dall’ASL TO3
AVIGLIANA / SUSA – Si chiama “Pit Stop” il progetto dell’Asl To3 che a partire da domani, giovedì 2 aprile, prende il via sul territorio dell’azienda sanitaria per il test di controllo in persone positive e non più sintomatiche.
Prevede che siano i pazienti stessi a recarsi autonomamente, nei luoghi e negli orari indicati, per l’esecuzione del test in modo rapito e sicuro, senza scendere dall’automobile.
L’obiettivo è quello di rendere più efficiente la procedura di esecuzione dei test, ottimizzando i
tempi e quindi aumentando il numero complessivo di tamponi eseguibili in giornata: in media è previsto un tampone ogni dieci minuti, per un totale di sei tamponi l’ora.
Il progetto è dedicato ai pazienti Covid positivi in sorveglianza sanitaria e in isolamento domiciliare che necessitano di test con tampone per la verifica della negatività virologica. In questi casi sono previsti due test negativi, a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro, secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.
Si tratta di persone asintomatiche o con sintomi lievi, in grado di mettersi alla guida di un veicolo oppure che abbiano la possibilità di essere accompagnati da un’altra persona in condizioni di sicurezza (mantenendo la massima distanza possibile e indossando guanti e mascherina).
Sarà il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria a contattare telefonicamente il
paziente, ad accertarsi delle sue condizioni cliniche, dell’idoneità all’esecuzione del tampone di controllo in modalità “drive through” e a comunicargli data, orario e relative procedure di accesso alla sede di esecuzione del test.
“L’esecuzione del test in modalità drive through – afferma il Direttore Generale AslTo3
Flavio Boraso – è una modalità in fase di sperimentazione anche in altre aree del paese. Consente di aumentare attraverso una ottimizzazione delle risorse e una migliore efficienza dell’organizzazione dei servizi, la capacità di controlli eseguibili giornalmente e di far fronte alla necessità, sempre crescente, di test per i pazienti a domicilio, in particolare per le persone in attesa di accertamento della guarigione e di uscita all’isolamento”.
Ottimo con lode.
Ma roba da pazzi…ma come.io malato certificato devo uscire di casa…mettermi alla guida…rischiando di contagiare molte persone…ma pensate un banale incidente un distributore di benzina…ah magari già che son fuori mi compro le sigarette……e poi.gli altri tutti in casa? Ma siamo.pazzi? Solo perché avete tagliato.i fondi e nn garantite l’assistenza domiciliare? Ma qui siamo pazzi!!