CORONAVIRUS A GIAVENO, LE PROPOSTE DELLA MINORANZA

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dal GRUPPO “PER GIAVENO”

GIAVENO – Su richiesta del nostro gruppo Consigliare, si è tenuto il secondo incontro al quale hanno partecipato i capi gruppo col Sindaco e l’Assessore alle Politiche Sociali.

“Ho esposto – comunica Carmela Casile capogruppo di “Per Giaveno”, diversi quesiti che formalmente sono anche stati presentati come istanze che ci permetteranno, con le risposte che confidiamo di avere a breve, di dare delle risposte ai giavenesi. Il nostro unico intento è collaborare per  migliorare la qualità della vita dei cittadini in un momento così difficile; per carenza di lavoro, per la chiusura così prolungata delle piccole realtà lavorative che garantiscono occupazione e dignità.

Afferma la capogruppo di “Per Giaveno”: “La nostra prima richiesta e che i “buoni spesa” coperti con risorse del Governo siano distribuiti quanto prima. Le famiglie hanno bisogni primari che debbono essere soddisfatti in tempi brevissimi. Oggi l’Amministrazione comunale di Giaveno ha la grande possibilità di agire velocemente, di sburocratizzare. Il primo pensiero deve essere quello di dare risposte a quelle tante emergenze; siamo a conoscenza, purtroppo delle numerose necessità che si trasformano in richieste e  tante e ancora ne arriveranno. Le chiusure prolungate di molte attività determinano nuove povertà che si vanno ad aggiungere a quelle gia esistenti. Sollecitiamo l’Amministrazione a rivedere al più presto il bilancio, a utilizzare l’avanzo di amministrazione e a programmare interventi veloci perché oggi sono cambiate le priorità. Occorre lavorare per sostenere le piccole imprese familiari affinchè nessuna chiuda. Un’altra precisa richiesta è quella di essere pressanti con l’Asl To3 per avere i tamponi per gli operatori che lavorano nelle nostre case di riposo, per i nostri anziani e per le nostre suore, tutti devono avere attenzione, rispetto e cura e soprattutto risposte certe. Offriamo la nostra piena collaborazione per superare questo difficile momento che purtroppo avrà forti ripercussioni sulla nostra città.

Spiegano la Capogruppo del “Gruppo Per Giaveno” Casile e i Consiglieri Daniela Ruffino, Antonio Iacobellis e Paola Castagnoli: “A Giaveno per l’emergenza Coronavirus è necessario uno screening tra la popolazione per rallentare il contagio. Il Comune sostenga le spese per chi è in difficoltà. L’iniziativa è in fase di realizzazione a Robbio, in provincia di Pavia. Si tratta di un esame del sangue facoltativo e volontario per verificare se si è positivi o meno al coronavirus. Il Sindaco del piccolo Comune ha chiesto a un laboratorio locale di poter effettuare il campionamento di massa”.

Aggiungono i consiglieri comunali: “La nostra proposta è che si proceda in questo modo anche nella nostra città. I costi, circa 40 euro a persona, a carico di abitanti e aziende, dovranno invece essere sostenuti dal Comune per chi versa in difficoltà economiche. Il significato di questo campionamento sta nel coinvolgere negli esami la maggior parte degli abitanti, così da rilevare la situazione generale tra la nostra popolazione, in modo tale da prendere poi tutte le misure necessarie ad arginare l’epidemia”.

Concludono i consiglieri Casile, Ruffino, Iacobellis e Castagnoli: “Riteniamo che il Comune possa sostenere economicamente le spese per la parte più bisognosa della cittadinanza, a fronte di risultati che potrebbero essere determinanti nel combattere l’infezione. Questo considerando anche la criticità legata alla presenza di diverse case di riposo e di numerosi anziani nel nostro territorio comunale. Confidiamo che, in clima di emergenza, la nostra proposta possa essere accolta nello spirito di concordia istituzionale che deve contraddistinguere il momento difficile che stiamo vivendo”.

 

 

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1 COMMENTO

  1. triste doverlo ammettere ma la comunita’ giavenese ha grosse difficolta’ economiche, grazie agli sprechi del passato molte persone si trovano ad affrontare questo momento drammatico senza risorse economiche di nessun genere.
    le bollette luce e gas arrivano sempre, la spesa ridotta ai generi essenziali ,ma la poverta’ in questi ultimi anni e’ aumentata anche toccando le famiglie che un tempo erano benestanti…forse chi presiede la ns giunta non ha mai affrontato il problema se saltare il pranzo o la cena. Assistere inermi ad esaltanti e luminosi Natali,sfolgoranti feste e mercatini nel nome di attivare un commercio che e’ allo stremo delle forze ci ha distolti dalla realta ‘perche’ i poveri sono proprio coloro che erano ricchi…piccole aziende collassate, artigiani a casa ad aspettare un sussidio,negozi con le serrande abbassate,mentre i supermercati sopravvivono a tutto e su tutti. Finalmente possiamo dire POVERA GIAVENO

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