Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 7 ottobre 2020, alle ore 12 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
PROROGA DELLO STATO D’EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 31 gennaio 2021, dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
MISURE DI CONTRASTO AL CONTAGIO DA COVID-19
Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020 (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.
Il testo proroga, al 31 gennaio 2021, le disposizioni già in vigore che prevedono la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2. In relazione all’andamento epidemiologico e secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente, tali misure potranno essere stabilite per specifiche parti o per tutto il territorio nazionale e per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, comunque reiterabili e modificabili.
Nelle more dell’adozione del primo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm) successivo all’introduzione delle nuove norme, e comunque fino al 15 ottobre 2020, viene prorogata la vigenza del dpcm del 7 settembre 2020. Inoltre, si introduce l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e si ampliano le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarli. Dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come già in passato, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto. Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Sono inoltre fatti salvi i protocolli e linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali. Ciò significa che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza. Al contempo, sono fatte salve le linee guida per il consumo di cibi e bevande. Da tali obblighi restano esclusi i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.
Il decreto interviene anche sulla facoltà delle regioni di introdurre misure derogatorie rispetto a quelle previste a livello nazionale, nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Si prevede che le regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possano introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai dpcm, anche ampliative, introducendo in tale ultimo caso la previsione della necessaria “intesa” con il Ministro della salute.
Sempre ai fini del contenimento del contagio, previa valutazione dell’impatto ai sensi delle norme europee sulla privacy, si prevede l’interoperabilità dell’applicazione “Immuni” con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea e si estende il periodo di utilizzo dell’applicazione “Immuni”.
Il testo differisce, inoltre, al 31 ottobre 2020 i termini per l’invio delle domande relativi ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria collegati all’emergenza COVID-19.
È infine prorogata al 31 dicembre 2020 l’operatività di specifiche disposizioni connesse all’emergenza COVID, in scadenza al 15 ottobre 2020.
FABBISOGNI STANDARD
Nota metodologica relativa alla revisione della metodologia dei fabbisogni standard dei comuni delle regioni a statuto ordinario per il servizio smaltimento rifiuti in base all’articolo 6 del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216 (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante la Nota metodologica relativa alla revisione della metodologia dei fabbisogni standard dei comuni delle regioni a statuto ordinario per il servizio smaltimento rifiuti, in base all’articolo 6 del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216.
La Nota sarà trasmessa alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali per l’acquisizione del “sentito” e alle competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del previsto parere.
SISTEMA SANIARIO NAZIONALE – REGIONI ABRUZZO, CAMPANIA, LAZIO E SICILIA
Il Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, in conseguenza delle verifiche positive sullo stato degli adempimenti al piano di rientro, ha deliberato l’autorizzazione all’erogazione, in favore delle Regioni Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia, a titolo di anticipazione delle risorse disponibili a valere sulle spettanze regionali residue a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale fino a tutto l’anno 2018 compreso, fatti salvi eventuali conguagli e ferma restando la facoltà di recupero prevista dall’articolo 1, comma 3, del medesimo decreto-legge n. 154, delle somme di seguito specificate:
- Regione Abruzzo: 67,667 milioni di euro.
- Regione Campania: 295,450 milioni di euro.
- Regione Lazio: 304,462 milioni di euro.
- Regione Sicilia: 400,533 milioni di euro.
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato ventisei leggi delle Regioni e delle Province autonome, e ha quindi deliberato:
- di impugnare
- la legge della Regione Lombardia n. 18 del 07/08/2020, recante “Assestamento al bilancio 2020 – 2022 con modifiche di leggi regionali”, in quanto l’articolo 28, incidendo su regime e durata dei titoli abilitativi agli interventi edilizi, si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio, rimessi alla competenza statale ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
- la legge della Regione Toscana n. 82 del 07/08/2020, recante “Disposizioni relative alle linee guida regionali in materia di economia circolare e all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra. Modifiche alla l.r. 34/2020 e alla l.r. 11/2011”, in quanto la norma contenuta nell’articolo 2, commi 1, 2 e 3, riguardante la realizzazione di impianti FER (Fonti da Energia Rinnovabile), contrasta con i principi fondamentali stabiliti dallo Stato in materia di “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
- la legge della Regione Sicilia n. 17 dell’11/08/2020, recante “Riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia”., in quanto l’articolo 2, comma 3, riguardante il personale sanitario, eccede dalle competenze statutarie e invade la competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile, e in materia di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), e terzo comma, della Costituzione;
- di non impugnare
- la legge della Regione Basilicata n. 27 del 10/08/2020, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 dell’Ente di gestione del Parco naturale regionale del Vulture”;
- la legge della Regione Basilicata n. 28 del 10/08/2020, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 dell’Ente di gestione del Parco naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane”;
