CORONAVIRUS, “IN PIEMONTE VALUTARE IL COMMISSARIAMENTO DELLA SANITÀ”

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di FRANCESCA FREDIANI (Capogruppo regionale M5S Piemonte)

Ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed al Ministro della Salute Roberto Speranza affinché valutino, con attenzione, la possibilità di commissariare la sanità piemontese, così come previsto dalla legge 131/2003 e dall’Articolo 120 della Costituzione laddove recita: “Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di (….) pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica”.

La gestione della crisi in Piemonte non è all’altezza dell’importante momento di crisi che ci troviamo ad affrontare. I dati del contagio nella nostra regione continuano a peggiorare a differenza di altre realtà del nord Italia. Occorre intervenire subito, la lista delle criticità è fin troppo lunga.

Fin dall’inizio abbiamo chiesto al Presidente della Regione Cirio di circondarsi delle migliori professionalità, invece la Giunta regionale ha messo in piedi una Unità di Crisi inadeguata. Il coordinatore sanitario, ex direttore ASL sotto le Giunte Cota e Chiamparino, risulta coinvolto in due indagini della magistratura che riguardano il suo operato nelle aziende sanitarie.

Nell’Unità di Crisi sono altresì presenti un ex Pm della Procura di Torino ed il sostituto Procuratore Generale di Torino. Ci pare quantomeno inopportuna questa vicinanza tra una persona coinvolta nelle indagini della Procura (non vi erano altre professionalità a disposizione?) e magistrati.

Un componente dell’Unità di Crisi, in queste ore, ha candidamente ammesso che “decine di e-mail sono andate perse”. Nel sistema non vi sarebbe più traccia delle segnalazioni dei medici di famiglia inviate ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) riguardanti pazienti con sintomi riconducibili al Covid19.

Come se non bastasse, sempre in queste ore, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale si rende protagonista di un attacco scomposto senza precedenti nei confronti dei Medici di Famiglia.

Solo pochi giorni fa l’Ordine dei Medici del Piemonte ha inviato una dettagliata lettera al Governo parlando di “situazione drammatica” ed elencando le gravi responsabilità del Governo regionale.

In questi giorni assistiamo al commissariamento, di fatto, di alcune aziende sanitarie del Piemonte con professionisti che non hanno mai fatto mistero della loro vicinanza al movimento politico della Lega.

Quanto avvenuto con la delibera regionale relativa alle RSA è incredibile. Perché un atto ufficiale della Regione Piemonte prevede di sistemare i malati Covid nelle Case di Riposo dove si trovano soggetti ad alto rischio contagio come gli anziani? Ed è altrettanto inaccettabile che un atto deliberativo sia gestito in modo così poco trasparente e confuso a tal punto da non trovarne traccia per giorni dopo la lunga scia di morte registrata in numerose RSA piemontesi. Per questo abbiamo già chiesto l’invio degli ispettori Ministeriali anche in Piemonte.

Quando l’emergenza sarà passata chiederemo ogni atto, ogni documento, ogni protocollo relativo alla gestione dell’emergenza. Ad oggi le nostre richieste di documentazione sono cadute tutte vuoto, perché?

Abbiamo inoltre assistito ad una presa in carico sul territorio disastrosa. Cittadini ed operatori sanitari in attesa di tampone, che non hanno trovato ascolto.

Il sistema sanitario piemontese era fortemente impreparato a gestire questa emergenza, le responsabilità ovviamente non sono tutte da attribuire all’attuale amministrazione regionale. Non può dirsi estraneo chi ha guidato la Regione negli ultimi anni tagliando posti letto ed affidando le partite più importanti agli interessi privati (Città della Salute di Torino e Novara).

Ci siamo limitati ad elencare le principali criticità, ce ne sarebbero ancora molte. Pensiamo siano comunque sufficienti per prendere in seria considerazione la possibilità da parte dello Stato esercitare poteri sostitutivi nei confronti della Regione Piemonte come previsto dalla legge 131/2003 e dall’Articolo 120 della Costituzione.

