COLTIVARE LE NOCCIOLE IN VALSUSA: DOMANI A VILLARFOCCHIARDO SI PRESENTA IL PROGETTO

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di MARIO RAIMONDO

Un dilemma che potrebbe affliggere la folta schiera dei golosastri è: ma sarà nata prima la nocciola o la nutella? Sicuramente la risposta non ammette dubbi o tentennamenti: è nata prima la nocciola e la nutella è una delle piacevoli conseguenze dei frutti del noccioleto. Anche qui in valle, grazie ad una felice intuizione della Cooperativa “La Maruna” e del suo ex presidente Roberto Rocci, la coltura del nocciolo sta prendendo piede.
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Cose sperimentali, per amor di verità, ma che stanno piano piano prendendo corpo dando una prospettiva ad una coltivazione che è passata da “idea campata in aria” a quella di “radici ben piantate nella terra”.
A tutt’oggi, sono ben 1.300 le pianticelle messe a dimora da una trentina di produttori, in più Comuni della zona. Uno dei primi posti nella valle dove si sta sperimentando la coltura del noccioleto è Bussoleno e qui diverse persone hanno intrapreso questa coltivazione, su terreni che altrimenti avrebbero corso il rischio di venire abbandonati al gerbido.
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Le loro storie hanno tratti comuni e un unico sentimento, che si potrebbe chiamare di ‘amore’ per la terra. Racconta Paolo Bregni che, con la moglie Antonella Zoggia, ha l’impianto più grande della zona: “Il terreno su cui abbiamo piantato le nostre piantine era in parte incolto e vedere quei rovi trionfanti ci rattristava… Quando abbiamo saputo della possibilità di coltivare il nocciolo, scoprendo tra l’altro che la zona è area vocata all’IGP – ovviamente nel rispetto del disciplinare di produzione – ci siamo imbarcati in questa avventura. Oggi questa scelta ci sta dando delle soddisfazioni: le giovani piantine promettono bene e soprattutto dicono che la possibilità di una corilicoltura nella nostra valle è possibile e sostenibile”.
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A Bussoleno altre sette persone, contagiate dall’entusiasmo di Paolo Bregni, stanno percorrendo la via del nocciolo. Tra di loro i coniugi Philippe e Nicole Cougoule, francesi di Lione, (Nicole è però originaria di Bussoleno) che nell’appezzamento hanno piantato un piccolo noccioleto.
Anche Walter Gontero è della partita: nel suo appezzamento in regione Arbrea, mostra con orgoglio il noccioleto che prospera nel prato tra l’erba fresca di fine estate. “Per fare il punto sullo stato dell’arte – chiosa Aldo Pognant, presidente della Cooperativa “La Maruna” – domani sera, 25 Settembre alle ore 21.00, presso il Centro Anziani di Villarfocchiardo, terremo una riunione ad hoc per presentare il progetto del nocciolo Valsusa. Ci saranno anche i tecnici dell’Ascopiemonte che seguono sin dall’inizio il progetto al quale la nostra cooperativa tiene in particolar modo, dal momento che andremo a commercializzare il prodotto. Un prodotto che tra l’altro è ricercato dal mercato dell’industria dolciaria, che proprio qui in Piemonte è epigona di grandi maestri pasticceri e che può creare potenziale reddito su quei terreni, che oggi non producono nulla”.
Pensare ad una valle con tanti noccioleti, in fondo non è davvero male… Come dire Nocciola Tonda Gentile… soprattutto di Valsusa.

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