CON PREFA I NUOVI EDIFICI RESIDENZIALI ED EFFICIENTI

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Area Schmucker
Paese: Germania
Oggetto, luogo: complesso residenziale, Utting
Categoria: nuova costruzione
Architetti: WWA Architekten
Installatori: Dachdeckerei Urban 
Tipo copertura: tegola R.16, sistema smaltimento acque
Colore copertura: grigio scuro P.10

25 su una collana di perle
Prati e alberi verdeggianti che incorniciano la vista e invitano a fare profondi respiri. Sparse tra le 25 nuove costruzioni ibride in legno, che sorgono nella cosiddetta area “Schmucker”, si incontrano le parti di un antico fienile. Ci troviamo in campagna, a Utting, sul lago bavarese di Ammer. Ed è proprio qui che lo studio WWA Architekten di Monaco ha realizzato ciò che sa fare meglio: edifici residenziali sofisticati ed efficienti.

Conoscete quella sensazione di quando tutto va bene e quasi nulla può rompere l’idillio? Una sensazione del genere esiste anche in relazione agli spazi e agli edifici, ad intere aree residenziali. Quando singole architetture con la disposizione delle costruzioni, ovvero il rapporto reciproco tra gli edifici, riescono a creare degli spazi vivibili e dal carattere differente, allora si parla di sequenze spaziali ben riuscite. In questo caso l’architettura offre ai propri fruitori un’esperienza arricchente e in linea con la quotidianità. E quando succede? Quando degli architetti responsabili non progettano solo degli edifici, ma concepiscono gli spazi tra i fabbricati come elementi di pari importanza.

Sequenza differenziata degli spazi
Il nuovo complesso residenziale nella cosiddetta area “Schmucker”, a Utting sul lago di Ammer, è così logico nella sua differenziazione tra spazi esterni ed interni, così comprensibile nella sequenza degli spazi pubblici, semipubblici e privati, che viene naturale chiedersi perché non ci siano più insediamenti residenziali di simile qualità. Gli artefici di questa qualità nella cittadina di Utting, che oggi conta 4000 abitanti, sono l’architetto Gerold Heugenhauser e la responsabile di progetto Patricia Ezcurra. Il fatto che tutto sia riuscito fino alla realizzazione finale lo si deve però anche al comune, che avvalendosi del diritto di prelazione ha riservato un terreno perfettamente situato per costruirvi il complesso residenziale agevolato e per sviluppare il terreno stesso in qualità di committente.

Sostenibilità alla portata di tutti
Con la costruzione degli edifici sono stati creati 88 alloggi agevolati ed economicamente accessibili, le cui superfici abitabili, comprese tra i 38 e 110 m2 e dotate ciascuna di balcone o terrazza, presentano da 1 a 5 vani, in parte collocati sotto il tetto a una falda. Gli appartamenti vengono affittati ad un canone netto di 11,50 €/m2, piuttosto conveniente se paragonato agli affitti sul lago Ammer. L’obiettivo è favorire la nascita di un quartiere eterogeneo e socialmente misto, adeguato al luogo. In questo modo, si intende promuovere una sostenibilità sociale ed economica sul lungo termine una sostenibilità sociale ed economica. Grazie ad un finanziamento comunale di 13 milioni di euro a sostegno dell’edilizia abitativa, si è riusciti a raccogliere la somma di 30 milioni per lo sviluppo e la costruzione e ad avviare il progetto. Così, nel 2017 è stato indetto a livello europeo un concorso architettonico che WWA Architekten si è poi aggiudicato.

La ricetta architettonica
Nonostante sufficiente densità edilizia, si è scelto di ridensificare l’area urbana con un’edificazione rada. Su quest’area di 13.000 m2, gli architetti hanno progettato sei edifici che si compongono di 25 abitazioni con tetto a uno spiovente, spostate l’una verso l’altra. Dal punto di vista urbanistico, il loro posizionamento è perfettamente riuscito: non solo, infatti, in questo modo le reali dimensioni delle 25 abitazioni, pari a quasi 9.000 m2 di superficie complessiva, restano abilmente celate, ma, secondo Patricia Ezcurra, è stato possibile grazie ad una minore larghezza degli edifici ridurre la distanza con le proprietà adiacenti.