Francesca Frediani, Capogruppo regionale M5S Piemonte

 

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6 COMMENTI

  1. Era ora, con l’andazzo che c’è stato fin’ora, mentre in altre aree i dati scendono, e di molto, in Piemonte il trend continua ad essere disastroso. Mentre i governatori di altre regioni hanno rimarcato insistentemente e pubblicamente, e con vigore, la carenza delle strutture, e nelle strutture sanitarie, dei dispositivi di prevenzione e di cura, il nostro Governatore è stato sempre molto tentennante, poco incisivo, forse inadeguato al momento che stiamo attraversando. Ci auguriamo che qualcosa cambi, al più presto.

    • Certamente neanche vagamente all’altezza dei pelati di pomodoro di cui è omologo.
      Un principiante allo sbaraglio che segue maldestramente le tracce dei suoi compari politici
      con pochissime idee molto confuse.
      Quel che ci voleva per aggravare ancor di più gli esiti letali di una pandemia.
      Invece di circondarsi di persone capaci ha raccattato qua e la con l’unico criterio
      di accontentare leghisti e suballeati del momento.
      Dopo il coronavirus ci mancava il neo governatore in salsa.

    • Speriamo, parlano e parlano e quanto parlano. Tanto elogio a medici e infermieri,ma chi comanda lascia a desiderare. Non è nemmeno logico che in queste valli sperdute, ma veramente sperdute siamo obbligati, a fare la spesa facendoci spennare, non possiamo muoverci, altrimenti multe, ma questo Cirio dove c…. vive? Sicuramente nel suo bel mondo dorato cerchiamo di venire un attimo incontro alla gente, perché già soldi non c è ne sono, lasciateci fare qualche km per approvigionarci in modo da riuscire a vivere dignitosamente. La gente incomincia ad essere stufa risultati per essere stati blindati in casa, non ne abbiamo visti, a sto punto….

  2. Un commissario no per favore, non son tempi per giocare alla lotteria.
    Non intendo difendere Cirio ed il suo assessore alla sanità fantasma ma diamogli atto di essere in ballo da oltre un mese e che un pò di mestieraccio l’avranno pure acquisito.
    Come minimo una new entry dovrebbe ricominciare daccapo anche con le ripetizioni di errori e manchevolezze.
    In certi incubi notturni mi sono trovato a pensare cosa avrebbero fatto (e detto) Bresso e Chiamparino, veri artefici incontrastati della pluriennale demolizione inflitta al sistema sanitario regionale.
    Rivolgerei infine un plauso ai paladini della Città della salute, macroscopica operazione immobiliare a scapito del San Giovanni Battista (Molinette), del suo ammodernamento tecnologico e di gran parte dei suoi posti letto.
    Un’ennesima grande opera votata ad investire in calcestruzzo e mattoni le già poche risorse per materiali e apparecchiature medicali.
    Continuiamo a farci del male ………..

  3. propongo la scelta tra
    – zenigata
    – basettoni
    – winchester

    le gestioni commissariali sono spesso legate a gestioni opache e al servizio di chi comanda (vedi commissario straordinario per certe infrastrutture locali…)

  4. Brava Francesca, hai scritto quello che moltissimi piemontesi pensano. Al di là dell’incapacità politica di prender decisioni, fatto ormai risaputo e dimostrato da Cirio e dal suo fantasma di assessore;
    a parte il fatto di fare un copia ed incolla di quanto avvenuto in Lombardia e di minacciare continuamente noi cittadini “indisciplinati con “la linea dura”, non hanno combinato alcunché.
    Poi, i cosiddetti esperti, assemblati con persone indagate, Pm, magistrati, sicuramente indicati come di consueto dai poteri forti, sono per la maggior parte persone che hanno contribuito a smantellare il sistema sanitario piemontese. La logica vorrebbe che, certi personaggi avessero almeno la decenza di sparire.

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