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BOLLETTINO DELLA REGIONE PIEMONTE / ORE 17
34.675 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 34.675 così suddivisi su base provinciale: Alessandria 3.950, Asti 1.903, Biella 1.122, Cuneo 3.708, Novara 3.147, Torino 17.859, Vercelli 1.587, Verbano-Cusio-Ossola 1.170, extraregione 229.
I DECESSI SONO 4.444
Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui cinque verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 4.444 deceduti risultati positivi al Coronavirus, così suddivisi per provincia: 719 Alessandria, 275 Asti, 230 Biella, 429 Cuneo, 430 Novara, 1.946 Torino, 236 Vercelli, 136 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 43 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 77.832 (+ 3.169 rispetto a ieri) di cui 1.303 (41%) sono asintomatici. I casi sono così ripartiti: 1.132 screening, 994 contatti di caso, 1.043 con indagine in corso; per ambito: 274 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 355 scolastico, 2.540 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 7.300 Alessandria, 3.775 Asti, 2.500 Biella, 9.572 Cuneo, 6.094 Novara, 42.214 Torino, 2.869 Vercelli, 2.172 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 533 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 803 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 213 (+17 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.379 (+271 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 35.121 mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 1.063.115 (+12.694 rispetto a ieri), di cui 586.921 risultati negativi.
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Chiudiamo tutto quel che si può chiudere, i dati sono allarmanti, e vada x i negozi alimentari giustamente, ma i parrucchieri chiudiamoli non sono di primaria necessità, rivediamo le norme, caro Presidente, altrimenti qui crepiamo tutti, si faccia anche lei qualche domanda