Si è tenuto oggi pomeriggio l’annunciato incontro tra i rappresentanti della Vertek e il commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi, organizzato dagli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Attività produttive, Giuseppina De Santis. Presenti anche i sindaci di Condove, Vaie e Chiusa San Michele.
Nel corso dell’incontro, il commissario ha spiegato che sono emerse alcune manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Condove, ma che si è verificato un rallentamento in quanto aspettava di definire la vicenda relativa al sito di Piombino, che si concluderà presumibilmente a aprile. Ora però, ha continuato il commissario, verranno ripresi i contatti per verificare la reale consistenza di tali interessamenti. Il commissario ha poi concluso spiegando che per tutto il 2015, pur in assenza di novità, verrà portato avanti il programma produttivo attualmente in essere per Condove, con la speranza di poter aumentare gli attuali volumi.
Il commissario straordinario ha spiegato che entro fine febbraio verranno inviate le lettere alle diverse aziende che hanno manifestato interesse per lo stabilimento di Condove, unico dei quattro del gruppo Lucchini a non essere ancora stato acquistato, in modo che possano eventualmente presentare le offerte vincolanti per l’acquisizione del sito.
Nel frattempo la produzione a Condove proseguirà, ha assicurato Nardi, fino alla fine dell’anno, con la possibilità di continuare a usufruire, come già avviene ora, della cassa integrazione.
“Ci sarebbe piaciuto trovarci di fronte a una strada già certa – ha dichiarato l’assessore Pentenero – ma mi sembra ci siano i presupposti perché la situazione evolva positivamente. Dal canto nostro ribadiamo la disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per arrivare a una conclusione positiva per tutti i lavoratori”.
“Faremo una verifica con FinPiemonte – ha aggiunto l’assessore De Santis – per individuare eventuali agevolazioni, che possano essere offerte ai potenziali acquirenti, per rendere più appetibile lo stabilimento”.
Nel frattempo, sindacati e Regione chiederanno l’apertura di un tavolo di confronto presso il ministero del Lavoro.
Circa 70 lavoratori della Lucchini di Condove hanno tenuto con la Fiom Cgil un presidio davanti all’assessorato al Lavoro della Regione. Per la Fiom-Cgil erano presenti anche Gianni Venturi, responsabile della siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale, e Federico Bellono, segretario provinciale di Torino.
La Fiom-Cgil, d’accordo con la Regione Piemonte, ha chiesto di rilanciare il tavolo sulla Lucchini al Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di trovare una soluzione per Condove. Le parti si ritroveranno poi in Regione a aprile.
Ivano Franco, della Fiom-Cgil, dichiara: «Si è trattato di un incontro utile in quanto la presenza del commissario è servita a chiarire i termini della situazione attuale e a rasserenare un po’ di più gli animi lavoratori, che continueranno però a monitorare con attenzione l’evolversi della vicenda. Il nostro obbiettivo resta una soluzione positiva per tutti i lavoratori».
Anche il Consigliere regionale M5S Francesca Frediani ha partecipato al tavolo sulla Vertek di Condove presso l’assessorato regionale al Lavoro.
Un incontro utile, anche perché per la prima volta i lavoratori Vertek hanno avuto finalmente la possibilità di incontrare l’assessore al Lavoro Pentenero e, dopo ben due anni, di conoscere il commissario Pietro Nardi.
Il Commissario ha garantito il proseguimento della produzione fino al termine dell’anno in corso oltre a confermare l’erogazione della cassa integrazione.
“Si apre ora un momento cruciale per il futuro dello storico stabilimento condovese – dice Frediani – Il commissario infatti nell’arco di un paio di mesi sarà chiamato a valutare le eventuali manifestazioni d’interesse. La Frediani dice: “Sarà necessario evitare in tutti i modi l’ipotesi “spacchettamento”. Chi rileverà la Vertek dovrà tener conto soprattutto della forza lavoro che andrà interamente mantenuta ad eccezione dei lavoratori prossimi alla pensione. Non accetteremo compromessi che potrebbero avere come unico risultato la vendita del sito produttivo e dei macchinari senza un adeguato piano per mantenere i livelli occupazionali.
Chiederemo inoltre, anche attraverso i nostri parlamentari, l’istituzione di un tavolo permanente presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze dedicato al caso Vertek”.