CORONAVIRUS, DOPO 2 MESI GUARITO IL 15ENNE DI GIAVENO: “PUÒ USCIRE DI CASA”

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GIAVENO – Dopo oltre due mesi di quarantena, è finalmente guarito il quindicenne di Giaveno rimasto positivo al Coronavirus. Lo ha reso noto il sindaco Giacone: “Dopo più di due mesi di quarantena, è guarito il più giovane dei nostri casi positivi al tampone fra i giavenesi, un ragazzo di 15 anni”.

“Alcuni di voi lo ricorderanno per il messaggio che aveva condiviso sui social e che avevo riportato prima dell’inizio della fase 2 – ha aggiunto il sindaco – lui ha incoraggiato tutto il resto dei famigliari e alla sua età ha dimostrato una grande maturità. Proprio oggi lo ha chiamato il medico per comunicargli la bella notizia, dicendogli che può finalmente uscire di casa. Son veramente felice per lui e per tutta la sua famiglia, in particolare per sua madre, che ha vissuto questi due mesi con grande angoscia ma anche con un coraggio e una forza che solo le mamme sanno dimostrare nei momenti più difficili. I migliori auguri a tutta la famiglia, al padre, alla madre, ai nonni, ai fratelli e alle sorelle. Ora i suoi amici avranno la possibilità d’incontrarlo e spero che faranno tesoro dalla sua esperienza, così come dovremmo fare tutti quanti”.

Il suo messaggio era stato pubblicato sui social il 4 maggio, e l’avevamo riportato anche sul nostro giornale. 

“Scrivo questo post con l’intento di sensibilizzare una cosa molto importante…La situazione del Covid-19 è qualcosa di molto grande e inaspettato, qualcosa che molti reputano ancora un gioco, senza capire quanto sia davvero struggente. La verità è che non tutti si rendono conto di cosa davvero voglia dire essere in una situazione difficile.

La gente si lamenta di stare in casa perché la quarantena è noiosa, tenta incessantemente di evadere da chissà che. E così ogni giorno si va “a fare la spesa”, comprando lo stretto necessario o cose inutili, si ha “l’assoluto bisogno” di vedere i propri zii o cugini che si vedevano forse 3 volte l’anno con tanta scocciatura e noia.

La nostra intelligenza è tale da portare allo stremo gli animali domestici: cani, gatti, conigli…mancava poco a far uscire pure uccelli e pesci rossi. Nessuno però, almeno che non l’abbia provato, si è mai messo nei panni di qualcuno con difficoltà.

Io sono positivo, a 15 anni anch’io vorrei uscire con la mia ragazza e con gli amici. Vorrei tanto poter abbracciare la mia famiglia, ma non posso. Oggi, 4 maggio 2020, è in vigore il nuovo decreto e, mentre le ragazze si truccano e i ragazzi si fanno fighi per incontrarsi “con la scusa della nonna”, io passo il 42esimo giorno di isolamento in camera.

Io non cerco pietà, credo di essere forte e sono consapevole che ci sono persone in situazioni nettamente peggiori. Ma è mai possibile che dopo mesi di quarantena due ragazzi non si diano nemmeno un bacio? Un abbraccio? Certo, resteranno sicuramente a un metro di distanza, come no!

Dunque, per favore, prima di uscire con stupide scuse e false motivazioni, pensate che, con il buon senso, forse usciremo prima da tutto questo schifo”.

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