di ANDREA MUSACCHIO
COAZZE – Non c’è pace per il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Coazze. Questa volta sono i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado “Giulio Nicoletta” a lamentarsi. Il motivo? La presunta mancanza di diversi professori all’interno dell’istituto: da quanto denunciato dai genitori, dall’inizio delle lezioni ad oggi, in diverse classi del plesso di Coazze mancherebbe almeno un insegnante.
“Sicuramente l’emergenza sanitaria ha complicato le nomine dei vari docenti – spiegano – Ma troviamo assurdo che in due mesi non sia stata fatta nemmeno un’ora di lettere o di matematica, per esempio. Le materie dove mancano i professori non sono state proprio trattate: neanche con un supplente. I ragazzi stanno facendo l’orario ridotto (8-12, ndr) da metà settembre. Quando recupereranno queste ore? Abbiamo provato a parlarne con il dirigente scolastico, ma abbiamo ricevuto risposte poco esaurienti, e talvolta contraddittorie”.
Questa mattina, martedì 10 novembre, ValsusaOggi ha provato a contattare il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Coazze per una replica sull’argomento, ma senza ricevere risposta.
Ma che risposte e risposte, TENETE A CASA I RAGAZZI! La loro ora di lettere non è più importante della diffusione del virus! Esiste la didattica a distanza che va benissimo, se fatta con serietà.
Buongiorno,
forse il Signor Piero, commenta in maniera un po distratta.
La questione infatti non riguarda la d.a.d. ( e anche qui ci sarebbe da discutere parecchio…) ma il fatto che la scuola non abbia ancora, a due mesi e mezzo dall’inizio, gli insegnanti di alcune materie. Il ministero fa il suo in prima battuta, poi però interviene ( o dovrebbe farlo) l’istituto, tramite la chiamata dalle graduatorie provinciali o di Istituto.
Possibile che non ci sia alcuna domanda a Coazze per queste materie ? Ricordo che, oltretutto, siamo nella fascia della scuola dell’obbligo. Nelle superiori ( obbligo scolastico fino a 16 anni ) da ottobre ormai, sono presenti i docenti di tutte le materie, reclutati in un modo o nell’altro.
Personalmente credo che questa situazione sia inaccettabile, pertanto chi volesse intraprendere, insieme allo scrivente, la via di un esposto in Procura, manifesti qui il suo pensiero in modo tale che diventi un fatto condiviso, non iniziativa singola.
Cordiali saluti a tutti.
Humberto.
Pe