CORONAVIRUS E AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO: DA SAUZE D’OULX UNA PROPOSTA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

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di ANDREA MUSACCHIO

SAUZE D’OULX / ROMA – Nei giorni scorsi è stato presentato alla Camera dei deputati una proposta, a firma Montaruli (Fdi)  Acquaroli (Fdi) e Napoli (FI), ed al Senato a firma Nastri (Fdi), per tutelare gli amministratori di condominio.

Nel testo, presentato su richiesta del sindaco di Sauze d’Oulx, Mauro Meneguzzi, si chiede al Governo di far svolgere, agli amministratori di condominio, per la durata dell’emergenza sanitaria, alcuni compiti in deroga alle disposizioni vigenti. Consentendo in questo modo l’approvazione del consuntivo ordinario e del bilancio preventivo ordinario. Inoltre, viene chiesto di prorogare “la vigenza dell’incarico di amministratore, eventualmente scaduto nel periodo emergenziale, sino al termine del medesimo periodo“.

Infatti, per gli amministratori la gestione dei condomini nelle ultime settimane è diventata ancor più difficile. “Nonostante il periodo di emergenza – si legge nell’ordine del giorno – continuano (gli amministratori, ndR) a dover sostenere spese di natura corrente per utenze che obbligatoriamente devono essere pagate, nonché scadenze non prorogate, quali il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali di custodi, addetti al servizio di portineria, addetti al servizio di pulizia, polizze assicurative del fabbricato“.

In più, con il divieto di creare assembramenti, è impossibile riunirsi in assemblea condominiale. Anche la possibilità di farla in videoconferenza pare un’idea molto difficile da realizzare, in quanto non tutti i condomini sono dotati di collegamento internet o dispongono di apparecchiature informatiche. Inoltre, l’articolo 1136 del Codice civile dichiara nulle le assemblee condominiali ove anche un solo partecipante non sia stato messo in condizione di intervenire.

Per questi motivi, è stato chiesto alla Camera di poter garantire agli amministratori i servizi minimi essenziali. La speranza è che questa proposta venga accettata ed inserita nel decreto di aprile.

FOTO / LA PROPOSTA DI LEGGE

 

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