E’ una lettera che esprime forte preoccupazione, quella inviata oggi da parte dell’Asl To3 a tutti i sindaci di Valsusa e Valsangone. Il direttore del distretto sanitario Mauro Occhi ha inviato la comunicazione ufficiale a tutti i Comuni, spiegando che “anche su questo territorio la progressione dei contagi ha un andamento inarrestabile”.
Questo causa “l’incremento degli accessi alle strutture di Pronto Soccorso (di Rivoli e Susa ndR) e difficoltà crescenti ad assicurare la continuità dei servizi”.
Problema che tocca in prima persona i lavoratori del settore sanitario. Secondo l’Asl ci sono “difficoltà insuperabili nel mantenimento dei livelli di assistenza“, dovuti “alla progressiva diffusione del Coronavirus al personale sanitario e di assistenza“.
Alla luce delle grossi difficoltà dell’Asl To3, il direttore chiede ai sindaci “di assicurare la piena comprensione del momento” e di “intensificare la collaborazione”.
L’Asl garantisce ai Comuni di Valsusa e Valsangone che “rimangono tuttora attivi i servizi di prossimità, quelli dedicati all’urgenza e alla categoria di persone fragili, nei limiti delle risorse professionali disponibili”.
LA LETTERA DELL’ASL AI SINDACI
Beh dopo una lettera simile questo emigrato dalla Liguria potrebbe anche dimettersi, con lui anche tutta la dirigenza della Usl to3.
Una accozzaglia di incapaci che negli anni hanno depredato i nostri ospedali di professionisti e letti per compiacere il governo della regione.
Direttore si dimetta visto xhe non ha saputo organizzare niente e oggi viene a chiedere la comprensione dei sindaci.
VERGOGNA
Ben detto, Abelardo in Val di Susa e soprattutto in Alta Valle, grossi servizi non li abbiamo mai avuti quindi la cosa non ci spaventa, siamo abituati a navigare a vista. Siamo muntagnin
Dirigenti dalla scarsa professionalità che durante i mesi estivi si sono grattati invece di prepararsi alla seconda ondata. Però il tempo per fare le pulci al primario dell’ospedale di Susa lo hanno trovato. Naturalmente a fine anno riceveranno il bonus per gli obiettivi raggiunti.
Quando un funzionario sanitario descrive il suo fallimento, dovrebbe avere la decenza di dimettersi da….ieri. L’azienda a cui appartiene dovrebbe chiedergli i danni del nn lavoro svolto. Tutto il mondo sapeva in questi ultimi 6 mesi che il potenziamento e la riorganizzazione del territorio erano l’unica ed efficace arma di contrasto al covid- 19. Questo signore che chiede pietà, cosa ha fatto: nulla. I sindaci assopiti o allineati o sudditi o genuflessi, come sempre si sono lasciati impoverire di tutti i servizi sanitari sia nel territorio che negli ospedali. Forse sostengono l’iniziativa privata a cui i cittadini devono far riferimento a pagamento per avere una visita o un esame , indipendentemente dal covid 19.
Complimenti alla classe dirigente, forse il covid 19 sta facendo emergere la bassezza del loro operato!
Giusto si sono grattati tutta l ‘estate ed ora non riescono a fronteggiare l’emergenza tra l altro prevista. Ma non si vergognano?