DALLA POLIZIA DI STATO
AVIGLIANA – Giovedì 1° marzo gli agenti del Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta hanno effettuato un servizio straordinario di controllo nelle stazioni di Avigliana e Sant’Ambrogio. L’attività rientra fra i controlli sistematici e capillari svolti dalla Polizia Ferroviaria di Bussoleno, finalizzati a monitorare costantemente le stazioni con lo scopo di aumentare la percezione di sicurezza e tranquillità di chi quotidianamente deve utilizzare il mezzo pubblico per gli spostamenti, per prevenire atti di intimidazione nei confronti del personale ferroviario o i danneggiamenti alle strutture.
Le operazioni, rese particolarmente incisive grazie al supporto di unità cinofile e pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, non si sono limitate alla vigilanza in tutti i locali delle stazioni, ma hanno interessato anche le zone vicine, ove potrebbero essere presenti persone che svolgono attività illecite. Nel corso dei controlli, durati per buona parte della giornata, sono state identificate numerose persone (alcune con precedenti), e sette minorenni.
Grandioso, durante un controllo presso “LA STAZIONE DEI GIOVANI”, inaugurata e attiva da pochi mesi, sono stati identificati dei minorenni.
Beh, dal momento che gli atti di intimidazione, perpetrati ai danni dei viaggiatori nella sala d’attesa della stazione di Avigliana, sono stati fatti anche da minorenni mi sembra giusto procedere alla loro identificazione, il fatto di essere minorenni non vuol dire che siano degli angioletti, anzi. È giusto controllare ed estendere i controlli anche ad altre stazioni.
LA STAZIONE DEI GIOVANI di Sant’Ambrogio è un luogo di incontro riservato ai ragazzi e gestito dalla Cooperativa Frassati.
Forse la Polfer dovrebbe essere avvisata.
Ah beh, quindi chi entra nella stazione dei giovani non può essere controllato? Speriamo che non si sparga la voce!!!!
Una struttura dismessa e non presenziata la si recupera facendola rivivere, meglio se dando un’opportunità di aggregazione per i più giovani.
Se poi siamo così appassionati ai controlli potremmo proseguire con i fedeli all’uscita dalla messa.
Non si tratta di essere appassionati di controlli, ma piuttosto di non avere le fette di salame sugli occhi. La cronaca non ha forse dimostrato che il marcio si trova ovunque? Scuole (insegnanti violenti), case di riposo (personale sanitario violento), chiese (uomini di fede moralmente discutibili e politici collusi con la mafia che puntualmente andavano a messa). Quindi se si vuole credere alle favole e pensare che determinati luoghi di aggregazione siano immuni dall’infiltrazione di marciume, liberissimi di farlo. Personalmente sono più tranquillo se vedo più controlli in giro.
Vorrei ricordare la favola delle favole “L’Operazione Vespri siciliani” (D.L. 25 luglio 1992, n. 349).
Da quel ridicolo dispendioso insuccesso ho smesso di credere all’utilità dei controlli sul territorio in assenza di interventi sul tessuto sociale interessato.