di PAOLA TESIO
COAZZE – Il paese di Coazze dice addio ai migranti? È questo il quesito che da qualche giorno imperversa tra gli abitanti. Vox populi, vox Dei, c’è sempre un po’ di verità nelle voci che emergono dai cittadini, come conferma a ValsusaOggi il vice sindaco Maria Grazia Gerbi, che in merito all’interrogativo sulla chiusura dei centri di accoglienza situati a Bruino e Coazze e gestiti dall’onlus L’Ulivo dichiara: “Sono venuta a sapere che gli ospiti di Bruino sono stati decentrati in altre strutture. È una voce che ho sentito dire e allarmata ho subito scritto in prefettura per avere dei chiarimenti perché la struttura di Bruino è gestita dalla medesima associazione l’Ulivo che si occupa anche del centro di Coazze. Preoccupata per questo, volevo essere informata per capire se si trattasse solo di pettegolezzi oppure vi fossero degli elementi di verità. Ripeto, ho contattato la prefettura per avere delle chiarificazioni ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Il rapporto che noi abbiamo con gli ospiti di questa struttura, circa una quarantina, è buono“.
Secondo alcune fonti la struttura di Coazze dovrebbe chiudere, si parla anche di alcune problematiche. Sull’argomento Donatella Giunti della prefettura di Torino, interpellata da ValsusaOggi, aggiunge: “In questo frangente non c’è assolutamente nulla di ufficiale, perché i miei dirigenti stanno facendo delle valutazioni rispetto al bando e per quanto concerne l’iter, per cui non sono in grado di fornire al momento una risposta certa che spero si definisca nella prossima settimana. È un discorso che vale per tutte le strutture che ci hanno offerto dei posti ed espresso delle manifestazioni di interesse“.
Alla domanda se si tratti di trasferimenti specifici per queste due realtà, la Giunti risponde: “Si tratta di spostamenti di tipo generale che sono già stati fatti in altre strutture nei mesi scorsi. Abbiamo meno arrivi, ci sono delle situazioni rispetto ai singoli migranti che vengono valutate di volta in volta, per esempio per alcuni si ritiene più opportuno lo spostamento per avvicinarli a dei percorsi di formazione, si tratta di una valutazione complessiva sulla quale in questo momento non sono in grado di rispondere con certezza“.
ValsusaOggi ha interpellato anche l’associazione l’Ulivo, che gestisce le due strutture, ma il sodalizio non intende replicare e dissente su quanto emerso:” Le voci sono infondate, i centri non chiuderanno e non c’è nessun problema. Non è stato fatto alcun trasferimento a Bruino”.