Spazi verdi al posto di recinti
Abitare in questo nuovo complesso doveva risultare piacevole. I nuovi inquilini possono, infatti, godere dei tipici standard urbanistici in una zona residenziale in piena campagna e moderatamente ridensificata. Su tutti i lati, la vista spazia sui giardini verdi e piantumati. Al posto di siepi o recinzioni gli architetti hanno preferito progettare ampi “spazi soglia”, aperti e ben ragionati. Una ventata di allegria pervade questo luogo. È possibile passeggiare tra le case, ma basta un po’ di buon senso in fatto di sana convivenza per capire subito quali strade o lati delle abitazioni evitare, perché più private delle altre. Gli abitanti approfittano dei passaggi pedonali grazie ad un garage sotterraneo di utilizzo comune. I piccoli inquilini qui sono al sicuro all’interno del parco giochi, che viene utilizzato da tutti i bambini pur trovandosi al centro dell’insediamento. La prima abitazione, che si incontra sulla strada principale, ospita un’area comune che può essere utilizzata anche da associazioni esterne. Un luogo di incontro, quindi, dove gli abitanti dell’area “Schmucker” e gli abitanti dei quartieri limitrofi possono ritrovarsi, conoscersi e connettersi tra loro. Il bello, ci racconta Heugenhauser, è che anche le persone esterne possono usufruire degli spazi verdi e delle aree comuni.

Lavoro di quartiere
Gerold Heugenhauser parla con una certa velocità e racconta perché il loro progetto è stato ben accolto dalla comunità di questo villaggio bavarese. “Bisogna proporre un tema, ci dice, “un tema che tocchi nel profondo le persone del luogo, se si vuole avere successo come architetti. Ad Utting è stato chiaramente l’edilizia in legno nell’ambiente naturale”. Con la costruzione del nuovo insediamento, il carattere “verde” del luogo andava quindi preservato. Grazie a vari eventi informativi, organizzati in loco durante la fase di pianificazione, si è raggiunto poi un ampio consenso per l’architettura proposta e per la nascita del nuovo quartiere.

Edilizia ecologicamente sostenibile
Tra gennaio 2021 e dicembre 2022 sono stati eretti, in cinque fasi costruttive, i nuclei abitativi con costruzioni ibride in legno. I tetti, i soffitti e le pareti sono stati infatti realizzati in legno, mentre i vani ascensore, i vani scale e i seminterrati in cemento armato. La ridotta impostazione cromatica degli esterni si addice perfettamente alla scelta dei materiali a livello costruttivo: tavole di abete rosso preingrigite e tegole R.16 PREFA in grigio scuro connotano lo stile delle abitazioni. Tutti i raccordi, le finestre e le ringhiere dei balconi, così come i pannelli antincendio nelle facciate tra i piani presentano lo stesso colore scuro come la copertura in alluminio. “PREFA entra in gioco, quando l’azienda specializzata nelle costruzioni in legno ha realizzato il campione della facciata. PREFA, infatti, si addiceva perfettamente all’efficiente progettazione del complesso residenziale per via del materiale, ma anche per la gamma di prodotti con tutti gli elementi necessari per i raccordi e per i sistemi di drenaggio direttamente reperibili da un’unica fonte”, questo secondo Heugenhauser è il motivo per cui alla superficie del tetto di 2950 m2 non è stata aggiunta nessun’altra copertura. È stato così possibile realizzare un’impostazione cromatica tono su tono, aggiunge Patrizia Ezcurra, una scelta che visivamente riunisce in un unicum gli edifici dalle linee irregolari.

Per esperienza
Gli architetti dello studio WWA Architekten Wöhr Heugenhauser Johansen PartmbB non sono nuovi a progetti residenziali dal forte carattere urbanistico. Da anni, infatti, lo studio di Monaco, situato all’interno di un ampio attico nel quartiere di Schwabing, si occupa con successo di molteplici progetti edilizi e di pianificazione. Oltre a Monaco, lo studio ha una filiale a Stoccarda ed è attivo in tutto il sud della Germania, anche se tra i vari lavori realizzati non mancano progetti nella Potsdamer Platz a Berlino e ville a New York.

