LEGGI L’ORDINANZA SULLE SCUOLE DEL PIEMONTE
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In tutto il Piemonte, da lunedì 26 ottobre, didattica a distanza per almeno il 50% degli studenti delle scuole superiori. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione, Alberto Cirio: “Le scuole superiori del Piemonte, dal secondo al quinto anno, devono attivare forme di didattiche a distanza con parametri ben precisi: almeno il 50% degli studenti devono frequentare, a rotazione, lezioni da casa. Il provvedimento varrà per un mese, fatta salva la possibilità di interventi da parte delle autorità“.
“Nell’ordinanza è stato condiviso che da lunedì le scuole del Piemonte dovranno attivare forme di didattica a distanza” ha annunciato il presidente della Regione, una manovra che permetterà di alleggerire del 50% la presenza, ma solo per le classi dal secondo anno delle superiori al quinto.
Rimangono invariate invece le modalità nelle altre classi (scuola dell’infanzia, elementari, medie e prima superiore).
L’obiettivo è ridurre “le occasioni di aggregazione”. I sindaci potranno intervenire con ulteriori misure restrittive: “Incentiviamo la didattica a distanza. Tutti vogliamo tenere le scuole aperte, ma per farlo dobbiamo conservare condizioni di equilibrio – ha spiegato Cirio – non si possono più vedere i mezzi pubblici strapieni. Preserviamo i più piccoli e i ragazzi che si stanno inserendo alle superiori. In questo modo avremo 75mila ragazzi in meno che circoleranno sui mezzi pubblici”.
IL TESTO DELL’ORDINANZA
DECRETO N. 112 in data 20 ottobre 2020
Disposizioni attuative per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica. Linee di indirizzo per l’organizzazione delle Istituzioni Scolastiche in Piemonte.
IL PRESIDENTE
VISTI gli articoli 32, 117, comma 2, lettera q), e 118 della Costituzione;
VISTO l’articolo 168 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea;
VISTI:
la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio sanitario nazionale” e, in particolare, l’art. 32 che dispone “il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile e urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”;
il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
il Decreto del Presidente della Regione Piemonte n. 95 del 9 settembre 2020, “Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole in Piemonte. Disposizioni attuative per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica” avente efficacia sino al 7 ottobre 2020;
il decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125, “Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”;
il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 105 del 7 ottobre 2020, “Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole in Piemonte. Disposizioni attuative per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”;
il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante ‘Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19’, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante ‘Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19’”;
il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 110 del 16 ottobre 2020, “Linee di indirizzo per la fase successiva alla riapertura delle scuole in Piemonte. Disposizioni attuative per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”;
il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 ottobre 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante ‘Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19’, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante ‘Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19’”;
RILEVATO che, in data 16 ottobre 2020, il Gruppo di monitoraggio, nella persona della d.ssa Pasqualini, ha relazionato alla Giunta regionale in merito a criticità o allerta riferibili a tutto il territorio piemontese e che, anche alla luce del “Monitoraggio Fase 2 Report 22” aggiornato al 6 ottobre 2020 del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha indicato, fra il resto:
- che in Italia si osserva una accelerazione del progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2 segnalato da undici settimane che si riflette in un carico di lavoro non più sostenibile sui servizi sanitari territoriali e che, per la prima volta si segnalano elementi di criticità elevata relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese;
-
che si fa appello alla popolazione di evitare quanto più possibile eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, ricordando che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia;
-
che la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare e che rimane fondamentale mantenere una elevataconsapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico;
-
che sono in lieve aumento focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra-scolastico e che rimane quindi essenziale mantenere l’attenzione sulle misure
già introdotte per prevenire trasmissione intra-scolastica come la rilevazione della temperatura giornaliera e le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico;
