AVIGLIANA – Su 163 candidati che inizialmente avevano presentato domanda ed erano stati ammessi alla preselezione per ottenere il “posto fisso” al Comune di Avigliana, solo 1 ha superato la prova scritta ed è stato ammesso al colloquio orale che si è tenuto questa mattina in Comune. Già dopo la fase di preselezione, avvenuta a luglio ad Almese, la riduzione era stata drastica: la commissione nominata dal Comune ha “scremato” il numero iniziale di ammessi alla prova scritta fissata il 29 agosto: da 163 a 21 candidati.
E dopo la seconda selezione del 29 agosto, di questi 21 candidati solo 1 ha passato il test raggiungendo la sufficienza con il punteggio minimo (21/30).
“Non si tratta del primo caso – dicono dal Comune – proprio in questi giorni i colleghi del Comune di Caluso, che facevano un concorso simile, ci hanno contattato per sapere da noi come fosse andata. Perché nel loro caso hanno dovuto respingere tutti i candidati: neanche uno ha raggiunto la sufficienza e dovranno indire un nuovo concorso”.
Promette bene per le competenze del candidato e la sua utilità negli uffici.
Oppure, i concorsi sono mal fatti….
Che sia l’una, o l’altra, è comunque una tristezza e dimostra lo scollamento tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini
ba! che su 163 persone non ce ne siano 3 o 4 per fare una graduatoria, appare per lo meno eccessivo! Forse si chiede un po’ troppo? alla fine dei conti, a Napoli direbbero che nessuno nasce “imparato”! Lavorare in Comune è una responsabilità, ma certo non paragonabile a chi per es. ogni giorno lavora in una Sala operatoria o nelle corsie di un ospedale, dove spesso si incontra personale scortese e incompetente… ma un lavoro d’ufficio possibile che su 163 candidati nessuno sia in grado di impararlo? certo che se cercano uno che sappia già fare tutto, allora devono fare una mobilità, non un concorso….