CONDOVE – Anche le terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Condove Il 14 marzo hanno festeggiato il Pi Greco Day, l’evento promosso dal Ministero dell’Istruzione per l’apprendimento informale della matematica e delle discipline scientifiche.
L’evento è dedicato alla ben nota costante, spesso approssimata a 3,14 e indicata con il simbolo π. Le celebrazioni hanno interessato tutte le scuole d’Italia e del resto del mondo, con laboratori interni, progetti di gruppo e gare. Abbiamo costruito sui tre piani della scuola il Pi greco, una costante matematica che indica il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro. Solitamente approssimiamo il valore di Pi Greco con 3,14 per semplificare i conti. In verità però, π è un numero irrazionale, cioè con infinite cifre dopo la virgola, che non si ripetono mai in modo regolare. Per questo abbiamo costruito tre piani di pi-greco; e avremmo ancora potuto continuare!
Dietro la ricorrenza, si nasconde un proposito ben più impegnativo: rendere la matematica una disciplina alla portata di tutti gli alunni. Ai docenti, quindi, spetta il compito di avvicinare i ragazzi a questa materia e far capire loro il ruolo rivestito dai numeri nel quotidiano.
Inoltre, il 14 marzo è anche la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MATEMATICA, una celebrazione a livello globale. Quest’anno la festa ha un tema attualissimo ed estremamente importante: MATHEMATICS UNITES, cioè letteralmente “LA MATEMATICA UNISCE”. Questo mette in evidenza che la matematica è un linguaggio universale che accomuna tutto il mondo e con cui ci si riesce a capire da nazione a nazione, senza bisogno di traduzioni; un messaggio estremamente potente, soprattutto in questo periodo.
E proprio considerando il periodo che stiamo vivendo, non sembra superfluo aggiungere che il 14 marzo si ricorda anche la nascita di Albert Einstein, il grande scienziato, che fra i suoi tanti meriti ha avuto anche quello di battersi per la Pace nel mondo.
Poverini…chissà il dolore che hanno provato.
Perché semplicemente Giornata del Pi Greco, in lingua italiana, sarebbe stato troppo semplice. Figurarsi poi a scriverlo in piemontese, che nella Val di Susa non parla più nessuno.