di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA / CIVITAVECCHIA – La calma ha prevalso sulla paura. Dalla testimonianza di Alberto Folco si evince chiaramente questo. L’aviglianese figura tra i 6 mila passeggeri che nella giornata di ieri, giovedì 30 gennaio, sono rimasti bloccati nel porto di Civitavecchia a bordo della nave da crociera Costa Smeralda.
“Tutto è cominciato verso le 7.30/8 di ieri – spiega Alberto – e si è concluso verso le 23 di sera. Al mattino, infatti, hanno iniziato a bloccare i vari passeggeri che dovevano scendere per fare la gita a Roma. Compresi quelli che dovevano sbarcare nella Capitale, perché avevano terminato la loro vacanza. Poi alle 23.00 è arrivato l’annuncio del comandante, in 6 o 7 lingue, dove veniva spiegato che le analisi erano negative. Quindi non si trattava di Coronavirus. Questa mattina, invece, i passeggeri che dovevano sbarcare ieri sono potuti scendere a Civitavecchia, insieme a coloro che oggi dovevano scendere a La Spezia. La tappa ligure ormai è saltata, raggiungeranno la città ligure tramite un pullman“.
Alberto, nel raccontare gli attimi vissuti ieri sera, parla di calma; di calma apparente: “Una giornata di attesa. Senza particolare agitazione da parte dei passeggeri. Volevamo rimanere calmi e non ho visto scene particolari. L’agitazione è cresciuta, col passare delle ore, solamente nei passeggeri che dovevano tornare a casa. Certo, ieri sera è stata una serata anomala. La nave sembrava deserta, eppure era completamente piena. Erano tutti nelle proprie camere“.
“Ci sono stati diversi annunci – continua Alberto – Alle 20 arrivavano i messaggi da casa, dove ci avvisavano che era escluso un contagio di Coronavirus. Contemporaneamente, il comando annunciava la mancanza di aggiornamenti. Eravamo un po’ spaesati. L’annuncio ufficiale è arrivato alle 23, seguito da un applauso liberatorio dei passeggeri“.
Adesso la Costa Smeralda punterà dritto verso Savona, dove Alberto scenderà per fare ritorno verso casa.