CONSORZIO TURISTICO VIA LATTEA, MIGLIORA IL BILANCIO: “ABBIAMO OTTIMIZZATO I COSTI”

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Max Bonetti ha rilanciato il Consorzio Turistico Via Lattea

SESTRIERE – “Siamo ormai alle porte di una nuova stagione invernale – racconta Massimo Bonetti, presidente del Consorzio Turistico Via Lattea – e fervono i preparativi per accogliere al meglio i turisti che sceglieranno di venire a sciare sulle nostre montagne. In meno di un paio di anni, da quando ho preso il timone del Consorzio Turistico Via Lattea, è stato svolto un importante lavoro di riassetto. Un lavoro “dietro le quinte” che vorrei emergesse in modo che si capisca il perché fino ad ora quanto fatto non “sembra”, agli occhi di qualcuno (per fortuna pochi), un lavoro importante atto a far sì che il territorio ne abbia un beneficio in termini turistici e promozionali. Era il febbraio 2016 quando mi sono insediato come presidente dell’allora “Consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche” dopo esserne stato prima, dall’ottobre del 2015, nominato transitoriamente amministratore delegato”.

Perché non subito presidente?

“Per affrontare in maniera specifica, con pieni poteri su mandato del Cda solo come un amministratore delegato può fare, una serie di problematiche gestionali di varia natura rimaste irrisolte per troppo tempo”.

E poi?

“Ho preso da subito in mano la situazione del Consorzio, che ahimè non era delle più rosee. Appariva evidente come il primo presidente del Consorzio, Gianni Poncet (dal 19 dicembre 2009 giorno della costituzione del Consorzio al 19 gennaio 2013 giorno del termine del suo mandato), aveva lasciato il Consorzio in una situazione “perfetta” con i conti assolutamente “a posto” ed un conto economico molto virtuoso. A differenza del suo successore che, stando ai libri contabili, ha deciso di intraprendere una strada diversa sia a livello di gestione economica e finanziaria che in chiave di operatività del Consorzio”.

Cosa ha trovato di preciso?

“Non voglio commentare l’operato del mio predecessore, sono stato chiamato alla guida del Consorzio per motivi “operativi” e non mi va di commentare il passato, diciamo solo che il conto economico e la linea operativa non rispecchiano il mio modo di vedere le cose. Posso dire che in questi due anni abbiamo fatto un gran lavoro di “ottimizzazione dei costi”, senza tralasciare il fine del Consorzio, ovvero la promozione del territorio e la programmazione della stagionalità. Abbiamo lavorato molto sulla credibilità e a testa bassa, senza clamori, riportando il Consorzio ad una situazione normale. Porto solo un esempio su tutti: quando mi sono insediato sono stato costretto ad oscurare il sito internet istituzionale del Consorzio per mancanza di contenuti e per mancanza di fondi per pagare l’hosting (si parlava di poche centinaia di euro, ma non c’erano). Ora a distanza di un tempo relativamente breve, abbiamo chiuso il bilancio 2016 con un “utile di esercizio”. Un risultato contenuto ma comunque sempre di utile si parla e siccome come Consorzio non abbiamo fini di lucro, tutti gli eventuali utili generati vanno utilizzati per la promozione del territorio e così abbiamo fatto”.

Per quale motivo lei ha voluto fortemente che il Consorzio cambiasse nome?

“Non sono stato solo io a volerlo ma tutto il CDA con i sindaci dei comuni del territorio in primis. Si è voluto dare un “senso di territorio” senza che il nome di un Comune prevalesse su di un altro, ecco perché da Consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche siamo diventati Consorzio Turistico Via Lattea”.

Lei crede molto nel “territorio” e nei rapporti con le singole imprese, che risposta ne ha?

“Devo essere sincero, negli anni passati, molte associazione e/o consorzi nascenti, locali e non, si sono presentati al “territorio” promettendo mari e monti, dicendo che il collaborare, il partecipare e gli esborsi economici sarebbero stati ripagati con sfavillanti risultati. Tuttavia il più delle volte la cosa non è andata proprio così; ecco perché capisco che nei confronti del Consorzio ci sia ancora un po di titubanza e di diffidenza. Dal momento che mi sono insediato alla presidenza, non ho mai “tirato nessuno per la giacca”, non ho mai insistito e cercato di convincere qualcuno che il mio operato fosse meglio di quello di altri o cose simili, soprattutto non ho mai fatto promesse che non potevo mantenere. Ritengo che solo a fatti si può ottenere la fiducia delle persone, io metto “il Consorzio” a disposizione di tutti. Il fatto che qualcuno ritiene che le mie idee, i miei progetti e il mio modo di operare in completa e totale trasparenza sia di proprio gradimento, non può che farmi piacere. Il Consorzio è la casa di tutti e tutti possono, se lo ritengo, apportare le proprie idee e collaborare con esso. Io non sono in cerca di protagonismo e di visibilità, lavoro per un territorio che ritengo senza eguali”.

Come presidente lei è più amato o più odiato?

“Difficile rispondere con precisione. Ritengo che non ci sia un motivo per essere odiato, posso non essere simpatico a tutti (ma chi lo è) e sicuramente non tutti “mi vogliono bene” anche perché a volte ho dovuto e dovrò prendere decisioni impopolari. Chi mi conosce bene sà che al di sopra di tutto metto il bene del Consorzio e del territorio. Il resto sono solo parole e come tali si perdono nel vento!”

Perché quando parla di “passivo e di problemi” parla al singolare e quando parla di attivo e di positività parla al plurale?

“Come presidente ritengo che se le cose non vanno per il verso giusto sono io a dover fare in modo che migliorino, mentre se invece vanno bene, il merito è di tutti!”.

Di tutti chi?

“Dei miei collaboratori, ovvero Simona e Antonella dell’ufficio, dell’amministratore delegato e manager operativo Carlo Fogliata, del responsabile dell’ufficio stampa e relazioni esterne Ezio Romano e soprattutto del CDA del Consorzio che ha creduto in me e mi ha supportato e sopportato in tutto questo tempo. Tutti insieme abbiamo fatto un lavoro straordinario!”.

E adesso?

“Con l’approvazione del bilancio 2017, in programma tra gennaio e febbraio 2018 e che dalle prime stime ipotizza una performance ancora migliore di quella del 2016, potrà ritenersi definitivamente chiusa la prima fase e inizierà la seconda dove tutte le risorse, umane ed economiche, saranno destinate solo ed esclusivamente alla promozione del territorio, alla realizzazione di sinergie con le strutture ricettive, al potenziamento dei pacchetti turistici, della coesione del territorio e della stesura di accordi e collaborazioni con entità importanti che potranno dare un valore aggiunto al nostro splendido territorio!”.

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