- che il tracciamento dei casi e dei loro contatti e la conseguente riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento restano elementi fondamentali per il controllo della diffusione dell’infezione che devono essere assolutamente perseguiti e che l’aumento di focolai e di casi non associati a catene di trasmissione evidenzia la criticità nell’impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati e che è importante il rafforzamento dei servizi territoriali, attraverso un coinvolgimento straordinario di risorse professionali di supporto ed anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come la “app” Immuni, nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire una efficiente gestione, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l’isolamento immediato dei casi secondari;
-
che si richiama l’importanza dell’uso appropriato degli strumenti diagnostici e di screening, nel contesto di una valutazione del rischio epidemiologico, e della corretta esecuzione delle procedure di isolamento e quarantena quando indicate;
-
che si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalle autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso;
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che, sebbene i servizi territoriali siano riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus, viene ripetutamente segnalato un carico di lavoro eccezionale che in molti casi compromette la tempestiva gestione dei contatti oltre che non assicurare le attività non collegate a questa emergenza;
-
che la situazione descritta nel report evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione;
-
che si evidenzia una nuova fase epidemiologica con un sovraccarico dei servizi territoriali che potrebbe riflettersi in breve tempo in un sovraccarico dei servizi assistenziali;
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che si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in tutti i casi di mancato rispetto delle misure raccomandate e che si invita a rispettare tutte le norme comportamentali previste di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili;
-
che si invitano le Regioni/PA a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub- regionale, e di valutare il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio e sulla base delle linee di indirizzo fornite nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno- invernale”;
e che il Piemonte è regione con indicatore Rt (punto 3.2 del report) pari a 1,43, con classificazione di rischio moderato per aumento di trasmissione, basso per impatto di COVID-19 sui servizi assistenziali e moderato con probabilità di progressione nel complesso;
CONSIDERATO l’allegato 21 del D.P.C.M. del 13 ottobre 2020, “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”;
DATO ATTO che il medesimo allegato prevede il coinvolgimento delle famiglie nell’effettuare il controllo della temperatura corporea del bambino/studente a casa ogni giorno prima di recarsi al servizio educativo dell’infanzia o a scuola;
DATO ATTO che la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1-2089 del 15 ottobre 2020, ha approvato le aggiornate “Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole in Piemonte”;
DATO ATTO che il citato decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 110 del 16 ottobre 2020, avente efficacia prevista sino al 13 novembre 2020, contiene disposizioni operative, unite all’indicazione di attenersi rigorosamente a quanto previsto dall’allegato 21 del D.P.C.M. del 13 ottobre 2020 ed alle “Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole in Piemonte” citate ed allegate al medesimo provvedimento;
PRESO ATTO che il citato D.P.C.M. del 18 ottobre 2020 riformula il punto r dell’articolo 1, comma 6, del D.P.C.M. del 13 ottobre 2020 prevedendo che “fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00”;
RITENUTO necessario confermare nell’attuale fase immediatamente successiva alla riapertura delle scuole conseguente alla chiusura imposta dalle disposizioni di lockdown in presenza delle stato di emergenza di garantire in massima misura che le disposizioni in materia emanate dal Governo siano applicate in modo efficace, anche con indicazioni integrative, al fine di limitare la diffusione del virus in correlazione con la ripresa delle attività scolastiche;
RITENUTO pertanto necessario riconoscere il ruolo importante, accanto a quello centrale delle famiglie, che le singole autonomie didattiche possono svolgere nell’attività di prevenzione;
CONSIDERATO che oltre a provvedimenti specifici interessanti altri settori, si deve intervenire nel comparto scolastico in quanto risulta, dal monitoraggio della Regione Piemonte, un incremento dell’andamento dei contagi nelle Istituzioni Scolastiche e che, segnatamente, dal 20 settembre 2020 al 19 ottobre 2020, sono stati riscontrati 1.155 casi di studenti con positività al virus SARS-CoV-2, con una crescita costante ed allarmante, posto che il giorno mercoledì 14 ottobre 2020 sono stati individuati 138 studenti positivi, giovedì 15 ottobre 2020 108, venerdì 16 ottobre 2020 122, sabato 17 ottobre 2020 147, domenica 18 ottobre 2020 91, lunedì 19 ottobre 2020 80 e martedì 20 ottobre 2020 190;
