Primi malcontenti a Condove da parte di molti abitanti, per i lavori iniziati solo due giorni fa: si tratta delle modifiche alla viabilità che stanno prendendo forma in via Torino, volti alla moderazione della velocità.
Gli addetti ai lavori hanno già effettuato un restringimento di carreggiata in prossimità di Vicolo Monte Grappa, che obbliga gli automobilisti a rallentare, è stato inoltre tracciato un nuovo attraversamento pedonale protetto ed è stato segnato in rosso il passaggio pedonale a raso tra il Vicolo e Via Gramsci, per facilitare l’attraversamento.
Ma la domanda che molti del posto si fanno è: “A cosa serve il palo davanti alla rampa?”. Ovviamente, sui social è scoppiato il caso ed è in corso un lungo dibattito a suon di post infuocati tra i condovesi e l’amministrazione.
“Non vorrei sbagliarmi, ma a occhio una carozzina per diversamente abili non ci passa se non su due ruote”, la risposta di un utente di facebook, alla quale ne seguono altre: “Per segnalare la linea di mezzeria della rampa? Per frenare in caso si scivoli? Per appoggiarti nel caso tu sia stanco prima di affrontare la rampa?!”.
Il palo posto davanti alla rampa però, non parrebbe l’unico problema: “Poi la precedenza dovrebbe esser al contrario? Che cosa mi rappresenta rallentare per chi arriva dalla piazza?”.
La precedenza infatti spetterebbe agli automobilisti provenienti dalla statale, che possono continuare a sfrecciare fino in piazza, come lamentano sui social: “Non ha senso che uno che arriva già tranquillo dalla piazza, deve fermarsi per far passare il freccia rossa in arrivo dalla statale!”.
La critica di un altro residente: “Effettivamente io stasera ero in via Torino e le auto che entrano in Condove continuano a sfrecciare ad alta velocità e non quelle che escono dal paese. Non sarebbe meglio mettere dei dossi per tutta la via? Così com’è adesso è proprio una cavolata”.
La maggior parte dei condovesi preferirebbe adottare la soluzione dei dossi, dal Comune comunque rassicurano: “Sono in programma per la prossima settimana la prosecuzione dei lavori, che prevedono dei dossi”.
E per certi versi, anche gli amministratori sposano le critiche degli abitanti, come spiega l’assessore Tabone: “Lascia perplesso anche me quella “rampetta”, sarebbe stato meglio se non l’avessero fatta, ha solo attirato giuste critiche che hanno avuto bisogno di spiegazioni”.
A detta del Comune, la rampa in questione sarebbe una “gentilezza” della ditta che ha vinto l’appalto, per raccordare il marciapiedi al passaggio.
Continuano comunque le critiche: “La rampa? Non è assolutamente a norma, anzi così è decisamente pericolosa. Ma pare a detta del Comune che i lavori siano ancora in corso..ma chi fa queste cose conosce le norme sulla sicurezza? Mi pare che non ci sia alcun cartello che indica che i lavori siano ancora in corso, per cui se qualcuno dovesse riferirsi in quello scivolo, rampa che dir si voglia, chi paga i danni? La ditta? Il comune?”.
“Non posso credere che i nostri soldi siano gestiti in questo modo”, esordisce ancora un altro cittadino su facebook.
Per fare un po’ di chiarezza su questa situazione, l’assessore alle opere pubbliche e viabilità Giorgia Allais spiega: “I disappunti nascono sempre insieme alle novità, per cui ci aspettavamo le perplessità di molti cittadini. Le polemiche mi sembrano in particolare tre: il restringimento, i paletti, e la rampa. Mi sembra però di aver annunciato che i lavori in via Torino siano iniziati, non finiti. Quindi perché agitarsi tanto? – e continua – Venerdi è stato realizzato il restringimento che servirà a far rallentare chi prima schiacciava un po’ troppo l’acceleratore. Forse chi non frequenta abitualmente la via, non si rende conto di come in certe ore possa diventare una pista da Formula 1. Qualcuno critica il fatto che non ci siano mai stati incidenti mortali: dobbiamo per forza aspettarne uno per mettere in sicurezza la via? Tra le varie polemiche poi, vengono citati anche i dossi, ritenuti da molti la soluzione migliore. I dossi ripetuti e prefabbricati però non sono più consigliati né dai Vigili né dagli esperti di traffico; si preferiscono ormai altre soluzioni, come appunto i restringimenti, perché più evidenti, più duraturi, perché non provocano danni alle auto e soprattutto perché non bloccano le ambulanze in corsa durante un soccorso urgente. Un dosso verrà comunque realizzato all’altezza del parco “16 Caduti di Vaccherezza”, in prossimità dell’ex ingresso della Moncenisio, con un attraversamento pedonale rialzato, pensato appositamente per chi va o torna dalla stazione. Il dosso servirà per rallentare chi proviene dalla rotonda di ingresso in paese e segnerà l’inizio del limite dei 30 km/h. Ricordo che la cosiddetta “Zona 30″, il cui limite spesso non viene rispettato pur essendoci cartelli e dossi, comprende già attualmente il viale Bauchiero e via Roma”.
Allais aggiunge ancora: “I paletti tanto criticati sono invece dei pali parapedonali, che vengono di norma messi negli attraversamenti per far “rallentare” il pedone e farlo procedere con più sicurezza, ma soprattutto per impedire la sosta abusiva di auto, moto e scooter. Non è forse facile immaginare una bella macchina parcheggiata sul e oltre il cordolo?”.
Concludendo, l’assessore difende il Comune e le sue scelte: “La rampa per i disabili non è ancora stata fatta e mi sembra davvero evidente che quella rampetta in cemento non sia né per un portatore di handicap né per una mamma con un passeggino. È risaputo che le rampe per disabili debbano rispettare certe norme di pendenza e larghezza, per cui non vedo davvero il motivo di postare foto su facebook e puntare subito il dito contro il Comune per un lavoro che NON è finito. Su via Torino per altro sono già anche stati posizionati i cartelli gialli, per segnalare la modifica in corso della viabilità”.