abbiamo richiesto un tavolo istituzionale al Presidente della Regione per discutere di sviluppo della valle a prescindere dal tema delle compensazioni. Mi sembra quest’ultima una richiesta assolutamente coerente con le nostre rivendicazioni, a meno che non si preferisca che qualsiasi intervento doveroso e necessario per sostenere o rilanciare un territorio con crescenti problematiche occupazionali venga spacciato sistematicamente per compensazione.
Concludo elencando alcuni dei temi sui quali la Regione dovrebbe dialogare con i sindaci attraverso un tavolo istituzionale, a prescindere dal Tav : dissesto idrogeologico, sicurezza nelle scuole e negli edifici pubblici, emergenza casa e socio assistenziale, politiche del lavoro.
Troverei infine abbastanza singolare che tale richiesta, al di là delle effettive possibilità di avere sviluppi positivi, possa incontrare diffidenze o addirittura contrarietà nel nostro stesso schieramento di opposizione alla Torino-Lione.
Facciamo dunque meno dietrologia e concentriamoci sui contenuti dello Statuto della Città Metropolitana, contando sulla presenza di due consiglieri di area no tav in rappresentanza del nostro territorio.
Angelo Patrizio, sindaco di Avigliana
Si prende atto di quanto palesatoci dal Sindaco Patrizio e rincuora la posizione ribadita dalla sua Maggioranza nei confronti di presunte compensazioni, ciononostante non può sottacersi l’evidenza di un accordo pre-elettorale, peraltro condiviso da una sola parte dei Sindaci afferenti all’Unione della bassa valle, laddove il primo cittadino si è espresso in assenza di qualsivoglia considerazione per gli amministratori facenti capo al MoVimento 5 Stelle che di fatto sostiene il Sindaco di Avigliana e la sua Giunta.
Non appare superfluo sottolineare e magari ricordare a Patrizio le indiscusse e limpide posizioni del M5S in merito al TAV, alla Conferenza dei Sindaci, al loro potere d’iniziativa cogente rispetto al Consiglio metropolitano ed al bilancio, al ruolo delle zone omogenee e via discorrendo seppur tanto non sia bastato, avendo egli stesso optato per un candidato la cui posizione critica nei confronti del TAV non dispiace ma che comunque insiste in area PD, ha concorso in una compagine squisitamente partitica pur non avendo ricevuto – come del resto il sottoscritto – un effettivo appoggio da Torino ma che, stante le premesse, sarebbe stato del tutto superfluo o sbaglio?
La politica valsusina, vieppiù quella degli ultimi anni ci ha dato incontrovertibili prove di quanto le singole posizioni o presunte tali siano inefficaci, labili e talora mutevoli nelle segreterie di Partito.
La sua scelta, Sindaco Patrizio, è frutto di un accordo che di fatto la conduce a cercare altrove quanto le siede di fianco in Comune e quanto lei ha sempre saputo.
Adesso la prego, non pretenda pure che il MoVimento 5 Stelle provi rispetto per la sua scelta.