- la legge della Regione Campania n. 37 del 07/08/2020, recante “Norme contro la violenza e le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere e modifiche alla legge regionale 16 febbraio 1977, n. 14 (Istituzione della Consulta regionale femminile)”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 15 del 06/08/2020, recante “Assestamento del bilancio per gli anni 2020-2022 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26”;
- la legge della Regione Toscana n. 78 del 05/08/2020, recante “Disposizioni per la realizzazione di interventi edilizi di tipo sperimentale in materia di alloggi sociali”;
- la legge della Regione Toscana n. 79 del 06/08/2020, recante “Fondazione per la formazione politica e istituzionale”;
- la legge della Regione Toscana n. 80 del 06/08/2020, recante “Disposizioni in materia di ospitalità agrituristica. Modifiche alla l.r. 30/2003”;
- la legge della Regione Toscana n. 81 del 06/08/2020, recante “Promozione delle politiche giovanili regionali”;
- la legge della Regione Lazio n. 9 del 07/08/2020, recante “Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni”;
- la legge della Regione Lazio n. 8 del 07/08/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile) e successive modifiche”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 25 dell’11/08/2020, recante “Disposizioni per l’attuazione del principio di leale collaborazione ed ulteriori disposizioni”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 26 dell’11/08/2020, recante “Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 27 dell’11/08/2020, recante “Disposizioni in materia di assunzione di personale nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario regionale”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 28 del 12/08/2020, recante “Disciplina delle attività enoturistiche in Abruzzo”;
- la legge della Regione Toscana n. 83 del 07/08/2020, recante “Accertamenti e indagini delle aziende unità sanitarie locali a favore dei privati. Modifiche alla l.r. 16/2000”;
- la legge della Regione Lazio n. 10 del 12/08/2020, recante “Istituzione della giornata della memoria per gli appartenenti alle forze di polizia caduti nell’adempimento del dovere, vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità. Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e all’articolo 81 della legge regionale 22 ottobre 2018, n. 7, relativo alla commissione speciale sui piani di zona per l’edilizia economica e popolare e successive modifiche”;
- la legge della Regione Lazio n. 11 del 12/08/2020, recante “Legge di contabilità regionale”;
- la legge della Regione Lazio n. 12 del 12/08/2020, recante “Riconoscimento di Ventotene come luogo della memoria e di riferimento ideale per la salvaguardia dei valori comuni ispiratori del processo di integrazione europea”;
- la legge della Regione Sardegna n. 23 del 07/08/2020, recante “Disposizioni in materia di elezioni comunali per l’anno 2020. Modifiche alla legge regionale n. 13 del 2020”;
- la legge della Provincia autonoma di Trento n. 7 del 07/08/2020, recante “Integrazione dell’articolo 23 della legge provinciale sugli impianti a fune 1987”;
- la legge della Provincia autonoma di Trento n. 8 del 12/08/2020, recante “Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino, e modificazioni della legge provinciale 23 marzo 2020, n. 2, relative ai contratti pubblici”;
- la legge della Regione Molise n. 9 del 10/08/2020, recante “Ratifica di variazione di bilancio 2020-2022 approvata dalla Giunta regionale ai sensi dell’art.109, comma 2 bis, del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni, dalla legge n. 27/2020”;
- la legge della Regione siciliana n. 18 dell’11/08/2020, recante “Disposizioni finanziarie”.
Quindi, ad oggi, le mascherine all’aperto non sono obbligatorie……
No le mascherine all’ aperto sono sempre state obbligatorie se non si manteneva la distanza di almeno 1 mt.,cio’ quindi faceva presupporre che se si entrava in un luogo chiuso diverso dalla propria abitazione bisognasse usare la mascherina.
Non saranno neanche dopo obbligatorie all’ aria aperta, salvo non ci si trovi in presenza di persone diverse dal nucleo famigliare. Se la persona che si incontra per strada e’ un amico o conoscente si usa mascherina. Cosa che si doveva sempre fare.
Paolo…hai ragione perché evidentemente hai letto il testo del decreto e non solo il titolo, ma attento perché stai rischiando grosso! Se ti beccano gli amanti del virus per convincerti democraticamente dei tuoi errori ti infettano in stile film di zombie…
Ma noooo! Io volevo un nuovo lockdown! Non siete tutti delusi?
Secondo me uno nuovo blocco potrebbe insegnarvi ciò che non avete mai avuto
???
Un incubo senza fine.
Tanto rumore per nulla. Della app se ne possono scordare. Rinforzino il sistema sanitario piuttosto!
Ma l’ app che serve? Ci sono persone che escono senza cellulare.Perche’ il telefono va usato x le necessita’ , vero che i tempi sono cambiati ..comunque sia si puo’ uscire senza , quindi l’ app come puo’ essere utile?
E così continua la DITTATURA di questi incompetenti al governo , lo stato di emergenza passa così ad essere un anno che ce lo sobbarchiamo e questo falabrach di conte ha più poteri del suo mentore Benito Mussolini
Gli amanti del virus sono coloro che non vogliono rispettare gli altri. Chi vuole liberarsi del virus sono proprio quelli che la mascherina la mettono, perché non se ne può più di far circolare il virus, che porta solo a bloccare ancora la ripresa.
Avete rotto con i vostri discorsi monotoni, si vede che a voi il problema, come tutte le altre conseguenze legate, non vi ha toccato, per fortuna vostra.
A proposito di monotonia…
Io non scrivo in continuazione commenti del cavolo, ho altro a cui pensare e da fare, invece voi negazionisti (anche se dite di non esserlo) passate le giornate a rincorrere queste notizie (delle quali sembrate ossessionati) per sparare poi le vostre perle di saggezza.
A proposito di ossessione..
Concordo
Negassionisti! Fassisti! Rassisti! Noi vogliamo la museruola e voi dovete metterla…imparate la lezione di democrazia!
Ordine e disciplina indossando la mascherina. La patria si serve anche indossando la mascherina. Poi arriveranno gli sceriffi da balcone pronti ad additare il vicino che esce di casa per portare la monnezza senza mascherina. E dagli all’untore in un autunno di grigiore.