FORNO DI COAZZE – Quella che vi raccontiamo è una storia di perseveranza e amore. Una storia lunga addirittura cent’anni. Tutto ha inizio il 31 gennaio 1920, quando Versino Marcello e Versino Giovanna si sposarono a Forno di Coazze. Quello stesso giorno vennero gettate le basi per l’attuale “Ristorante Pizzeria Rocciavrè”. Infatti, subito dopo essersi sposati, i coniugi Versino prelevarono l’attività del fratello di Marcello, Filippo, ossia la “Cantina Valsangone”.
Nei mesi seguenti, Marcello e Giovanna ebbero sette figli, di cui quattro morirono tra i sette e i quindici anni di età, restarono Assunta, Marcella e Michele. La sede della Cantina, che forniva sali e tabacchi, si trovava nella casa dirimpetto all’attuale entrata del ristorante pizzeria e, nonostante questo, la famiglia si occupava anche di mandare avanti la campagna con il bestiame, producendo burro e formaggi a Molè di Forno.
Il ruolo di Marcello per Forno di Coazze è stato fondamentale. È da attribuire a lui il merito per la creazione dell’acquedotto. E va sempre a lui il merito per la creazione della linea telefonica, richiesta a proprie spese per tutta la comunità. Per non parlare delle strade, in grado di collegare le borgate e, più avanti, nel 1974 la creazione degli impianti sciistici “a firma”, questa volta, del figlio Michele (sciovie Pian Neiretto, ndR). Inoltre, Marcello Versino venne eletto anche sindaco di Forno. Ma rinunciò presto all’incarico.
Il periodo più buio è stato sicuramente durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella zona della Val Sangone operavano diversi gruppi partigiani e la frazione fu teatro di distruzione da parte dei nazifascisti. La casa dei Versino venne minata e fatta saltare. Anche la casa del Molè, dove si trovavano le bestie, venne danneggiata. Negli anni seguenti, Marcello e suo figlio Michele passarono il proprio tempo a Forno per ricostruire le abitazioni, “accompagnati” dalle mille difficoltà economiche. L’attività di ristorazione riprese e, nel 1956, Michele Versino sposò Mariangela Ruffino. Da questa unione nacquero tre figlie: Adele, Marcella e Laura.
Nel frattempo Marcello stava ampliando e sopraelevando un basso fabbricato, che si trovava davanti alla vecchia sede distrutta dalla guerra. Le persone erano solite andarci per suonare e ballare nei fine settimana. Michele, come in tutta la sua vita, vide chiaramente lungo: da quelle fondamenta, infatti, nacque l’attuale “Ristorante Rocciavrè”. Siamo nel 1965.
Le figlie di Michele e Mariangela rimasero in famiglia e, crescendo, appresero il mestiere dando una mano ai propri genitori. Poco tempo dopo arrivò anche per loro il passaggio di consegne: “Io penso che questa realtà possa continuare a passare da generazione in generazione – spiega Laura Versino a Valsusaoggi – In generale, abbiamo fatto qualcosa di importante. Come famiglia abbiamo contribuito molto per Forno di Coazze”.
E aggiunge: “Il bello di questi anni è che sono potuta crescere a fianco di mio nonno, conoscendolo giorno dopo giorno per vent’anni. Continuare questo tipo di attività in un paese come Forno di Coazze non è da poco. D’altronde non stiamo parlando di una metropoli. Ci sono stati anni molto duri, ma la soddisfazione è tanta”.
Una storia di amore, di perseveranza. Una storia tipica delle nostre valli, dei nostri paesi. Il legame indistruttibile della famiglia e della passione nel proprio lavoro. È una storia lunga cent’anni. È la storia della famiglia Versino e del ristorante Rocciavrè.
PIZZERIA RISTORANTE ROCCIAVRÈ
Borgata Ferria, 4 – Forno di Coazze (To)
Tel. 0119340377
Facebook Pizzeria Ristorante Rocciavrè
(Informazione pubblicitaria a cura della New Press – Testo di Andrea Musacchio)