Classe degli edifici
Heugenhauser è uno dei tre partner e rappresenta spesso lo studio in pubblico. L’architetto ha notato recentemente una sorta di riluttanza nel settore edilizio, dovuta ai tassi elevati e che rende le persone più caute quando si tratta di investire in nuovi immobili. “Ci rendiamo conto che anche per noi architetti le cose rallentano sempre più”, ammette Heugenhauser con tono riflessivo più che preoccupato, “si può approfittare però di questa calma, perché poi ci saranno di nuovo periodi dove aumenteranno le richieste di costruzione e risanamento.” E c’è ancora un altro aspetto su cui al momento riflettono Heugenhauser ed Ezcurra. I committenti e gli architetti, in futuro, potranno concordare individualmente determinati obiettivi costruttivi, almeno in Baviera e nell’ambito di una nuova classe d’uso degli edifici. La classe E è volta, infatti, a promuovere degli approcci sperimentali e un’edilizia più semplice. Di conseguenza, ci saranno meno norme edilizie, che fino ad oggi hanno comportato un aumento della tecnicizzazione in ambito edile. L’introduzione della classe E per Heugenhauser rappresenta uno sviluppo necessario per creare un’architettura sostenibile e accessibile. “Sarà interessante e dal punto di vista architettonico ci sarà finalmente di nuovo maggiore varietà, quando verrà introdotta la nuova classe.”

“Perché non ci sono più quartieri residenziali con questa qualità?”

Tetto dopo tetto
Rivestimenti per coperture, capriate, lavori di lattoneria e facciate di metallo, in grande e piccolo stile, hanno tenuto fino ad oggi Oskar Urban sempre impegnato. Fino alla fine del 2022 con i suoi collaboratori ha gestito tutti i lavori di copertura e impermeabilizzazione delle simpatiche 25 abitazioni con tetto ad una falda sul lago bavarese di Ammer.

Non c’è giorno che Oskar Urban non abbia molto da fare. Come tenere in piedi, ad esempio, un’azienda familiare, dove lavorano sua moglie, suo figlio, sua figlia con il genero e 18 dipendenti. Eppure, l’anno scorso ha affidato l’intera gestione dell’azienda alla nuova generazione. Ha costruito la sua azienda insieme alla moglie: nel 1991, quando tutto è iniziato, erano in due, con in tasca una licenza commerciale di 25 marchi. All’epoca, quando ancora lavorava da solo sui tetti, fu subito chiaro che l’azienda Oskar Urban Dach in futuro si sarebbe occupata anche del rivestimento Di grandi coperture, come nel 2021 con le 25 case a una falda, nella città di Utting. Sua moglie ricorda ancora a memoria i metri quadrati rivestiti della superficie del tetto: 2950 m2. In vari passaggi sono state posate le tegole R.16 e, sezione per sezione, Prefalz in grigio scuro P.10 insieme al sistema di smaltimento delle acque piovane di PREFA. Mentre il team si impratichiva con i raccordi sul tetto della prima casa nella nuova area residenziale, man mano ha visto sorgere le altre abitazioni in legno prefabbricate. “La situazione perfetta per ottimizzare il lavoro”, ci rivela Urban contento, ripensando a questa particolarità dei lavori in cantiere, laddove il team ha potuto affinare il proprio metodo casa dopo casa, tetto dopo tetto. Nell’ambito del progetto, Urban è stato responsabile dell’intera sottostruttura dei tetti ad una falda, dei relativi raccordi, dei raccordi ai vani scale e ai vani ascensore, delle lamiere per le converse dei tubi di sfiato così come del sistema di smaltimento delle acque posto all’esterno di tutti i gruppi di fabbricati. Poiché i lavori dovevano essere completati entro i tempi stabiliti, si è sfruttato il vantaggio dell’alluminio che può essere montato e lavorato indipendentemente dalle temperature. “Praticamente abbiamo lavorato senza sosta sul lago di Ammer da ottobre 2021 fino a novembre 2022”, ci racconta Urban nel suo ufficio, davanti ad uno schizzo di grandi dimensioni del progetto. Insieme con gli architetti e al general contractor si è deciso di adottare una pianificazione pragmatica ed efficiente. “La cosa più importante, in fondo, è che gli edifici siano funzionali e i tetti solidi”. Ecco, in poche parole, il motto di Urban.

PREFA
Consulente tecnico Piemonte (To/Cn): ANTONIO IANNETTI
Cell: 334-9098471
E-Mail: antonio.iannetti@prefa.com
Web: www.prefa.com

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