di NORMA RAIMONDO
CONDOVE – “Sabato mattina, finalmente, abbiamo trovato la collaborazione ed il dialogo con l’amministrazione, che era mancato in precedenza”. Si chiude con questo commento da parte dei rappresentanti degli abitanti di Borgata Ceretto, l’incontro svoltosi ieri poco prima di pranzo avente per oggetto la chiusura della strada che conduce alla borgata per la costruzione del nuovo collettore fognario.
Alla presenza del sindaco Emanuela Sarti, dell’assessore Giorgia Allais, del consigliere di minoranza Piero Bruno e di 7 dei numerosi residenti (Pamela e Catia Cuatto, Barbara Basso, Matteo Bocco, Luca Spitaleri, Renzo Selvo e Sergio Richiero), sono stati evidenziati i disagi derivanti dall’uso delle strade alternative, non in sicurezza, nonché affrontato il tema del referendum di cui si era parlato il giorno precedente, per valutare la scelta dei cittadini fra le tre proposte. Soluzioni che avrebbero contemplato tre diverse opzioni: chiusura strada dalle 8 alle 18, chiusura dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 oppure lavoro notturno con fermo viabilità dalle 20 alle 6, quest’ultimo già quasi escluso a priori per l’eccessiva rumorosità in un orario abitualmente di quiete. “Noi non siamo contrari al progetto – precisano i rappresentanti dei residenti – ci opponiamo al modo con cui è stato proposto ed ai disagi che dovremmo subire. Chiediamo una soluzione condivisa, magari anche una revisione dell’opera con transito da zone alternative, quali ad esempio via Nino Costa e la Torretta. Senza contare che, per evitare l’isolamento delle borgate, si potrebbe completare il tratto di strada che da Caprie sale verso Casa Budrola”.
Data quindi l’impossibilità di avvio dei lavori il 18 giugno, le parti, con un clima decisamente più disteso del giorno prima, si sono lasciate con la promessa, da parte dell’amministrazione comunale, di un interessamento di Smat e degli enti coinvolti per la verifica della sicurezza di tutte le strade alternative. Nel frattempo, i cittadini raccoglieranno le firme per richiedere approfondimenti sulla sicurezza stradale e sulla sicurezza generale imposta dalla normativa Gabrielli. Non mancheranno, poi, ulteriori momenti di confronto per valutare con serenità la fattibilità di una rete fognaria ritenuta da tutti necessaria, ma da attuare senza stravolgere completamente la quotidianità.