di CATERINA AGUS
BARDONECCHIA / DRUENTO – Domenica 13 ottobre, nella sala della sede degli Alpini di Druento, testimone di innumerevoli momenti conviviali e di gioia, il poeta Walter Milone ha festeggiato le nozze d’oro con la dea della Poesia. Se cinquant’anni di matrimonio possano sembrare un traguardo gioioso che divide in due un secolo, ancora di grande impatto rimane un connubio poetico tra il poeta e la sua penna negli anni 2000.
Walter Giuseppe Eugenio Milone (questo è il suo nome completo) ha scritto la sua poesia nel 1969, annoiato da un’ora ( per lui) come un’altra di matematica. Così, da suo libero pensare è nata “La rosa” e da lì i suoi versi hanno continuato a sgorgare fino ad oggi. La manifestazione è durata dalle ore 15 fino alle 18 con un intervallo tra un’esibizione e l’altra.
Canti, dipinti, musica e poesia si sono susseguiti e alternati nel corso del pomeriggio, durante il quale l’editore di “Carta e penna” ha presentato la nuova raccolta di poesia di Walter: “Cinquant’anni di Poesia..e di Teatro”. A recitare con il poeta di Druento tre poesie, anche la poetessa di Bardonecchia Maria Teresa Vivino, classe ’89, che quest’anno festeggia i suoi primi 15 anni di poesia.
Milone e Vivino hanno letto a due voci una poesia del poeta e una della stessa poetessa “L’ultima storia” scritta dalla Vivino nel 2018 per un’ospite della casa di riposo di Oulx, dove ha prestato servizio di animazione. Un’ultima poesia, inedita, è stata letta da Maria Teresa con grande commozione “In viaggio” scritta proprio in viaggio nelle ultime settimane.
I due autori si sono conosciuti corsa quindici anni fa, agli albori della carriera letteraria della Vivino, al circolo cral smat a Torino, in occasioni di reading poetico – letterari. Da allora hanno collaborato per eventi letterari e non hanno mai smesso di essere uno il lettore dell’altra.
“Ringrazio Donatella, Enrico, Daniela, Alessandro, Gianni, Beppe, Maria Teresa, Mario, Marina, Martina, Sergio e Samantha, per essersi esibiti per festeggiare insieme i miei cinquant’anni di poesia” – afferma il poeta Walter Milone. “È sempre una grandissima emozione leggere in pubblico le proprie poesie, un po’ come il primo giorno, ma la gioia è doppia quando lo si fa accanto ad artisti di spessore letterario con cui si condivide la passione per la scrittura è per la vita” – spiega la poetessa Maria Teresa Vivino.
“IN VIAGGIO” di MARIA TERESA VIVINO
Quante volte
Ho visto
Questo paesaggio
Che tutto
Sia al suo
Posto
Come il mio
Ultimo Passaggio
Lontano
Come un volo
Di gabbiano
Un bimbo
Corre
Mano nella mano
Con il nonno
O forse un vecchio
Incontrato
Da poco
Un sorriso
Due mondi
Che si stringono
Quasi
Ad accorciare
I tempi
Tra passato
E futuro
Quante
Volte
Ho visto
Questo paesaggio
In una stretta
Di mano
Come volo di gabbiano
Ho rivisto me
Da bambino
Da adulto
Da anziano
In viaggio
Ripercorro
Questi chilometri
Non più con
Lo sguardo
Da un finestrino
Ma in volo
Tornando bambino
“Il viaggio, ancora in viaggio”
Non correre papà
Non correre papà
la mamma è morta
già sull’autostrà
Non correre papà
Non correre papà
Non corre il mio papà
Non corre il mio papà
ch’è tutto spiacciccà
sull’autostrà
Dino Cassio, Renzo Arbore, Il Papocchio (1980).