di ANTONELLA FALCHERO (Sindaca di Sant’Ambrogio di Torino)
SANT’AMBROGIO DI TORINO – Cari concittadini, vi devo informare che sono risultata positiva al Coronavirus. I contagiati nel nostro Comune sono purtroppo in aumento e ad oggi risultano più di 60 casi. Tutti devono, come me, restare a casa e anche stare lontani, se possibile, da figli e parenti. Alcuni, per fortuna pochi, sono in ospedale.
Continuerò a svolgere il mandato da Sindaca e, anche se chiusa in casa, sarò in stretto contatto con gli uffici comunali e la mia Maggioranza e telefonerò, come sempre, a chi ha un problema come il mio, dato che la piattaforma regionale mi segnala i nominativi e la diffusione del contagio.
Sono stata attenta ad evitare contatti, ho indossato la mascherina, ho evitato le riunioni non indispensabili, posso dire di essere stata coscienziosa nell’affrontare questo problema, ma tutto questo non è bastato.
Forse insegnanti, infermieri, medici, amministratori, lavoratori sono soggetti più a rischio di contagio, ma nessuno può dire di essere al sicuro, per questo non si deve prendere sottogamba questa maledetta epidemia, che ci costringe a non frequentare le nostre persone più care, i nostri malati, i nostri amici, i nostri anziani.
Pertanto vi invito ad essere scrupolosi nell’osservare le indicazioni dei vari decreti del Governo: indossare la mascherina, non riunirsi, mantenere la distanza di almeno un metro, lavarsi e disinfettarsi le mani, e soprattutto restare a casa il più possibile. Stiamo concordando con la Croce Rossa di Villar Dora un programma per eseguire tamponi rapidi nel nostro Comune e comunicheremo le modalità e le date.
Comprendo benissimo quelli che stanno subendo danni economici e faremo quello che è nelle nostre possibilità per sostenerli, ma questa non è una normale influenza e, oltre alla nostra salute, dobbiamo pensare alle persone più deboli, ai nostri anziani che potrebbero avere conseguenze gravissime.
Prima telefonavo ai nostri cittadini positivi al Coronavirus cercando di capire la loro situazione famigliare, i loro bisogni, i loro stati d’animo; adesso che lo sono anch’io li capisco di più, adesso sono veramente vicina e partecipe alle loro paure e al loro disagio.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno dimostrato il loro affetto e mi hanno fatto gli auguri, queste dimostrazioni di vicinanza mi aiutano molto nell’affrontare questa situazione personale e il mio ruolo pubblico.
Ci auguriamo tutti che tutto questo finisca in fretta per poter di nuovo abbracciarci, bere, mangiare e ridere insieme. Un caro saluti a tutti.
Benvenuta alla festa!
“Sindaca” non è italiano corretto.
Sindaca ne ha lievito a casa?