CONDOVE, DOPO 65 ANNI ADDIO ALLA PASTICCERIA SENOR: IL PAESE RINGRAZIA ANGELA E PIERO

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

di NORMA RAIMONDO

CONDOVE – Dopo 65 anni di attività, nel mese di luglio la pasticceria Senor di via Torino ha abbassato definitivamente la serranda. I coniugi Angela e Piero hanno infatti raggiunto l’età pensionabile e nessuno dei loro figli ha raccolto il testimone decidendo di proseguire l’attività di famiglia, fondata ad inizio degli anni ’50 dal papà di Piero.

A ricordarne con orgoglio il pluriennale impegno, nel corso dell’ultima seduta consiliare di martedì 31 luglio, è stata l’amministrazione comunale, che li ha invitati nella sala della biblioteca per la consegna di una targa di riconoscimento. “Un sentito grazie per i tanti anni di servizio alla comunità condovese ed un pensiero di riconoscenza per aver reso più dolce la vita della nostra Condove” è scritto sulla targa commemorativa, che ben sintetizza il pensiero di quanti, nel corso degli anni, hanno varcato la soglia dell’esercizio trovando soddisfazione sia nella dolcezza dei prodotti in vendita che nella gentilezza dei titolari.

Un segnale di riconoscenza e gratitudine – commenta il vicesindaco Jacopo Suppo – che avevamo già pensato di dimostrare ad inizio anno, quando la storica ferramenta condovese aveva chiuso. Crediamo sia giusto rendere omaggio a chi ha contribuito a raccontare  la storia di Condove. Della pasticceria Senor ho ricordi piacevoli. Sono molto amico di uno dei figli, Andrea, mio coetaneo, con cui ho condiviso le scuole elementari e la sua famiglia e la mia si frequentano da oltre trent’anni. La domenica mattina mio papà la passava in laboratorio a chiacchierare con Piero, poi io andavo a recuperarlo perchè era giunta l’ora di pranzo e lui non tornava. Non ho mai mangiato chantilly buoni come i loro, confezionati in quella carta rosa con serigrafie dorate che ogni volta che vedevo in frigo era sinonimo di festa“.

Anche il sindaco Emanuela Sarti abbina la pasticceria Senor a dolci ricordi. “Mi ha raccontato – prosegue Suppo – con mio grande stupore, che una volta in pasticceria vendevano la panna montata sfusa. Ci si presentava con 50 lire e si portava a casa un cartoccio di golosità. Un’esperienza che io non ho provato, che mi sembra un’abitudine fuori dal mondo, non penso oggi esista più la possibilità di fare una cosa del genere, eppure un tempo era consuetudine“.

I coniugi Senor hanno gradito l’omaggio dell’amministrazione, dicendosi contenti di andare in pensione ma anche molto soddisfatti della riconoscenza dimostrata dalla cittadinanza, che negli ultimi giorni di apertura si è avvicendata in negozio per un saluto, due chiacchiere, o per un ultimo acquisto di golosità.

Mia mamma – conclude Suppo – ha sempre avuto l’abitudine di festeggiare il mio onomastico abbinandolo alla festività di San Giacomo, che cade a fine giugno. Questa è stata l’ultima volta in cui ho visto il vassoio incartato nell’inconfondibile carta rosa. Gli chantilly non c’erano, faceva troppo caldo, ma le paste erano come sempre impeccabili“.

Ora, per i festeggiamenti, bisognerà approvvigionarsi altrove. La serranda è abbassata, la dolcezza condovese non è più a portata di lira, ma rimangono i ricordi.

 

 

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.