CORONAVIRUS: VALSUSA, UN PROGETTO PER IL TURISMO “SENZA ASSEMBRAMENTI”

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di GIORGIO MERLO (sindaco Pragelato) e MAURIZIO BERIA (sindaco Sauze di Cesana)

VIA LATTEA – Primo incontro degli amministratori locali dei Comuni Olimpici della Via Lattea per progettare la prossima stagione estiva in questo comparto territoriale tenendo conto, come ovvio, di tutte le disposizioni nazionali e regionali.

Sarà un turismo che punterà innanzitutto sulla riscoperta e sulla valorizzazione della sua specificità naturalistica e paesaggistica, a cominciare dalla sentieristica e dalle passeggiate nelle varie località della Via Lattea.

Un turismo che escluderà, com’è altrettanto ovvio, qualunque ipotesi di assembramento ma che cercherà, comunque sia, di favorire le richieste degli operatori locali del settore per dare maggior ospitalità ed accoglienza al cosiddetto “turismo di prossimità”. Non escluso l’esercizio di esercizi sportivi che non richiedono affollamento e massa di persone.

In ultimo l’Unione Montana Via Lattea elaborerà un pacchetto di proposte e di offerta turistica che, seppur tenendo conto della specificità dei singoli Comuni Olimpici, sarà omogenea su tutto il territorio.

Tutto ciò per evitare di andare in ordine sparso e, soprattutto, per confermare che la Via Lattea continua ad essere un territorio compatto nella sua offerta turistica, culturale, sportiva e storica.

 

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2 COMMENTI

  1. Fino domenica i proprietari di 2nde case erano scacciati come untori e adesso si invitano non solo loro (che pagano fior di tasse nelle casse comunali, chissà se le istituzioni a tal proposito dimostreranno senso di equità) ma anche i turisti di passaggio. Ma il virus ha dichiarato sciopero? O prima era solamente una messinscena?

  2. Mai stati coesi e collaborativi in passato, e dovrebbero cominciare proprio ora?
    Leggendo fantasiosi proclami di rilancio come questo è giocoforza constatare che si stanno affacciando all’orizzonte mestieri nuovi e promettenti:
    Il progettista di utopie, l’elaboratore di pacchetti di proposte, di soluzioni, di “pacchi”, o “sole” come dicono a Roma, il compilatore di piani, strategie e tattiche, il disegnatore di nuove visioni e approcci collettivi, l’inventore di ossimori tipo “tutto esaurito senza affollamento” o “turismo di prossimità scansando il prossimo”.
    Queste innovative professionalità produrranno la loro mercanzia sviluppandola accuratamente in remoto e vendendola on line per evitare sia di essere vittime delle loro invenzioni che sgradevoli contagi che queste potrebbero portarsi appresso.
    Sempre a debita distanza fisica, gestendo con maestria le risorse di cazzeggio a distanza offerte dal web, per espandersi a numericamente dismisura si riuniranno in tavoli virtuali e task force di ogni genere, che faranno sorridere al pensiero di quelle attuali già dilaganti, pompose e inutili.
    I più astuti sapranno fare ancor di meglio, creando strutture miste pubblico-privato (carrozzoni*) che faranno da “incubatori” di questa nuova, inutile zavorra che ci verrà scaraventata addosso.

    * sostantivo a rischio di uscita dal lessico di pari passo con la scomparsa del circo, di cui rimarrà remota, felliniana traccia in pellicole che un numero sempre minore di appassionati scaricherà per vedersele nella solitudine domestica.

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