CONSIDERATO che quanto sopra evidenzia una crescita costante dei casi di positività al virus e che, segnatamente, per quanto concerne le Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado, vi è una percentuale del 12,96% degli studenti riscontrati positivi e che questi sono comunque oltre la metà dei positivi della popolazione studentesca (553);
RILEVATO che la popolazione studentesca delle Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado sul territorio piemontese ammonta a 176.915 unità, dato che, letto congiuntamente a quelli di cui al punto precedente, evidenzia una situazione critica e di particolare rischio a livello territoriale, in quanto la mobilità connessa allo svolgimento delle lezioni si riverbera sul trasporto pubblico, e impone di porre limitazioni agli spostamenti connessi alla frequenza delle lezioni;
RITENUTI non sufficienti per contrastare il diffondersi del contagio interventi che attuino differenziamenti negli orari di ingresso ed uscita dalle Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado;
CONDIVISA la valutazione, effettuata dall’Unità di Crisi e condivisa con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, che l’attenuazione del rischio di diffusione del virus si possa attuare ricorrendo, insieme con la didattica in presenza, alla didattica digitale integrata, come prevista dal D.P.C.M. del 18 ottobre 2020 sopra richiamato;
DATO ATTO che, con nota prot. n. 00032157 del 20 ottobre 2020, si sono preventivamente comunicate al Ministero dell’Istruzione predette situazioni di criticità e di rischio territoriale;
RITENUTO pertanto che quanto sopra esposto ben delinei le condizioni di necessità ed urgenza necessarie alla tutela della sanità pubblica;
SENTITI il Ministro della Salute ed il Ministro dell’Istruzione ed ottenuta la preventiva condivisione;
INFORMATE preventivamente le Prefetture piemontesi;
OTTENUTA l’intesa dalle associazioni di rappresentanza degli Enti locali ANCI, ANPCI,
UNCEM, UPI, ALI;
OTTENUTA l’intesa dai Presidenti di Provincia e dai Sindaci dei Comuni capoluogo del Piemonte;
INFORMATA la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale del Piemonte;
SENTITE le Organizzazioni sindacali del comparto Istruzione e Ricerca, sezione Scuola, e della Dirigenza scolastica;
SENTITI l’Assessore alla sanità e l’Assessore all’istruzione della Regione Piemonte; INFORMATA la Giunta regionale ed ottenuta la relativa condivisione;
ORDINA
che, ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di igiene e sanità pubblica, e tenuto conto delle misure già disposte con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, nel territorio regionale si adottino le seguenti misure:
1) a decorrere dal 26 ottobre 2020, le Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado, Statali e Paritarie, devono adottare, con il ricorso alle misure di flessibilità organizzativa di cui agli articoli 4 e 5 del D.P.R. n. 275/1999, per una quota non inferiore al 50%, la didattica digitale integrata in tutte le classi del ciclo in modalità alternata alla didattica in presenza, con l’esclusione delle classi prime di ogni tipologia di indirizzo e/o articolazione;
2) rimane fermo per gli alunni con disabilità, gli alunni con bisogni educativi speciali, gli alunni ricoverati presso strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione e gli alunni frequentanti le scuole carcerarie quanto previsto dalle “Linee guida per la didattica digitale integrata”, adottate con Decreto del Ministro per l’Istruzione n. 80 del 7 agosto 2020, nel Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema Nazionale di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (c.d. “Piano Scuola”), adottato con D.M. n. 39 del 26 giugno 2020, condiviso e approvato da Regioni ed Enti Locali, con parere reso dalla
Conferenza Unificata nella seduta del 26 giugno 2020, ai sensi dell’art. 9, comma 1, del D.Lgs. n. 281/1997;
3) le Istituzioni Scolastiche, nella loro autonomia, individueranno, in attuazione di quanto previsto al precedente punto 1), le misure che riterranno più idonee, tenuto conto dell’organico e del contesto organizzativo interno, garantendone la proporzionalità e l’adeguatezza attraverso le previste riunioni periodiche del Tavolo Regionale Operativo costituito ai sensi del D.M. n. 22 del 26 giugno 2020, in conformità a quanto previsto dal D.P.C.M. del 18 ottobre 2020.
Il presente decreto ha efficacia sino al 13 novembre 2020.
INFORMA
il Ministro della salute ai sensi del decreto-legge n. 33 del 16 maggio 2020.
Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 5 della L.R. 22/2010.
VISTO
Il Direttore della Giunta regionale
On. Alberto Cirio
Peppèpeppèpeppè! Peppèpepeppèpeppè! Peppèpeppèpeppè! Peppèpeppèpeppè! Peppééé!
Certo, migliorare e potenziare i trasporti pubblici (punto critico) e scaglionare gli orari di ingresso, richiede l’utilizzo di qualche neurone in piu’. Piu’ semplice scaricare tutti i problemi sugli studenti!