di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – Esattamente un anno fa, lunedì 9 marzo 2020, l’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, proclamava un lockdown generalizzato in tutta Italia, a causa dei numerosi contagi da Covid-19. Ad Avigliana, in quei giorni, circolavano le prime voci di persone ricoverate in ospedale, altre in quarantena, ma soprattutto la tanta paura di questo virus sconosciuto che si propagava in valle. Fino a lunedì 7 marzo, dopo una quarantena di quasi due mesi, il continuo alternarsi tra zone rosse, arancioni e gialle, e l’arrivo delle prime dosi di vaccino, la città dei due Laghi si trova prima per contagi in Val di Susa con ben 107 positivi.
Un incremento rapido e sorprendente, che riporta la mente proprio ai mesi di marzo e aprile scorsi. Nel giro di sei giorni, infatti, l’aumento dei casi positivi è stato di 45 unità: solo lo scorso 2 marzo ad Avigliana i positivi, secondo i dati della Regione Piemonte, erano 62. “Non abbiamo comunicazioni da parte dell’Asl To3 riguardo a situazioni critiche – spiega il sindaco Andrea Archinà, accantonando per il momento l’ipotesi di possibili focolai in città – Ad oggi, però, non abbiamo grossi dati differenti rispetto a quelli ufficiali. Prima di rilasciare comunicazioni in merito a questa situazione, voglio aspettare la riunione con il Centro operativo comunale“.
Pessima gestione comunale, dai mancati controlli su tutto. Spero che nelle prossime elezioni vi siano gente più capace rispetto all attuale amministrazione. Inetti su tutto
E cosa c’entra l’impennata del virus con l’amministrazione comunale?
C’entra per i controlli assenti. Pessima amministrazione.
A Rivera di Almese giocano a bocce tutti i pomeriggi presso un bar pizzeria in piazza; protezioni inesistenti, assembramenti e non permetterti di dire qualcosa che ti mandano subito a fare in culo.
Purtroppo il virus corre a prescindere dalle amministrazioni.
Serve il buon senso delle persone, le amministrazioni comunali possono solo intensificare i controlli da parte dei vigili urbani.
Il resto lo fanno le persone con il buon senso e la capacita di capire che siamo in mezzo al guano.