CORONAVIRUS GIAVENO: 7 TAMPONI A UN UOMO, ORA È GUARITO

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di CARLO GIACONE (sindaco di Giaveno)

BOLLETTINO RIASSUNTIVO DELLA SITUAZIONE A DOMENICA 3 MAGGIO 2020

NUMERO DEI CITTADINI RESIDENTI A GIAVENO RISULTATI POSITIVI: 43
DI QUESTI 43:
– 38 IN ISOLAMENTO PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE DI CUI 13 DEL PERSONALE SANITARIO E 8 DI LORO SONO IN ATTESA DEL SECONDO TAMPONE NEGATIVO PER LA COMPLETA GUARIGIONE.
– 3 RICOVERATI IN STRUTTURA OSPEDALIERA.
– 2 IN STRUTTURA PER ANZIANI.

DALL’INIZIO DELLA CRISI E FINO ALLA DATA ODIERNA IL NUMERO DI CITTADINI RESIDENTI A GIAVENO DECEDUTI È DI 3.
NUMERO CITTADINI RESIDENTI GUARITI: 14.
NUMERO CITTADINI RESIDENTI A GIAVENO IN ISOLAMENTO FIDUCIARIO DOMICILIARE: 73.

Anche per oggi, in questa prima e soleggiata domenica di maggio, la situazione rimane stabile e non vi segnalo nuovi casi. Un nostro concittadino, un uomo di 43 anni, dopo numerosi tamponi, di preciso sette, può finalmente tirare un sospiro di sollievo visto che oggi è stato dichiarato guarito. Facciamo un grandissimo augurio a lui e a tutta la famiglia che da 54 giorni ha vissuto questa difficile situazione.

Come dato posso aggiungervi il fatto che quasi 320 giavenesi hanno fatto il tampone con risultato negativo in queste settimane. Sono numeri confortanti.

MASCHERINE

Durante la settimana, sperando che arriveranno in tempo tutte le forniture di mascherine che abbiamo ordinato spero di riuscire a terminare la consegna per la popolazione che non ha ancora ricevuto i sistemi di protezione. Non so se riusciremo a coprire tutta la città nei prossimi sei giorni, ma sicuramente ne faremo una percentuale importante. Nel frattempo dovrebbe anche iniziare la distribuzione delle mascherine acquistate dalla Regione Piemonte attraverso le Poste Italiane, ma di questo sarò in grado d’informarvi nei prossimi giorni.

SUPPORTO PSICOLOGICO

Sul sito del Comune, nella sezione “Bandi di Gara” è pubblicato un avviso, con scadenza venerdì 8 maggio, con il quale l’Associazione Semi di Speranza in collaborazione con il Comune di Giaveno, intende reperire la disponibilità di professionisti psicologi operanti sul territorio dei comuni di Coazze, Giaveno e Valgioie interessati a fornire prestazione di servizio di ascolto e consulenza psicologica da rivolgere ai cittadini che si trovano a vivere una situazione di disagio emotivo a causa delle difficoltà determinatesi per effetto dell’emergenza Coronavirus.

FASE 2

Da domani entreranno in vigore le nuove disposizioni contenute nel DPCM del 26 aprile e nell’ordinanza del Presidente della Regione del 2 maggio. Dovrebbe oramai esservi abbastanza chiaro quello che si può fare e quello che non si può fare. Per ogni dubbio verificate sul sito del governo a questo indirizzo http://www.governo.it/it/faq-fasedue se è presente la risposta al vostro quesito.

Si può ancora usare l’autocertificazione dei giorni scorsi per gli spostamenti, fin quando non ne verrà prodotta una nuova che spero possa essere disponibile a breve sul sito del ministero. Per andare al lavoro dovrebbe essere sufficiente mostrare il tesserino o un documento del datore di lavoro. Fare attività sportiva, sempre in forma individuale, sarà consentito ed è stato anche rimosso il limite di poter fare sport solo in prossimità della propria abitazione.

Il Ministero dell’Interno in una nota inviata ai Prefetti specifica chi sono i “congiunti” e gli “affetti stabili” e quindi oltre alla possibilità di incontrare i parenti c’è anche quella di raggiungere il proprio fidanzato o fidanzata. È necessario puntare molto sulla responsabilità individuale di ogni singolo cittadino e sul senso civico di ognuno di noi.

Ciò che sarà più facile controllare saranno gli assembramenti che restano vietati e che saranno anche fonte di valutazione rispetto all’apertura o alla sospensione dell’attività degli esercizi commerciali, anche solo per l’asporto.

La regola base che ci deve guidare in questa Fase 2 è il mantenimento del distanziamento interpersonale (di almeno un metro) e l’utilizzo di dispositivi di protezione come le mascherine (da utilizzare in maniera adeguata e non come un fastidioso capo d’abbigliamento).

So che è difficile immaginare di non poter stringere la mano ad un nostro conoscente che incontriamo in strada o al supermercato o abbracciare dei parenti che non vediamo da tempo. Ma bisogna abituarsi a questa fondamentale misura di prevenzione dal contagio. Ricordiamoci sempre che ci sono tantissimi asintomatici che possono essere causa del contagio senza averne la minima idea. Ognuno di noi potrebbe esserlo.

La Regione Piemonte purtroppo, e la nostra Provincia di Torino in particolare, sono fra le zone maggiormente colpite e quelle dove la diminuzione del contagio viaggia più lentamente. Inoltre il numero di tamponi effettuati non raggiunge ancora i livelli di altre parti d’Italia. Voglio essere fiducioso sulla capacità della nuova squadra di esperti messa in campo dal Presidente Cirio per guidarci in questa nuova fase.

In questa fase di ripartenza il termine che mi piacerebbe poter utilizzare più spesso è “fiducia”. È necessario avere fiducia nel futuro e sul fatto che ci riprenderemo da questa terribile crisi sanitaria ed economica. È necessario avere fiducia sulla responsabilità dei cittadini e delle imprese nel saper rispettare le norme e agire per il bene collettivo. Bisogna anche aver fiducia in chi ha ruoli di responsabilità e che si ritrova a gestire una situazione totalmente nuova e improvvisa. E poi, utilizzo una citazione, “La fiducia è la sola cura conosciuta per la paura”.

Nell’omelia di ieri Papa Francesco ha rivolto questa preghiera alla Politica: “Preghiamo oggi per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: capi di Stato, presidenti di governo, legislatori, sindaci, presidenti di regioni. Perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro, capiscano che, nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto”.

Vorrei concludere con queste parole del Papa e mi auguro che la ripresa possa avvenire nel segno dell’unità e dello spirito collaborativo fra tutte le categorie sociali del nostro Paese. Spero vivamente sulla collaborazione di tutti i cittadini.

Le misure che verranno prese da qui ad un mese sono molto incerte e precarie e se la curva dei contagi dovesse risalire sarà necessario un ritorno al passato che metterà a serio rischio la ripresa per molte attività economiche, oltre che per le tante associazioni sportive e culturali della nostra città.

Buon inizio settimana a tutte e tutti.

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