di ANDREA MUSACCHIO
COAZZE – “Una brutta storia, che va ad inquinare una bella realtà“. Con queste parole il sindaco di Coazze, Paolo Allais, commenta la chisura della scuola materna paritaria dello storico asilo Luigi Prever. Una scelta figlia dei costi di gestione della struttura. Dopo l’addio a fine stagione, dichiarato nel mese di giugno dello scorso anno, da parte della gestione attuale (Casa di Carità, ndR), anche i ragazzi “Quelli dell’intervallo” hanno dovuto arrendersi all’idea di tenere “viva” la struttura. Dopo un iniziale interessamento da parte dell’associazione, pochi giorni fa è arrivata la rinuncia definitiva.
“Abbiamo cercato di trovare una soluzione con Quelli dell’intervallo – spiega Allais – visto che già operano con l’asilo Prever, in quanto fanno il pre scuola, il dopo scuola e l’estate ragazzi. In un primo tempo sembravano interessati a prendere la gestione della struttura. Poi, dopo aver parlato con la Casa di Carità, e facendo bene i conti, hanno capito che ci avrebbero rimesso. Per loro non era possibile portare avanti costi da 60.000/70.000 euro. Chiaramente se si aumentavano le rette i genitori non portavano più i loro bambini. Gioco forza si è arrivati a questa soluzione. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile. Sia la maggioranza che la minoranza. Il risultato purtroppo è questo“.
L’obiettivo attuale adesso è quello di mantenere la struttura “in piedi”. L’idea più gettonata è quello di un baby parking: “Stiamo valutando se è possibile trovare per questi ragazzi, che hanno voglia di fare, una soluzione diversa. Gli ho messi in contatto con l’onorevole Daniela Ruffino, la quale si è resa disponibile e ha fissato subito un appuntamento in Regione. Loro valuteranno se si può fare oppure no. Per noi, come Comune, è una sconfitta. Lo abbiamo voluto fortemente il Prever, comprandolo dal Cotolengo ad un prezzo abbastanza buono“.
Il sindaco aggiunge: “Noi per venire incontro alle loro esigenze, abbiamo messo dei panelli solari per l’acqua calda. In modo da risparmiare sulla corrente elettrica, ma non risolve quel grosso delta. Per salvare l’asilo serve una persona che dica: “sì, d’accordo. Io metto 70.000 euro all’anno e copro le spese”. Ma non c’è più nessuno in grado di fare queste cose. Il Comune ha sempre messo delle somme all’interno del Prever. Adesso, se manca lo sponsor principale, il Comune non può coprire quelle cifre. L’unica soluzione sarebbe quella di aumentare parecchio le rate, ma ripeto le persone non verrebbero più“.
Con l’addio dell’asilo Prever, le famiglie di Coazze perdono due sezioni importanti come la materna e la sezione primavera. Inoltre, la struttura copriva una fascia di orario importante (7.30-19.30), dando una grossa mano ai genitori che con il lavoro erano impossibilitati a guardare i propri figli durante la giornata: “I ragazzi vogliono continuare a fornire questo aiuto, cercando un’idea diversa. Però, bisogna far quadrare i conti” ha concluso Paolo Allais.